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Piacenza, Cento e Torino insieme «nel segno del Guercino»

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Nel segno del Guercino” è il titolo della convenzionepresentata nei giorni scorsi in Municipio a Piacenza da Comune di Cento, Coopculture – in rappresentanza del raggruppamento temporaneo di impresecon“Villaggio Globale International Srl”, cui è affidata la gestione della mostra “Guercino. Il mestiere del pittore”, in corso sino al 28 luglio presso le Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino – e CoolTour, società manager delle salite alle cupole affrescate della Cattedrale e della Basilica di Santa Maria di Campagna di Piacenza.

L’accordo, valido sino a fine anno, prevede il riconoscimento di agevolazioni per i cittadini che, in possesso del biglietto di ingresso all’esposizione piemontese, alla Civica Pinacoteca di Cento – intitolata proprio al secentesco artista cui la città ha dato i natali – o alle cupole del Guercino e del Pordenone a Piacenza, unite nell’iniziativa “Mirabili Prospettive”, scelgano di visitare anche gli altri beni culturali oggetto della collaborazione.

Presenti, a sottolineare l’importanza del progetto di reciproca promozione e valorizzazione, i sindaci dei due capoluoghi emiliano-romagnoli, Edoardo Accorsi e Katia Tarasconi, unitamente ai rispettivi assessori alla Cultura, Silvia Bidoli e Christian Fiazza (intervenuto anche a nome della Fondazione di Piacenza e Vigevano, della Camera di Commercio dell’Emilia e della Diocesi di Piacenza – Bobbio, nell’ambito di Rete Cultura Piacenza). Accanto a loro anche il presidente della Banca di Piacenza Giuseppe Nenna, in virtù del progetto condiviso “Mirabili Prospettive” e il direttore dei Musei Civici di Piacenza Antonio Iommelli.

La Civica Pinacoteca di Cento consentirà l’accesso alla tariffa ridotta di 4 euro anziché 8, mentre CoolTour applicherà uno sconto del 15% su visite guidate, laboratori didattici, concerti e tutte le iniziative collaterali legate alla valorizzazione delle cupole storiche, con ingresso a 8 euro – anziché 10 – per ciascuna delle due. Per quanto concerne la mostra dedicata al Guercino, inaugurata il 22 marzo scorso a Torino, si potrà ottenere da CoopCulture il biglietto ridotto a 13 euro (invece dei 15 euro a prezzo pieno), sconti sulle visite guidate (5 euro anziché 7), riduzioni del 5% per gli acquisti effettuati al bookshop e uno sconto (90 euro invece di 130) per i percorsi tematici dedicati ai gruppi.

E’ un onore, per noi, ospitare in Municipio l’ufficializzazionedi questo accordo”, sottolineano la sindaca Tarasconi e l’assessore Fiazza: “Piacenza ha dedicato al Guercino una mostra di grande rilievo nella primavera del 2017 e da quel progetto è scaturito, consolidandosi in modo permanente, l’itinerario della salita in Cattedrale. Oggi, sulla scia di quell’impegno a fare squadra che, insieme alla Diocesi e alla Banca di Piacenza, ci ha visto avviare pochi mesi fa il progetto Mirabili Prospettive, mirato a potenziare l’offerta turistica attraverso il legame tra la cupola del Guercino in Duomo e quella del Pordenone in Santa Maria di Campagna, siamo felici di vedere la città proiettata verso orizzonti più ampi, in sinergia con realtà importanti come i Musei Reali di Torino e la Civica Pinacoteca di Cento".

E’ con grande piacere che oggi partecipiamo alla presentazione di questo accordo – rimarcano il sindaco di Cento Edoardo Accorsi e l’assessora alla Cultura Silvia Bidoli – che suggella l’intesa tra i nostri territori nel nome dell’arte e della bellezza, capace di generare valore e di garantire un’offerta culturale di qualità, che vede le nostre città legate anche dal filo conduttore dell’accoglienza emiliano-romagnola, del turismo esperienziale e delle eccellenze enogastromiche”.
Le tre societàcoinvolte nelprogetto, rappresentate dalla presidente Jessica Lavelli (CoolTour), dalla regional manager Federica Bianchi (CoopCulture) e dalla consigliera d’amministrazione Barbara De Nardi (Villaggio Globale International), sottolineano “l’importanza della creazione di reti tra siti culturali, sicuro elemento di sviluppo, anche turistico, per i territori interessati, in un’ottica di valorizzazione a 360° delle apicalità e tipicità locali”.

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Nella foto, la presentazione dell'iniziativa in Municipio a Piacenza.

Pubblicato il 22 aprile 2024

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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