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E' morto mons. Pietro Casella prevosto di Sant'Eufemia

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E' morto mons. Pietro Casella dal 1978 prevosto di Sant'Eufemia.
Originario di Cogno San Savino, dove è nato il 1° giugno del 1930, è diventato sacerdote nel giugno 1955. Per quattro anni è stato curato nella parrocchia cittadina della Sacra Famiglia. Nel 1960 è diventato parroco a Spora, nel Comune di Bedonia.  Fino al 1993 ha ricoperto l’incarico di direttore dell’Opera diocesana Preservazione della Fede. Allievo del Collegio Alberoni, si laureò all'Università lateranense.
A mons. Casella, grande estimatore d'arte,  si devono gli importanti  lavori di restauro della Basilica di Sant'Eufemia e dell’annessa area ex conventuale che riportarono una delle chiese più antiche della città agli antichi splendori.
Negli anni novanta la basilica è stata meta di prestigiose personalità civili e religiose; tra queste si ricorda Mikhail Gorbaciov, che giunse a Piacenza quattro volte e in un’occasione fu accompagnato dalla moglie Raissa, che fece dono alla Statua della Madonna di Fatima di una corona.

I funerali si terranno venerdì 11 dicembre, alle ore 10.30 in Sant'Eufemia e saranno presieduti dal Vescovo mons. Adriano Cevolotto, mentre l’omelia sarà tenuta da mons. Gianni Ambrosio, Vescovo emerito.
Questa sera, giovedì 10, alle ore 20.30, sempre nella Basilica di s. Eufemia si terrà la veglia funebre.

Pubblicato il 9 dicembre 2020

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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