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Aperto il bando del XV Concorso Giana Anguissola di narrativa inedita per ragazzi

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È stato pubblicato nei giorni scorsi sul sito www.gianaanguissolatravo.it il bando di partecipazione alla XV edizione del Concorso letterario nazionale Giana Anguissola di narrativa inedita per ragazzi. Il Concorso è promosso dal Comune di Travo in collaborazione con la cooperativa Educarte, l’associazione Travolibri e la rivista Andersen, il più noto mensile di letteratura e illustrazione per ragazzi, e ha l’intento di valorizzare la scrittrice piacentina Giana Anguissola (1906-1966), che a Travo trascorse le sue estati per anni, vivendo e scrivendo nell’antica torre del castello.
Dal 2021 la manifestazione ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna.
«Il nostro concorso letterario quest’anno compie 15 anni, e sono veramente orgogliosa di poter dire che è diventato grande». Sono le parole dell’assessora Roberta Valla, colei che più di tutti ha creduto nella possibilità di dare alla manifestazione un profilo nazionale. «Negli ultimi anni, grazie alla collaborazione con Andersen, al sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e all’instancabile lavoro della Segreteria Organizzativa, il concorso di Travo ha ottenuto riscontri sempre più positivi e un crescente successo. Non solo, ha dimostrato di essere una straordinaria vetrina per nuovi talenti e questo mi riempie di gioia».
Sono diversi i romanzi premiati a Travo e poi pubblicati da case editrici nazionali. Dopo i romanzi Chi li ha visti? di Emanuela Da Ros (Piemme), 14 di Malusa Kosgran (Lapis) e Il narratore di marciapiedi di Maurizio Giannini (Risfoglia Editore), tra poche settimane arriverà in libreria con Feltrinelli Junior La figlia del gigante di Ilaria Mattioni, che si è classificata al primo posto nell’edizione 2022, mentre il romanzo Come un dente di leone di Attilio Facchini, vincitore dell’edizione 2023, uscirà per Rizzoli a settembre.

IL BANDO

Il concorso prevede due sezioni: una dedicata a romanzi che abbiano come riferimento un pubblico di lettori dai 9 ai 12 anni, e l’altra dedicata a racconti destinati a bambini dai 6 ai 9 anni. Il tema è libero, la partecipazione è gratuita e aperta a tutti gli autori maggiorenni, esordienti o già pubblicati, di qualsiasi nazionalità. Le opere, anche se già inviate ad altri concorsi o a case editrici, devono essere originali e inedite, cioè non devono mai essere state pubblicate su alcun tipo di supporto, strumento o piattaforma distributiva. Gli elaborati devono essere inviati in formato elettronico entro la mezzanotte del 12 maggio 2024. Tutti i dettagli e le regole del concorso sono pubblicati sul sito www.gianaanguissolatravo.it, da cui si possono scaricare il bando integrale e la domanda di partecipazione.

LA GIURIA

Gli scritti ammessi saranno letti integralmente e valutati in forma anonima dalla giuria tenendo conto dell’originalità del contenuto, della qualità dello stile narrativo e dell’aderenza alla fascia di lettori di riferimento. La giuria, che è presieduta dal pedagogista e scrittore Daniele Novara, è composta dalla direttrice di Andersen Barbara Schiaffino, dalla studiosa e saggista Carla Ida Salviati, consulente del Centro per il libro e la lettura del Mibact, e dal gruppo di esperti e scrittori Rosella Parma, Valeria Depalmi, Roberta Chiapponi, Giorgio Eremo e Giovanni Battista Menzani. A fianco della giuria lavorerà anche una giuria d’onore di cui fanno parte l’ideatrice del concorso Adele Mazzari, il figlio di Giana Anguissola Riccardo Kufferle, il direttore del quotidiano di Piacenza Libertà Pietro Visconti e Gaetano Rizzuto, già direttore di Libertà.
La Giuria Ragazzi, introdotta con l’edizione 2023 e composta da una rappresentanza di studenti e studentesse della Scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Bobbio, selezionerà inoltre il miglior racconto inedito per ragazzi a cui spetterà una menzione d’onore.
Il primo premio di 1.500 euro sarà assegnato al vincitore della sezione romanzi, mentre gli altri classificati riceveranno una serie di premi minori.
La premiazione dei vincitori della XV edizione è in programma per sabato 7 settembre a Travo, nell’ambito delle Serate letterarie che animeranno il borgo per tutta l’estate con spettacoli, concerti e incontri con gli autori.

Con l’edizione 2023 è stata inaugurata la collaborazione tra il Concorso di Travo e il Premio letterario – sempre intitolato ad Anguissola - promosso dalla biblioteca Passerini Landi di Piacenza e rivolto a studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado di Piacenza e provincia.
Il sodalizio continua anche quest’anno con l’obiettivo di creare sinergie tra le due manifestazioni, rinforzando l’offerta culturale di tutto il territorio piacentino. È quanto auspicato anche dal sindaco di Travo Lodovico Albasi, che sottolinea l’importanza strategica di investire in cultura, «sia come strumento di promozione turistica, ma anche come antidoto allo spopolamento della montagna. È così che si fanno circolare le idee, si attirano giovani talenti e si creano le condizioni per una crescita sostenibile».

Pubblicato l'8 marzo 2024

Nella foto, vincitori, autorità alla premizaione dello scorso anno a Travo.

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Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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