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«Il pensiero del vento», mostra di Alessandra Chiappini

Alessandra Chiappini 1

La mostra “Il pensiero del vento” della pittrice piacentina Alessandra Chiappini e curata da Roberto Borghi   si svolgerà dal 15 novembre al 7 dicembre presso lo storico Spazio d’Arte Scoglio di Quarto di Milano. E' incentrata sul rapporto uomo natura e prende spunto da una residenza d’artista alla quale ha partecipato in Irlanda, nella regione del Kerry, un’esperienza di grande intensità come dice la stessa artista:
“Una zona scarsamente popolata, dove buona parte delle strade sono ad una singola corsia e per incrociarsi ci si aspetta sulle piazzuole e ci si saluta. Mi è capitato di incontrare due lepri ed un cervo mentre ero alla guida. Arrivare in questo gruppo di case sperduto, al buio, dopo un viaggio lungo con cambio di aereo e alcune ore di guida a sinistra è stato piuttosto avventuroso quando il navigatore ha smesso di funzionare. Ma alla fine mi sono trovata al nostro gruppo di cottage di sasso, affacciati sulla baia, con la luna che si rifletteva sull’oceano e il rumore delle onde in lontananza, e la fatica è sfumata. Lì ho potuto immergermi in quella natura potente, di vento, pascoli e cieli striati, sapendo che ogni tanto una balena passava lì davanti, che oltre la collina c’era un menhir millenario e vicino alla spiaggia un pozzo sacro dell’epoca pagana… E poi la cordialità degli irlandesi, l’amicizia con gli altri artisti, e tante idee”

Amante della montagna e delle passeggiate nella natura, i temi dell’arte di Alessandra Chiappini sono legati alla contemplazione della natura e del paesaggio, considerato nella sua vastità e nel trascorrere del tempo. Da qui l’interesse per il carattere geologico dei profili montuosi, le stratificazioni, le fratture…
Ha individuato un supporto consunto ma consistente nei teloni da camion dismessi, spesso macchiati di ruggine, che taglia a strisce e appende alla parete con due semplici chiodi. Si trova a suo agio e non li ha più abbandonati. Le dimensioni sono abbastanza grandi e arrivano al metro per metro e mezzo o più. Per i titoli di solito guarda ai versi di Wallace Stevens, che è un poeta in cui si identifica tanto perché caratterizzato proprio dal senso di fusione panica con la natura, che è quello che l’artista cerca di esprimere.

Orari di apertura, ingresso libero
Da martedì a venerdì dalle 17 alle 19
Negli altri orari e sabato e domenica solo su appuntamento e-mail
oppure sms 348-5630381.

Pubblicato il 27 ottobre 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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