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La sicurezza non è solo una regola da rispettare, ma un valore da vivere

tosi

La sicurezza sul lavoro è da anni diventato un tema di scottante attualità, ogni giorno uomini e donne per negligenza, per fretta, per mancanza di formazione o peggio per mancanza di prevenzione trasformano la routine lavorativa in tragedia. Per questo è stato presentato al PalabancaEventi nel corso di un incontro promosso dallAssociazione Sonia Tosi in collaborazione con la Banca di Piacenza, l’ultimo libro di Davide Scotti: Safeness – Diventa safety leader e cambia il mondo intorno a te” (EPC Editore), ha coordinato l’incontro Alberto Fermi, presenti in sala, il vicedirettore generale Pietro Boselli, il sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, il presidente del Consiglio comunale Paola Gazzolo e Daniela Aschieri che insieme ad Alessandro Capucci ha dato vita a Piacenza al “Progetto Vita” che mira a diffondere la cultura della defibrillazione.

Il saluto di Danilo Tosi dell’associazione Sonia Tosi

“Crediamo come Associazione che parlare di sicurezza sia un investimento di amore, cura, responsabilità verso noi stessi e verso gli altri. Quando, nel 2023, ho conosciuto Davide, mi ha colpito subito per la passione con cui raccontava che la sicurezza non è solo una regola da rispettare ma un valore da vivere. La sicurezza è attenzione sul lavoro, sulla strada, nella vita quotidiana. È rispetto, è amore per la vita. Purtroppo noi, come Associazione, sappiamo quanto può costare un gesto irresponsabile: se chi guidava, quella sera del primo agosto 2021, avesse rispettato il limite di velocità e non fosse stato sotto leffetto dellalcool, oggi mia figlia Sonia e il suo fidanzato Daniele sarebbero qui. Non c’è bisogno di grandi gesti eroici: basta poco, basta scegliere la sicurezza, sempre. Nel suo libro Davide ci aiuta a capire che ogni nostra azione ha un valore, ogni nostra scelta può salvare una vita”.

Davide Scotti e la sicurezza sul lavoro

Davide Scotti, piacentino, laureato all’University of Aberdeen, ha vissuto otto anni nel Regno Unito. Senior manager di Saipem, è il creatore della metodologia Leadership in Health and Safety, validata scientificamente dallUniversità Cattolica di Milano e implementata con successo da numerose organizzazioni internazionali. È inoltre segretario generale della Fondazione LHS, che da oltre dieci anni persegue lobiettivo di accrescere la cultura della salute e sicurezza nellindustria e nella società attraverso luso di linguaggi comunicativi non convenzionali. È coautore de “Il libro che ti salva la vita”, edito da Sperling & Kupfler nel 2014 e ideatore del Safety Leadership Event, il più grande evento nazionale sulla cultura della sicurezza che, in quattro edizioni, ha coinvolto più di 3mila persone. Anche formatore, tiene corsi su questi temi in Italia e allestero.

Safeness: cambia il mondo intorno a te

Il libro di Davide Scotti ha raccontato storie vere, raccolte con rispetto ed attenzione, storie che hanno segnato profondamente la vita delle persone coinvolte. Il libro nasce con l’obbiettivo di trasformare l’esperienza altrui in consapevolezza per un futuro di prevenzione, pensato per tutti, vuole promuovere la cultura della sicurezza fondata sulla responsabilità e sul rispetto della vita. Un linguaggio diretto umano e coinvolgente con un unico obiettivo: far riflettere e prevenire. L’autore ha scelto di unire rigore e sensibilità con la convinzione che nessuna norma potrà essere mai davvero efficace se non accompagnata da una forte consapevolezza culturale. In un epoca in cui siamo sopraffatti dalle statistiche, questo libro ci ricorda che dietro ogni numero c’è una persona, una famiglia, una storia e ogni storia può essere la chiave per salvare una vita.

Stefania Micheli

Nella foto,  Alberto Fermi, Davide Scotti e Danilo Tosi.

Pubblicato il 5 maggio 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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