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Notizie Varie

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Apertura degli sportelli di orientamento al lavoro

lavoro

Dopo le serate di Vigolzone, Podenzano, San Giorgio e Gropparello, il ciclo di incontri “Ricerca lavoro e…” di About a Job - il progetto di Unione Valnure Valchero di supporto ai giovani nella ricerca del lavoro gestito dalla cooperativa L’Arco – ha fatto sosta a Carpaneto Piacentino.
L’idea alla base di questo incontro, replicato con un tema diverso in ognuno dei cinque Comuni coinvolti, è quella di partire da un presupposto inusuale, quello per cui quando si parla di lavoro, si parla di diversi aspetti della vita, dal rapporto genitori-figli, alla propria identità, all’uso del tempo libero, alle emozioni e alla sfera della comunicazione.
A Carpaneto la counsellor L’Arco Alessandra Bassi si è soffermata sul ruolo dell’identità nella ricerca del lavoro. Il lavoro contribuisce a spiegare l'identità di una persona: ma se il lavoro sicuro non è più garantito, come gestire l’incertezza che ne consegue? Uscire dalla zona di comfort del lavoro “per sempre” significa cogliere una opportunità per porsi domande, per cercare alternative al lavoro che "ho in testa e non trovo". Un’occasione per cambiare punto di vista e scoprire le proprie risorse. Gli orientatori da questo punto di vista diventano i facilitatori che accompagnano i giovani nell'incertezza: l'incertezza come la strada per arrivare a essere sicuri di lavorare, capace di far emergere le proprie competenze. Con la Bassi l’ospite della serata è stato il dott. Claudio Miserotti, Maestro del Lavoro, a rappresentare una identità professionale basata sul valore della fatica e sull’importanza del lavoro in gruppo e della formazione continua.
A supporto di chi sceglie di pianificare la propria ricerca del lavoro, è stato attivato uno sportello di orientamento lavorativo, ad accesso libero e gratuito, aperto tutti i mercoledì dalle 11 alle 12.30 e condotto dall’orientatrice L’Arco Daniela Dallavalle (per info: daniela [DOT] dallavalle [AT] arcopiacenza [DOT] it) presso la Biblioteca Comunale di Piazza XX Settembre 1, fino alla fine di maggio. Qui i giovani dai 14 ai 34 anni - ma anche chi sta loro vicino, come genitori e insegnanti - possono trovare orientatori che li accolgono e parlano con loro, per far emergere e riconoscere le loro risorse individuali. Un punto di partenza, quello del racconto delle proprie esperienze e aspirazioni, per raccogliere aspetti utili a supportare i giovani nella scelta del percorso da intraprendere, sia a livello di orientamento formativo sia professionale. Un percorso che prevede ad esempio la riformulazione del proprio curriculum, il sostegno nella ricerca di un corso per riqualificarsi o nell’individuare un’azienda a cui inviare la propria candidatura. O anche il ritrovarsi per raccontare l’esito di un colloquio. Perché questo tipo di servizio rappresenta un mezzo per entrare realmente in contatto con i ragazzi, diventando un punto di riferimento, “lavorando con la persona sulla persona”, con un progetto professionale mirato e individualizzato.

Gli orari di tutti gli sportelli di orientamento lavorativo nei cinque Comuni coinvolti:

Comune di San Giorgio Piacentino
tutti i mercoledì dalle 9.30 alle 11.00 
Biblioteca Comunale, Via Castello 6
a cura di Monica Francani
Per info: Monica Francani | monica [DOT] francani [AT] arcopiacenza [DOT] it | 389.2870093

Comune di Vigolzone
tutti i martedì dalle 10.00 alle 11.
Centro Civico,Viale Stefano Castignoli
a cura di Silvia Vitale
Per info: Silvia Vitale | silvia [DOT] vitale [AT] arcopiacenza [DOT] it | 389.2870092

Comune di Podenzano
tutti i giovedì dalle 10.00 alle 11.30 
Sala Video, Biblioteca Comunale, Palazzo della Cultura, Piazza Nuova
a cura di Monica Francani
Per info: Monica Francani | monica [DOT] francani [AT] arcopiacenza [DOT] it | 389.2870093

