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8 Marzo, gli eventi per la giornata internazionale dei diritti delle donne

8marzo

L’8 marzo è la Giornata internazionale dei diritti delle donne. A Piacenza è organizzata una giornata intitolata “Manifestiamoci - L’Arcipelago delle Donne”, promossa dal Comune di Piacenza, dal Tavolo delle Politiche di Genere, da Provincia di Piacenza e numerose associazioni.
L’evento, realizzato con il contributo di Coop Alleanza 3.0, si tiene in piazza Cavalli e in Auditorium S. Ilario (via Garibaldi, 17).
Questo il programma della giornata.

In piazza
“Mettiamoci la faccia”, possibilità di farsi fotografare dalle studentesse e studenti del Liceo Cassinari per manifestare la voglia di esserci e di far sentire la propria voce. La foto sarà stampata in diretta ed esposta in piazza, a comporre un puzzle di volti e immagini.

“Vademecum”, guida tascabile per avere cura delle donne: le associazioni del tavolo delle politiche di genere informano sulle opportunità assistenziali e di accompagnamento alla persona, attività creative, ludiche, di cura e di assistenza.

In Sant’Ilario
Un arcipelago di proposte creative e non solo! Laboratori non stop di arte, danza, cinema terapia, teatro, video, portamento e stile, riflessioni sulle relazioni sane, scrittura creativa, senza limite di età, per manifestarti al mondo così come sei!
I percorsi sono a cura di: Stella Management (portamento e autostima); Le Relazioni Sane (CIPM Emilia); Arte-Foto-Cinema-Danza Terapia (Casa Clizia Arti Lab); Lab Teatrale (Manicomics Teatro).
L’evento si concluderà verso le ore 18 in piazza Cavalli.

Altre iniziative

Per la giornata internazionale della donna, l’8 marzo, all’interno della 20ª edizione di Musica al Lavoro è previsto lo spettacolo teatrale “Dita di Dama” (inizio ore 21) tratto dal romanzo di Chiara Ingrao, che sarà presente a Piacenza al salone Nelson Mandela (via XXIV Maggio, 18).

“Le Malcontente”
Diverse le proiezioni per il documentario “Le Malcontente”. È la storia delle rivendicazioni sindacali nel settore tessile piacentino negli anni ‘60 e ‘70 del 900, raccontata attraverso le voci delle donne protagoniste e le immagini di una generazione in lotta. Regìa di Simona Brambilla e Chiara Granata.

Il documentario sarà proiettato giovedì 7 marzo, alle ore 17.30 all’Archivio di Stato di Piacenza (Palazzo Farnese); venerdì 8 marzo, alle ore 15.30 al circolo Nontiscordardime in via Cornegliana a Piacenza (a seguire un rinfresco) e sabato 9 marzo, alle ore 16, al Cinefox di Caorso.

Un libro sulle donne del bel canto
Venerdì 8 marzo, alle 18.30 al Ridotto del Teatro Municipale, viene presentato il libro di Stefania Bonfadelli “L’opera delle primedonne. Vite straordinarie di dive del belcanto”, edito da Lindau. Con l’autrice dialogherà la giornalista Eleonora Bagarotti. L’incontro è a ingresso libero. Le protagoniste di questo libro sono tutte primedonne del belcanto.

 A seguire, alle ore 20.30, è in programma al Teatro Municipale il concerto dei Virtuosi del Teatro alla Scala.

Nella foto, la presentazione dell'evento "Manifestiamoci-L'arcipelago delle Donne” in Comune a Piacenza.

Pubblicato il 6 marzo 2024

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Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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