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Al Teatro President un concerto benefico a favore della Casa del Fanciullo

Concerto CUOREMUSICA 8 maggio 2025

Un concerto che unirà la passione per la musica e il desiderio di fare del bene: ecco come si può definire il concerto benefico “Cuore e Musica" che si terrà l’ 8 maggio alle 20.30 presso il Teatro President di Piacenza.
Questa serata speciale, presentata da Marilena Massarini, vedrà esibirsi sul palco diversi artisti piacentini, come Marco Rancati, Roberto Barocelli e Melody Castellari che, accompagnati da Massimo Lamberti alla chitarra e Max Repetti al pianoforte, ci porteranno in un viaggio musicale attraverso i decenni, dagli indimenticabili anni '60 fino ai mitici anni 2000. Una selezione di brani iconici e coinvolgenti che promettono di far rivivere emozioni e ricordi a tutti i presenti.

Il costo del biglietto è di soli 15 euro, mentre i bambini sotto i 10 anni entreranno gratuitamente, rendendo levento accessibile a tutta la comunità e sottolineando ancora una volta l’attenzione della Casa del Fanciullo verso i bambini.

Il ricavato della serata sarà interamente devoluto a sostegno delle iniziative sociali della Casa del Fanciullo, che da oltre 70 anni offre supporto a bambini e adolescenti in condizioni di disagio economico, sociale e culturale. La Casa del Fanciullo rappresenta un punto di riferimento fondamentale per tanti giovani, fornendo loro opportunità di crescita e inclusione. Non perdete l'occasione di vivere un'esperienza indimenticabile e, al contempo, fare la differenza, migliorando la vita di chi ne ha bisogno.

Per ulteriori informazioni e per lacquisto dei biglietti, chiamare lo 0523506128 oppure rivolgersi alla biglietteria del Teatro President.

Pubblicato il 5 maggio 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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