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Gyonata Bonvicini è il “respighiano” dell’anno

 Respighiano dellanno

Un tuffo nel grande mondo dell’arte internazionale con il “Respighiano dell’anno 2025”. L’associazione Amici del Liceo Scientifico Lorenzo Respighi ha deciso infatti di assegnare il riconoscimento a Gyonata Bonvicini, attualmente Senior Director della prestigiosa e internazionale Michael Werner Gallery Inc. con sedi a Berlino, New York, Londra. Una scelta inconsueta che viene spiegata così: “Dal 2008, quando è stato proclamato il primo Respighiano dell’anno, si sono alternati accademici, manager dell’industria e della finanza, imprenditori, ricercatori, medici, sostanzialmente professioni che nell’immaginario collettivo si configurano come i naturali sbocchi professionali di chi ha una formazione scientifica. E fra le decine di carriere notevoli degli alunni usciti dal Respighi è stato sempre facile individuare i più meritevoli. Quest’anno tra una rilevante carriera accademica e una prestigiosa carriera originale si è scelta quest’ultima a dimostrazione che nulla è scontato nella formazione del nostro liceo scientifico e che su quelle basi solide si può costruire con successo ogni propria passione”. Gyonata Bonvicini ha frequentato il Liceo Respighi dall’anno scolastico 1986/87 al 1990/91; della stessa maturità già Paola Bertola docente del Politecnico è stata Respighiana dell’anno nel 2020. Dopo la maturità Bonvicini ha frequentato l’Università di Parma ottenendo con lode la laurea magistrale in storia dell’arte con il professor Arturo Carlo Quintavalle; a seguire si è specializzato, sempre con lode, in Arte contemporanea con il professor Luciano Caramel; si è quindi aggiunto un dottorato di ricerca sempre in arte contemporanea.

Durante il corso della magistrale ha frequentato anche con un Erasmus, la Rheinische Friedrich Wihlelm Universität di Bonn, anticipazione di un futuro in Germania.Una volta conclusi gli studi accademici dopo alcuni anni passati lavorando a Parma tra Csac e Università, entra nel mondo delle Gallerie d’arte, dapprima a Milano e poi a Londra, per tornare a Berlino nel 2007 alla Galleria Nordenhake; è poi entrato nel mondo della Galleria Michael Werner dove è diventato dal 2016 senior director. In questi anni ha collaborato con organizzazioni artistiche pubbliche e private in Europa, è stato Project Manager e Direttore di Westlondonprojects e Project Manager di Artprojx, impegnato nell'avvio e nell'esecuzione di programmi espositivi e nella produzione di cataloghi e pubblicazioni; ha curato in modo indipendente numerose mostre e proiezioni. Come di consueto in previsione della cerimonia che il 16 maggio suggellerà in conferimento del titolo di “Respighiano dell’anno 2025”, Gyonata Bonvicini si è messo a disposizione degli studenti del Respighi; già nei giorni scorsi ha incontrato gli alunni della 4F, accompagnati dalla professoressa Angela Zilioli guidandoli nella visita alla Gam e della Triennale di Milano.

Pubblicato il 17 marzo 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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