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San Colombano da Bobbio ispira l’Europa

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Bobbio ha vissuto, per la ricorrenza del suo patrono San Colombano, una giornata intensa di emozioni, di significative rimembranze (200 anni dalla ricostituzione della diocesi dopo la soppressione napoleonica del 1803, proclamata il giorno di San Colombano del 1817), di importanti eventi (inaugurazione dell’opera d’arte “L’Uomo della Pace” di Franco Scepi alla presenza del Nobel per la pace, nonché ex primo ministro dell’Irlanda del Nord, Lord David Trimble, del sindaco di Bobbio, del nostro Vescovo), di tradizioni (irrinunciabile l’apprezzatissimo pane di San Colombano), di attenzioni da parte di tanti fedeli e visitatori arrivati dal circondario, ma anche da terre lontane, Irlanda, Australia, Estremo Oriente.
Tra loro il Procuratore Generale dei Missionari di San Colombano che l’anno prossimo celebrano il centenario della loro fondazione.

La giornata ha preso l’avvio nel segno della caratura europea di Colombano, attraverso mons. Aldo Maggi che ha intrattenuto su “Colombano Padre dell’Europa”, omaggio al sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma. Schuman, in particolare, nel 1950, dichiarava: “San Colombano desiderò e realizzò l’unione spirituale tra le principali nazioni europee del suo tempo. Egli è il santo Patrono di tutti coloro che si prodigano per costruire un’Europa unita”.

Leggi l'articolo a pagina 23 dell’edizione di giovedì 30 novembre 2017

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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