Comune di Gropparello
tutti martedì dalle 11.30 alle 13.00  
Biblioteca Comunale, Via Roma
a cura di Daniela Dallavalle
Per info: Daniela Dallavalle | daniela [DOT] dallavalle [AT] arcopiacenza [DOT] it | 340.5020690

Comune di Carpaneto Piacentino
tutti i mercoledì dalle 11.00 alle 12.30 
Biblioteca Comunale, Piazza XX Settembre 1
a cura di Daniela Dallavalle
Per info: Daniela Dallavalle | daniela [DOT] dallavalle [AT] arcopiacenza [DOT] it | 340.5020690

Pubblicato il 15 marzo 2019

 

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Caorso, Adiconsum e Comune in un incontro sulla tutela dei risparmi

Come tutelare i propri risparmi, se ne parla a Caorso

soldi

Come investire i propri risparmi senza correre rischi? ADICONSUM e il Comune di Caorso promuovono giovedì 21 marzo una serata dedicata a questo tema, per  aiutare i cittadini a non farsi prendere dall'ansia quando  investono il proprio patrimonio.
Si tratta di un utile momento di approfondimento per la tutela dei propri risparmi, con la  partecipazione  della Dott.ssa Roberta Battaglia – Sindaco di Caorso, del Dott. Aurelio Carlo Vichi – Presidente Adiconsum Parma e Piacenza e della Dott.ssa Angela Briggi – operatore finanziario.
L'incontro si tiene alle ore 20.45 nella Sala riunioni della Biblioteca comunale di Caorso in Piazza della Rocca.

Pubblicato il 15 marzo 2019

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Matinées del Nicolini, decimo anno dei concerti-scambio

nicolini

È stata presentata al Conservatorio di Piacenza la rassegna “Matinées del Nicolini”, concerti della domenica (con inizio alle ore 10.30) che in questo ciclo, al via domenica 17 marzo, vedrà protagonisti studenti di istituzioni AFAM (Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica) di Reggio Emilia, Modena, Parma, Padova, Vicenza, Potenza.
Si tratta di Istituti e Conservatori presso cui gli studenti del Nicolini si sono esibiti (o si esibiranno) nel corso di questo anno accademico, all’interno di un progetto di “concerti-scambio”, al decimo anno di realizzazione, di cui è ideatrice e curatrice Manuela Dalla Fontana, docente di pianoforte del Nicolini. Tale progetto prevede la presenza di studenti del Conservatorio di Piacenza all’interno delle stagioni concertistiche di Istituzioni di altre città; specularmente, il Nicolini ne ospita gli allievi all’interno delle proprie rassegne.
I concerti scambio con gli Istituti superiori di Studi Musicali di Reggio Emilia e di Modena e con il Conservatorio di Parma sono un ulteriore sviluppo della collaborazione sorta fra queste istituzioni e il Nicolini al fine di creare l’Orchestra Giovanile della Via Emilia (OGVE).
Il primo concerto, domenica 17 marzo alle ore 10.30, vedrà sul palco Martino Tubertini (fagotto) e Morgana Rudan (arpa) dell'Istituto Superiore di Studi Musicali "Achille Peri"-“Claudio Merulo” – Reggio Emilia e Castelnovo ne' Monti. In programma, "Romance op. 51" (trascrizione di Anna Loro e Giorgio Versilia) di Camille Saint-Saëns (1835-1921), "Introspection" di Howard Baer, "Impromptu - Caprice op. 9 per arpa sola" di Gabriel Pierné (1863-1937), Duo n. 1 di Théodore Labarre (1805-1870), "Partita per fagotto solo" di Gordon Jacob (1895-1984), "Chant d’Arrière-Saison" di Bernard Andrès (1941).
"Quella dei concerti-scambio è un'iniziativa che ha ricadute positive a più livelli: – commenta la presidente del Nicolini Paola Pedrazzini - l'aspetto formativo per il giovane musicista, che si 'allena' a suonare di fronte a una platea diversa da quella usuale della propria città; la possibilità per il Nicolini di portare sui palchi di altre istituzioni le proprie eccellenze; proporre nuovi volti al pubblico piacentino, con esibizioni di giovani artisti provenienti da realtà simili a quella del Nicolini, ma giocoforza differenti".
Lorenzo Missaglia, direttore del Nicolini, ha aggiunto: "è una tradizione che portiamo avanti con passione e convinzione. Quest'anno abbiamo addirittura sei appuntamenti: ciò vuol dire che i nostri colleghi delle altre istituzioni AFAM trovano positivo tale scambio, che è insieme culturale e formativo, offrendo di anno in anno sempre più proposte".
Carlo Ponzini, presidente di Home Gallery, sponsor delle Matinées, ha ricordato come da anni sostenga questa rassegna del Conservatorio: "Home Gallery è nata, come associazione culturale, proprio in occasione della partecipazione alle Matinées del Nicolini. Quest'anno poi festeggiamo il centenario di Ponzini Arredamenti, azienda cui faccio capo; anche per questo il concerto del 7 aprile verrà dedicato a mio padre, scomparso nel 2015, che aveva fortemente creduto nel sostegno alle Matinées".

