Nel salone monumentale di Palazzo Gotico a Piacenza si è svolta la prima delle due cerimonie conclusive della 19esima edizione del concorso letterario Giana Anguissola, quest’anno incentrato sul tema “Noi siamo futuro. Storie di ragazze e ragazzi che ce la fanno nonostante…”. Era presente il fisico e divulgatore Massimo Temporelli, intervenuto dopo i saluti istituzionali dell'assessore alla cultura Christian Fiazza.
I premiati
CATEGORIA PROSA
1° "Cuore dall'amore coronato" - Cristopher Bellisario, Liceo G. M. Colombini 4 SUA.
Per la capacità di rendere il dramma esistenziale della ricerca di senso e della propria identità e la difficoltà a integrare le parti contrastanti della propria interiorità. Per la potenza delle immagini e delle metafore utilizzate, di ispirazione letteraria ma rielaborate in chiave personale.
2° "Oltre la barriera" - Rebecca Bocchi, Liceo Gioia 1 linguistico D.
Per l’originalità narrativa del testo che, attraverso la scelta del genere distopico e un ritmo serrato, porta alla luce i valori umani per cui sempre vale la pena combattere: la libertà e la possibilità di scegliere.
3° "Davanti ai tuoi occhi" - Gabriele Cassano, Liceo Respighi 1 D.
Per la maturità di una narrazione che riflette sul significato della vita, con la capacità di guardare dall’alto l’esistenza umana nella sua complessità e nel suo insieme; per una costruzione narrativa coerente ed efficace nella sua circolarità.
Menzione speciale per la prosa: Jamina Rossi della 4° linguistico F Liceo Gioia, con il testo "Staccare i piedi da terra".
CATEGORIA POESIA
1° "Fiori tra le crepe" - Kelly Lin, Liceo Gioia 4 linguistico F.
Per l'intensità di un testo poetico che esprime con maturità e consapevolezza, attraverso efficaci metafore e immagini poetiche, la tensione umana e la positività di una battaglia, individuale e collettiva, tesa alla costruzione di un futuro possibile.
2° ex aequo "Tra ombre e luce" - Umberto Bologna, Liceo Respighi 1 D.
Per la forza di un testo poetico che sollecita la sensorialità attraverso immagini significative ed evocative, dando vita a una declinazione di futuro originale, poetica e suggestiva.
2° ex aequo "L'attesa del domani" - Giulia Morales, Liceo Respighi 1 S
Per l’essenzialità e l’incisività del linguaggio poetico utilizzato; per il ritmo, la leggerezza e luminosità delle immagini evocate, che alimentano un sentimento di vitalità e positività, che apre la prospettiva sui propri orizzonti.
3° "Vuoto" - Tommaso Albano, Liceo Respighi 1 A
Per la drammaticità e intensità dei versi, che ben interpretano il senso di angoscia e incertezza legata alla percezione di un futuro tanto inquietante quanto irraggiungibile.
CATEGORIA VIDEO
1° "Lontano da te" di Millione Caterina, Roman Atiencia Paolet, Olari Adelina, Malausa Mirna, Mehja Enisa e Zocco Regina, Liceo Artistico Bruno Cassinari 2 A
Per la creazione di un’atmosfera inquietante, attraverso la scelta di immagini angoscianti e la progressiva accelerazione del ritmo e della musica, che alimentano tensione e curiosità nello spettatore.
2° "Caro Guglielmo… una lettera dal futuro" di Michele Tizzoni, Lorenzo Passera, Gabriele Lupi, Alessandro Gualla, Alberto Fermi, Chiara Siena, Salvatore Leone, Davide Gavrilovici, Gabriel Frattola, Francesco Maloberti, Francesca Lucutar, Luka Dushanov, ISII Marconi 2 F
Video originale e ben costruito dal punto di vista della scelta delle immagini e del testo, presentato sotto forma di lettera a Guglielmo Marconi, cui è intestata la scuola degli autori, i quali reinterpretano la loro realtà ed esperienza attraverso gli occhi del grande scienziato, aprendo lo sguardo su un presente discutibile e un futuro immaginabile.
3° "L'onda, la storia non è un gioco" di Margot Marafetti, Paolo Milza, Francesco Faenza, Anna Maria Isabella Mangiameli, Rocco Lico e Maurizio Arzani, Liceo Statale G.M Colombini 3 ESF
Video che in poche ed efficaci immagini ricostruisce il clima della storia da cui trae ispirazione, evidenziando la pervasività di un movimento basato sulla forza, ma anche la possibilità da parte dei singoli di contrastarlo.
Nella foto, una delle classi premiate a Palazzo Gotico nell'ambito del concorso letterario Giana Anguissola.
“La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).
Conoscere l’altro
L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.
Le differenze tra le due religioni
Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.
Francesco Archilli
Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.
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