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Giornate europee del patrimonio. Interessate quattro regioni nel nome di Colombano

2025 GEP immagine Articolo

Quest’anno le Giornate Europee del Patrimonio (GEP) organizzate nel quadro del “Progetto Peregrinus” dall’Associazione Culturale GreenButterflies (presidente Manuela Bertoncini) presentano due novità. 
La prima è frutto di una visione d’insieme che interessa 4 Regioni (Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna) e rappresentanti di Repubblica d’Irlanda e Irlanda del Nord che forniscono il tocco dell’internazionalità.  
La seconda è che queste GEP si svolgono “Sotto l’alto Patrocinio del Parlamento Europeo”, accordato dalla Presidente Roberta Metsola. “Patrimonio e Architettura” è il tema 2025 suggerito dall’Europa, declinato da GreenButterflies  in “Costruire la Pace: Dalle Architetture Fortificate ai Cammini e Progetti Europei” che ne svolgerà il programma dal 22 al 27 settembre. L’idea è fornire un collegamento più stretto tra Bobbio, custode  delle spoglie di San Colombano, i dintorni che ne tramandano la memoria e l’Irlanda. 
Da Bangor (Nord Irlanda ) partecipano le docenti Sharon Kayes, già di Columbanus College, e Emma Coulter di Academy School con alcuni suoi studenti; da Repubblica d’Irlanda le musiciste Catriona Grimes e Colette Delahunt.
L’iniziativa culturale si apre in Liguria, prosegue in Piemonte, ove verrà anticipato il ruolo dei nuovi Campus-Giovani in subentro ai già realizzati Campus-Estivi.
Poi sarà la giornata di Lombardia (Brescia). Grazie all’impegno delle insegnanti Paola Repetti, Silvia Candrina e Agnese Guzzoni liceali del Leonardo assisteranno alla Conferenza “Costruire la Pace” (lingua inglese) a cura di Bertoncini, Coulter, Kayes.

Mezzano, Vernasca, Vigoleno e il guado di Sigerico le tappe piacentine

Per gli ultimi giorni dedicati a Emilia-Romagna, incastri di precisione, forse anche salti mortali, ma soprattutto autentica passione, si sono resi necessari per riuscire a coinvolgere Mezzano Scotti, Bobbio, Vernasca, Vigoleno, Piacenza, Guado di Sigerico/Colombano.
I necessari spostamenti sono forniti e garantiti dal parà Diego Fresta, cui San Michele Arcangelo patrono dei paracadutisti non farà di certo mancare aiuto.
L’agreste borgo di Mezzano Scotti, costituitosi attorno al Monastero di San Paolo, fiorentissimo nell’alto Medioevo, gemello di quello matrice di Bobbio, propone una mostra delle varie edizioni delle GEP lì realizzate, aggiornate a quest’anno. Vi si terrà anche workshop (lingua inglese) tra docenti irlandesi (Emma Coulter e Sharon Kayes) e bobbiesi (Eugenia Ballerini, Erika Marzari), coordinatori dei propri allievi per guidare nel pomeriggio gli irlandesi alla scoperta della medievale Città di Bobbio. Il giorno dopo gli stessi insegnanti, daranno vita, insieme a Emma Coulter, nel quadro del progetto “Un Cammino per Due”, a attività didattiche da svolgersi in compartecipazione.
Nel contempo, Manuela e Sharon visiteranno invece le scuole di Vernasca, gemellate dallo scorso anno con quelle di Bangor a rinsaldo della collaborazione. Anche l’antica Pieve, dove nel 2011 si innescò l’idea di “Peregrinus”, sarà protagonista attraverso workshop in cui si prenderà coscienza del cammino da allora compiuto di disseminazione dell’eredità colombaniana tra le nuove generazioni attraverso didattica, musica, sport, ecologia, promozione del territorio, artigianato, gastronomia …
A Vigoleno sarà la musica di Catriona e Colette a trasmettere il messaggio di “gettare ponti oltre i muri”, fulcro di “Peregrinus”.
Nell’ultimo giorno italiani e irlandesi saranno in Cammino sulle mura di Piacenza, nell’anno in cui ricorrono i 500 anni di costruzione, grazie all’impegno di Pietro Chiappelloni, coordinatore di Fondazione Farnese, Italia Nostra, ASAPodv (associazione storica e archeologica piacentina). 
E, per finire, un passaggio al Guado di Sigerico/Colombano per incontrare lo “storico” traghettatore Danilo Parisi e presenziare alla benedizione della nuova Barca per pellegrini. 
A codeste GEP è affidata la composizione di una caleidoscopica rincuorante immagine di giovani cittadini europei che, ispirati dalla scintilla innescata da San Colombano più di 1400 anni fa, si fanno pellegrini di speranza di pace per vie di cielo, terra e acqua … del vicino Po. 

Luisa Follini

PROGRAMMA GEP  2025  “Progetto Peregrinus”

25 settembre 
ore 10.00
Mezzano Scotti (PC), via Caracciolo 6
MOSTRA - WORKSHOP "Progetto Peregrinus - costruire la Pace: dalle architetture fortificate ai cammini e progetti europei"

26 settembre 
ore 11.00 
Vernasca (PC)
VISITA alle scuole primarie e secondarie di I grado
WORKSHOP "Progetto Peregrinus, un Ponte tra Nazioni", Pieve di San Colombano
ore 21.00
Vigoleno (PC), Casa della Spiritualità
VIAGGIO IN MUSICA fra Italia ed Irlanda: "Gettare ponti oltre i muri"

27 settembre 
ore 14.00 
Piacenza
CAMMINO sulle Mura "Orizzonti non Confini" 
ore 16.30 
Guado di Sigerico/Colombano (Pc)
INCONTRO “Pellegrini sulle vie d’acqua”

Pubblicato il 23 settembre 2025

 

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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