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Il progetto Bottega XNL-Fare Teatro si aggiudica il Premio Radicondoli per il Teatro

Premio Radicondoli 25 luglio 2025

Il Centro d’arte contemporanea, cinema, teatro e musica XNL Piacenza è onorato di informare che nei giorni scorsi il progetto Bottega XNL-Fare Teatro è stato insignito del Premio Radicondoli per il Teatro, che viene assegnato alle iniziative che abbiano saputo dare “positivo impulso al teatro, alla cultura teatrale”.
A ricevere il premio, in particolare, è stata la sua ideatrice e direttrice artistica Paola Pedrazzini, nel corso di una partecipata cerimonia che si è svolta venerdì scorso a Palazzo Bizzarrini di Radicondoli, il bel centro toscano in provincia di Siena, nell’ambito dell’omonimo festival diretti da Massimo Luconi.

Giunto alla sua XVI edizione e organizzato dal Festival di Radicondoli insieme al Comune e a Radicondoli Arte, con il patrocinio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, il premio Radicondoli è un riconoscimento che nasce dal mondo del teatro, particolarmente apprezzato dagli addetti ai lavori. Ogni anno viene assegnato sia a un Maestro sia a un progetto significativo nel panorama del teatro contemporaneo, da una giuria di critici che, per il 2025, era formata da Sandro Avanzo, Rossella Battisti, Claudia Cannella, Enrico Marcotti, Valeria Ottolenghi ed Elena Lamberti.
Al fianco di Paola Pedrazzini, a ricevere quest’anno il Premio Radicondoli, il Maestro Danio Manfredini, attore, cantante, regista fra i più stimati del panorama teatrale italiano.

«Nato come uno dei progetti di punta del Centro per le arti contemporanee della Fondazione di Piacenza e Vigevano, nell’ottica di investire sui giovani e sulla loro formazione umana e professionale anche nel settore delle arti, il progetto Bottega XNL è ed è stato per il nostro ente una scommessa sui cui abbiamo investito con convinzione – sottolinea il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi -,  siamo perciò particolarmente orgogliosi di questo premio, che rappresenta una conferma del valore  dell’iniziativa e un riconoscimento per l’ottimo lavoro svolto dalla direttrice Paola Pedrazzini, a cui vanno le nostre congratulazioni».

«Sono emozionata e molto felice per questo riconoscimento – ha detto al momento della premiazione Paola Pedrazzini ideatrice e direttrice artistica del progetto Bottega XNL-Fare Teatro – oltre alla giuria del premio Radicondoli, desidero ringraziare di cuore la Fondazione di Piacenza e Vigevano e nello specifico il presidente Roberto Reggi e il vicepresidente Mario Magnelli per aver creduto con lungimiranza ed entusiasmo al progetto dall’inizio e avergli dato vita; desidero ringraziare i tre meravigliosi Maestri che hanno dato corpo al progetto declinandolo, ciascuno con la sua specifica linea artistica e pedagogica: grazie a Marco Baliani che ha accolto il mio invito e si è messo in gioco quando il progetto era ancora solo su carta, dandomi fiducia; grazie a Fausto Russo Alesi per aver raccolto il testimone di Baliani e portato la sua profondità e sensibilità nel progetto; grazie a Leonardo Lidi per il gioioso entusiasmo con cui ha affrontato questo quarto anno di Bottega XNL-Fare Teatro!; desidero infine ringraziare i giovani attori e attrici allievi e allieve che hanno partecipato a questa avventura di alta formazione-produzione e fruizione artistica con i loro sogni e il loro talento!».

Avviato nel 2022 e giunto quest’anno alla sua quarta edizione, Bottega XNL-Fare Teatro è una palestra di formazione, alta e professionalizzante, per giovani attori e attrici che hanno avuto modo di lavorare concretamente su alcuni dei maggiori capolavori del teatro classico sotto la guida esperta di grandi Maestri, secondo il modello ispiratore delle botteghe rinascimentali. Dalle prime due edizioni, condotte da Marco Baliani, hanno così preso vita le tragedie di Sofocle Antigone (2022) ed Edipo Re (2023). Sotto la direzione di Fausto Russo Alesi, nel 2024, l’Ifigenia in Aulide di Euripide, mentre quest’anno, con il testimone di Maestro passato nelle mani di Leonardo Lidi, i 15 giovani attori e attrici selezionati hanno lavorato sul testo di Baccanti di Euripide. Per tutti gli spettacoli la fase di formazione degli allievi e di produzione dell’opera teatrale si è svolta a Piacenza, a XNL, mentre la fase di fruizione artistica, ovvero la presentazione in prima nazionale è avvenuta nell’ambito del Festival di Teatro Antico di Veleia.

Durante la consegna del premio, per mano del presidente di Radicondoli Arte Marco Rossi, la giuria si è soffermata sulla qualità del progetto Bottega, sull’ottima reputazione che si è conquistato in pochi anni dalla sua attivazione e, sopra tutto, ha celebrato il cammino professionale e artistico della sua direttrice Paola Pedrazzini, ricostruendone i passaggi principali a partire dai primi passi mossi a Fiorenzuola, animando la stagione teatrale del capoluogo della Valdarda. Sono stati quindi ricordate le direzioni artistiche di Monza, del Festival del Teatro Antico di Veleia, di Pulcheria, la pluriennale collaborazione con Marco Bellocchio a Bobbio e i grandi successi di pubblico e di critica riscossi dalle iniziative che ha finora diretto.
Il nome del progetto Bottega XNL e della sua direttrice artistica Paola Pedrazzini, si aggiungono dunque all’albo d’oro dei vincitori in cui, nelle passate edizioni, sono entrati i nomi prestigiosi dei Maestri Antonio Latella, Serena Sinigaglia, Maria Consagra, Claudio Morganti, Peter Stein, Fausto Malcovati e, fra i progetti, “NeXtwork” (premio a Luca Ricci e Teatro dell’Orologio), “Aldo Morto” (premio a Daniele Timpano e Teatro dell’Orologio), “La Corte Ospitale” di Rubiera, Rai5.

Nella foto, Paola Pedrazzini.

Pubblicato il 31 luglio 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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