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«ViviMORIGI»: il Conservatorio porta la musica nel chiostro del Collegio Morigi

morigi

Con l’arrivo di giugno, prende il via una nuova edizione di “viviMORIGI”, la rassegna di musica vocale e da camera promossa dal Conservatorio “Giuseppe Nicolini”, in collaborazione con il Coro Polifonico Farnesiano e l’ASP Collegio Morigi De Cesaris.
Tre serate di musica dal vivo, ospitate nel suggestivo chiostro del Collegio Morigi (via G. Taverna 37), in programma per venerdì 6, martedì 10 e giovedì 12 giugno, con inizio alle ore 21 e ingresso libero fino a esaurimento posti. La rassegna rappresenta un’occasione speciale per ascoltare giovani interpreti in un viaggio musicale che attraversa i secoli, dal barocco alla contemporaneità, all’interno di uno dei luoghi più affascinanti del patrimonio storico-architettonico della città.

Venerdì 6 giugno apre la rassegna un concerto che vede protagonisti l’Ensemble di violoncelli del Conservatorio Nicolini, composto da otto studenti della Classe di Musica d’Insieme per Archi del M° Marco Decimo, con musiche di Friedrich Grützmacher, Gabriel Fauré, Sergey Rachmaninov, Pietro Mascagni, Bebo Ferra e Gioachino Rossini. Nella stessa serata, si esibiranno le Voci giovanili del Coro Polifonico Farnesiano dirette da Paola Gandolfi, con un ampio repertorio che spazia da David L. Brunner a Manolo Da Rold, includendo brani di Thomas Morley, Johann Kaspar Bachofen, Johannes Brahms, Mario Pigazzini, Etienne Daniel, Charles Gounod e Francis Poulenc.

Martedì 10 giugno sarà la volta della classe di musica da camera del M° Guido Galterio, che proporrà il Sestetto op. 9 in la maggiore di Filippo Gragnani e la Missa Brevis per soprano e tre chitarre di Ivan Madarász. Seguirà la classe di musica d’insieme per archi del M° Marco Decimo, con un programma che include un movimento della Sonata n. 4 in do minore BWV 1017 per violino e cembalo di Johann Sebastian Bach, il brano contemporaneo Off Pist di Svante Henryson e quattro movimenti del Quartetto in la maggiore Op. 13 n. 2 di Felix Mendelssohn-Bartholdy.

Giovedì 12 giugno concluderà la rassegna un concerto articolato in tre momenti: aprirà la serata la classe di musica da camera del M° Guido Galterio, con la Carmen Rhapsody per flauto, clarinetto e pianoforte di Georges Bizet e la Danza Oscura per flauto, percussioni e pianoforte di Stefano Taglietti. Seguirà l’esibizione della classe del M° Marco Rogliano, che interpreterà An die ferne Geliebte op. 98 per tenore e pianoforte di Ludwig van Beethoven. Chiuderà la serata la classe di musica da camera del M° Diego Maccagnola, con i Fantasiestücke op. 73 per violoncello e pianoforte di Robert Schumann e il Trio op. 114 in la minore per clarinetto, violoncello e pianoforte di Johannes Brahms.

Pubblicato il 5 giugno 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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