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Il dono del Giubileo

Il dono del Giubileo

10gruppo

Esperienze dal pellegrinaggio diocesano a Roma

“Spero che di questo pellegrinaggio resti ai nostri fedeli la misericordia del Signore che passa attraverso l’incontro che abbiamo avuto con il Papa e spero che restino anche i due passaggi attraverso la Porta Santa di San Paolo e San Pietro. Cerchiamo di accogliere e mantenere in noi la grazia del Signore che ci rende capaci di essere segno della misericordia di Dio nei confronti dei nostri fratelli e delle nostre sorelle, nei diversi aspetti della nostra vita. Ricordiamoci sempre di essere operatori di misericordia”. È questo il desiderio del Vescovo al termine del pellegrinaggio diocesano a Roma nell’Anno Santo, che per felice coincidenza si è svolto nel terzo anniversario di pontificato di Francesco.

Ottocento i pellegrini di tutta la diocesi che hanno condiviso l’esperienza, partecipando all’udienza giubilare il 12 marzo e all’Angelus del 12 marzo. “Non credo che la misericordia sia da etichettare solo come un evento religioso, ma penso piuttosto che si manifesti nella vita di tutti e che ognuno di noi la possa sperimentare”, sottolinea Daniela Perotti, una delle pellegrine. Ha portato l’esempio del direttore del Sert, per cui lei lavora, che a breve seguirà a Roma un corso di formazione incentrato sulla compassione e dedicato alla riflessione sul dolore causato dai traumi e dalla morte: “La misericordia è anche questo - sottolinea ancora Daniela -: esserci per gli altri, sostenerli nel loro dolore, comprenderli e accettarli. Ma prima di tutto bisogna che ognuno di noi accetti se stesso per quello che è, riconosca i propri limiti e non se ne vergogni. Il più delle volte non siamo misericordiosi verso gli altri perché ancora prima non lo siamo verso di noi”. “Voglio vivere la misericordia giorno per giorno, con gioia e stupore, nelle piccole azioni quotidiane – è invece il desiderio di suor Elena Bongiovanni della Casa della Carità – imparando anche a capire le debolezze mie e degli altri”.

Leggi il servizio alle pagine 18 e 19 dell’edizione di venerdì 18 marzo 2016.

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