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Successo al PalabancaEventi per l’Orlando Furioso

 I protagonisti dello spettacolo rispondono agli applausi del pubblico

È stato ancora una volta il teatro a chiudere l’intensa giornata piacentina del 35° Convegno del Coordinamento legali della Confedilizia. La Sala Corrado Sforza Fogliani del PalabancaEventi ha fatto da cornice al reading dedicato all’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e promosso dalla Banca di Piacenza in collaborazione con la Confederazione della proprietà immobiliare. In particolare, la compagnia Manni-Ossoli, ha portato in scena il canto X del poema cavalleresco: Ruggero e la liberazione di Angelica, con Mino Manni (regia e voce recitante, ha interpretato Orlando e gli altri cavalieri), Marta Ossoli (canto, voce narrante, ha interpretato l’ippogrifo e ideato gli splendidi costumi), Marta Rebecca nei panni di Angelica (e canto), Silvia Mangiarotti (violino, si è occupata anche degli arrangiamenti delle musiche, scelte da colonne sonore cinematografiche, tra cui Excalibur, Lo squalo e Superman), Francesca Ruffilli (violoncello).

Sullo sfondo della guerra tra saraceni e cristiani, al centro dello spettacolo la liberazione di Angelica (oggetto del desiderio di tutti i paladini di Francia, per la quale Orlando perde la testa, non corrisposto, facendo emergere le sue fragilità), incatenata a una roccia e tenuta prigioniera da un terribile mostro (un’orca). La salverà Ruggero, cavaliere in sella all’ippogrifo, innamorato di Bradamante ma sedotto dalla bellezza e dalla nudità di Angelica. Una volta salvata, Ruggero vorrebbe possederla ma deve togliersi l’armatura; operazione laboriosa, che dà tempo alla fanciulla di indossare un anello che la rende invisibile. Una scena divertente che dimostra la capacità dell’Ariosto di raccontare la complessità umana usando vari registri: dal comico al drammatico, dall’avventura al fantasy.

Al termine calorosi e convinti gli applausi del numeroso pubblico (tra i presenti: per la Banca di Piacenza il presidente Giuseppe Nenna, il vicepresidente Domenico Capra e il vicedirettore generale Pietro Boselli; per Confedilizia il presidente Giorgio Spaziani Testa e il segretario generale Alessandra Egidi) ai protagonisti del reading.

«Mi commuovo un po’ – ha detto Mino Manni ringraziando la Banca di Piacenza – se penso che in questa sala ho iniziato nel 2016 una meravigliosa collaborazione con Corrado Sforza Fogliani (omaggiato da un lungo applauso, presente la moglie Maria Antonietta De Micheli), di cui mi piace ricordare il suo amore per la cultura. Speriamo che la bellezza e l’arte ci possano salvare in questi momenti bui. I grandi autori ci insegnano la condivisione, l’umanità e la pace, nella quale tutti speriamo».

Nella foto, i protagonisti dello spettacolo.

Pubblicato il 23 settembre 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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