Il programma delle "Matinées":
DOMENICA 17 marzo ore 10.30 Istituto Superiore di Studi Musicali "Achille Peri"-“Claudio Merulo” – Reggio Emilia e Castelnovo ne' Monti. Musiche di Camille Saint-Saëns, Howard Baer, Gabriel Pierné, Théodore Labarre, Gordon Jacob, Bernard Andrès;
DOMENICA 24 marzo ore 10.30 Istituto Superiore di Studi Musicali “Orazio Vecchi-Antonio Tonelli” – Modena; Musiche di Carl Maria von Weber, Robert Schumann, Felix B. Mendelssohn;
DOMENICA 31 marzo ore 10.30 Conservatorio “Arrigo Boito” – Parma; Musiche di Arnold Schönberg - Carla Rebora - Marco Pedrazzi;
DOMENICA 7 aprile ore 10.30 Conservatorio "Cesare Pollini" – Padova Musiche di Alfred Schnittke, Sergej Rachmaninov;
DOMENICA 14 aprile ore 10.30; Conservatorio "Arrigo Pedrollo" – Vicenza. Musiche di Georg Friedrich Händel, Franz Schubert, Robert Schumann, Jean Françaix;

DOMENICA 5 maggio ore 10.30 Conservatorio "Carlo Gesualdo da Venosa” – Potenza Musiche di Ludwig van Beethoven, César Franck

Pubblicato il 14 marzo 2019

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Progetti di educazione alimentare nelle scuole di Castell'Arquato

mense

Sono partiti in questi giorni i nuovi progetti di educazione alimentare che coinvolgono gli alunni della Scuola Primaria di Castell’Arquato e delle Scuole Primaria e dell’Infanzia della frazione di Vigolo Marchese. L’iniziativa nasce da una collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e Elior, l’azienda che si occupa della ristorazione scolastica in tutte le scuole del Comune.
Ad iniziare sono stati gli studenti delle Scuole Primarie di Castell’Arquato e Vigolo Marchese con il programma “Galateo a Tavola”. Tutte le classi hanno scoperto che il pranzo può essere valorizzato da un punto di vista sia educativo sia sociale. Inoltre l’educatrice alimentare Annalisa Binati ha spiegato come si apparecchia la tavola secondo le regole del Galateo e come ci si comporta durante il pasto in modo da renderlo piacevolmente educato. Infine sono state proposte attività didattiche come il “Gala Quiz”, dove gli alunni hanno messo alla prova le conoscenze apprese.
Tra qualche settimana, i piccoli alunni della Scuola dell’Infanzia di Vigolo Marchese potranno intraprendere il dolce percorso “La Storia del Cioccolato”. Il progetto si articola in
una serie di lezioni particolarmente interattive, per spiegare ai piccoli le caratteristiche del cibo degli dei. Dopo una breve lezione teorica, i bambini parteciperanno alla loro prima degustazione con tre tipi di cioccolato (bianco, al latte e fondente). I sensi olfatto, tatto e vista saranno coinvolti in maniera profonda e i partecipanti potranno focalizzare l’attenzione su odore, consistenza e aspetto del cioccolato.
Il Sindaco di Castell’Arquato Ivano Rocchetta
ha commentato: “Le buone abitudini si acquisiscono durante gli anni di formazione e, presentare questi progetti di educazione alimentare nella Scuola Primaria e nella Scuola dell’Infanzia avrà sicuramente un risvolto positivo. Siamo lieti di collaborare con Elior a progetti formativi per indirizzare i bambini verso una corretta, varia e sana alimentazione”.
Tutte le iniziative rientrano nel progetto multidisciplinare per le scuole di Elior. Le attività sono realizzate con la collaborazione del responsabile Elior Giuseppe Gialloreti e del coordinatore del servizio Sergio Mantova, guidate da Claudia Saroni, Responsabile dell’educazione alimentare del Gruppo.

