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Summertime in Jazz, appuntamento a Il Poggiarello di Scrivellano

Manina Syoufi PRESS

La rassegna estiva Summertime in Jazz, organizzata dal Piacenza Jazz Club con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Regione Emilia-Romagna, del Ministero della Cultura, della Provincia e del Comune di Piacenza, e con la collaborazione della Banca di Piacenza, entra nel vivo con una settimana particolarmente intensa e ispirata, all’insegna delle grandi voci femminili e di scenari paesaggistici mozzafiato.
Si comincia stasera martedì 15 luglio alle ore 21.30 con il secondo appuntamento della sezione “Jazz SummerWine”, la rassegna nella rassegna che coniuga musica di qualità e paesaggi vitivinicoli di pregio. Questa volta ci si sposta nell’incantevole azienda Il Poggiarello a Scrivellano di Travo, con la sua celebre terrazza panoramica immersa nelle vigne della Val Trebbia. Sul palco lo Swing Me Quintet, un raffinato gruppo composto da voce, tromba, chitarra, contrabbasso e batteria, che saprà trasportare il pubblico in un’atmosfera elegante e senza tempo. La partecipazione è su prenotazione obbligatoria: per riservare il proprio posto è necessario contattare la segreteria del Piacenza Jazz Club allo 0523/579034 oppure scrivere a .

Il giorno successivo, mercoledì 16 luglio alle 21.30, ci si sposta a Cortemaggiore, dove sul suggestivo sagrato della Chiesa SS. Annunziata andrà in scena “Ladies in Soul”, un omaggio sentito e coinvolgente alle regine della musica soul. Protagonista la Samantha Iorio Soul Band – composta da Gianni Satta alla tromba, Walter Pandini al sax, Rita Bacchilega al pianoforte, Fernando De Luca al basso, Alberto Venturini alle percussioni e Gabriele Boria alla batteria – che rende tributo alle icone che hanno segnato il suo percorso musicale: da Natalie Cole a Maysa degli Incognito, da Dionne Warwick a Whitney Houston, fino a Sade, Anita Baker e molte altre. A impreziosire la serata ci sarà l’energia travolgente dello Spirit Gospel Choir, diretto da Andrea Zermani, che interverrà in alcuni brani per amplificare emozione e partecipazione.

Infine, sabato 19 luglio alle 21:30, nella tranquilla e fresca cornice di Piazza Tenente Inzani a Morfasso, tornerà protagonista la voce intensa, vellutata e profonda di Manina Syoufi con il progetto “Ricordando Billie Holiday”, un tributo sentito e rispettoso a una delle voci più iconiche, amate e drammatiche della storia del jazz.

Il concerto è pensato come un viaggio musicale ed emotivo attraverso alcuni dei brani più celebri e struggenti del repertorio di Billie Holiday, ma anche come una riflessione poetica sul suo stile inconfondibile, sul suo modo unico di raccontare le fragilità, gli amori e le ingiustizie della vita. A sostenere e impreziosire la voce della Syoufi sarà un quintetto d’eccezione, formato da alcuni dei musicisti più affermati della scena jazz italiana: Gianni Satta alla tromba e flicorno, Fabrizio Trullu al pianoforte, Marco Mistrangelo al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria. Tutti i concerti di Summertime in Jazz sono a ingresso gratuito e senza prenotazione, ad eccezione degli appuntamenti in cantina per i quali è richiesto un posto riservato.
Per il programma completo della rassegna e gli aggiornamenti: www.piacenzajazzclub.it. Tutte le info in tempo reale su www.summertimejazz.it oppure sui social, la pagina www.facebook/piacenzajazzfest o su Instagram con il profilo del Piacenza Jazz Club.

Pubblicato il 15 luglio 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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