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Organizzare la musica: parte al Conservatorio il corso che trasforma il talento in professione

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Un nuovo percorso gratuito di Alta Formazione sta per partire a Piacenza, frutto della collaborazione tra il Conservatorio Nicolini e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Si tratta di “PM Pro – Project Management Proficiency”, un corso gratuito, finanziato da Regione Emilia Romagna con i fondi Europei, dedicato alla musica classica, pensato per fornire ai giovani strumenti concreti per entrare con competenza e visione nel mondo della professione musicale.
In programma dal 1° al 24 settembre, il corso si rivolge a studenti, laureati e giovani musicisti desiderosi di acquisire competenze professionali nella gestione di progetti musicali, dalla fase ideativa a quella realizzativa. Un’occasione per coniugare creatività e strategia, grazie a un approccio formativo pratico e laboratoriale che prevede il lavoro su un progetto reale ad alto impatto.
La qualità dell’offerta didattica è garantita da docenti altamente qualificati e da un’impostazione selettiva – sono disponibili solo 20 posti – che assicura un’esperienza formativa intensa, personalizzata e orientata al mondo del lavoro. Durante il percorso sarà possibile entrare in contatto con professionisti del settore, creando così opportunità di dialogo e networking fondamentali per l’avvio di una carriera nel campo musicale e culturale.

La partecipazione è completamente gratuita, grazie al sostegno congiunto delle due istituzioni promotrici. Le iscrizioni sono aperte fino al 25 luglio 2025.

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"Con PM Pro vogliamo offrire ai giovani musicisti strumenti concreti per unire talento artistico e competenze professionali, formando figure in grado di trasformare le idee in progetti reali" dichiara il presidente del Conservatorio Massimo Trespidi. 
"Con questo percorso vogliamo accompagnare i giovani musicisti in una crescita completa, che unisca preparazione artistica e competenze progettuali, fondamentali per costruire una carriera solida nel mondo della musica" sottolinea il direttore del Nicolini Roberto Solci 

Come partecipare

Per ulteriori informazioni : https://formazionecontinua.unicatt.it/formazione-summer-school-edizione-3---pm-pro-project-management-proficiency-sviluppo-d-e125pc0042-01 e per iscriversi: https://iscrizionionline.unicatt.it/s/eventsub?subId=a10SY000002cWlh

Pubblicato il 16 luglio 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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