Pubblicato il 14 marzo 2019

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«Giotto-non Giotto ad Assisi», il prof. Zanardi a Palazzo Galli

 Crosta Zanardi

«È complicato attribuire ad un’unica “mano” le Storie di san Francesco affrescate verso la fine del Duecento nella Basilica Superiore di Assisi»: è la conclusione a cui è giunto il prof. Bruno Zanardi sul dibattuto tema “Giotto-non Giotto ad Assisi”, nel corso della conferenza tenuta a Palazzo Galli nell’ambito della Primavera culturale organizzata dalla Banca di Piacenza.
Il relatore - come ha ricordato il direttore generale dell’Istituto di credito di via Mazzini Mario Crosta - 34 anni fa curò il restauro degli affreschi della cupola di Santa Maria di Campagna, tornati all’attenzione del grande pubblico grazie alla Salita al Pordenone.

Se le "Storie di san Francesco" siano state affrescate dal fiorentino Giotto oppure da un pittore romano di cui non si conosce il nome, è una questione a tutt’oggi irrisolta, anche se aperta da secoli: il primo a mettere in dubbio l’attribuzione fu, nel 1450, Lorenzo Ghiberti.
«La querelle è di essenziale importanza per la storia dell’arte - ha spiegato il prof. Zanardi - visto che in quegli affreschi si compie il superamento in senso naturalistico della “maniera greca”, cioè bizantina, da cui nasce la nuova lingua figurativa, appunto naturalistica, dell’Occidente».

Sul “Giotto-non Giotto” la critica si è nel tempo schierata su due sponde opposte.
Chi - soprattutto nell’area internazionale - colloca le "Storie di san Francesco" in un ambito di cultura romana (da Richard Offner a Federico Zeri); chi invece, soprattutto l’area critica italiana, da Adolfo Venturi a Roberto Longhi, ritiene gli affreschi del grande fiorentino.

Non ci sono dubbi - ha evidenziato il relatore - sul fatto che Giotto si sia occupato della parte inferiore della Basilica di Assisi, dove ha dipinto vele, transetto destro, Cappella di San Nicola, e Cappella della Maddalena, mentre è sicuramente più complicato attribuirgli anche le decorazioni della basilica superiore.
Bruno Zanardi è entrato nella questione con un nuovo sistema di indagine, derivato dalla profonda conoscenza dei dipinti da lui stesso restaurati, che prende in considerazione i modi di costruzione materiale di un’opera d’arte.
Lo studio, contenuto in due volumi scritti da Zanardi, ha preso in esame l’organizzazione del lavoro nell’intero cantiere.
«Le scene del ciclo francescano sono 28 - ha illustrato l’oratore proiettando una serie di immagini -, 13 nella parete di destra, 13 in quelle di sinistra e 2 in controfacciata. Per realizzare un ciclo così vasto il lavoro veniva organizzato in giornate e i pittori coinvolti erano tanti. Si curava l’uniformità dei colori e si usavano sagome, dette patroni, per garantire ugual proporzione alle figure. Se però si osserva la parte destra e la parte sinistra del ciclo, si vede chiaramente che la mano non è la stessa».

Risulta quindi difficile attribuire ad un solo artista questo capolavoro.
«E’ evidente - ha concluso il prof. Zanardi - che se Giotto non avesse dipinto il ciclo francescano, questo nulla toglierebbe alla grandezza del pittore».

Pubblicato il 14 marzo 2019

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