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Notizie Varie

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Interessante lezione di educazione finanziaria con Gabriele Pinosa

 

Crosta Pinosa copia

«Se le banche centrali non cambieranno la loro politica, si rischia di arrivare a un punto di non ritorno». A lanciare l’allarme è stato Gabriele Pinosa, presidente Go-Spa Consulting, protagonista a Palazzo Galli della Banca di Piacenza (Sala Panini, che non è bastata a contenere il numeroso pubblico, e Sala Verdi video collegata) di una lezione di Educazione finanziaria su “Tassi, moneta ed inflazione ad un punto di svolta. Come educare risparmiatori ed imprese al cambiamento”.
Il dott. Pinosa - introdotto da Mario Crosta, direttore generale dell’Istituto di credito di via Mazzini, promotore dell’incontro - ha posto l’accento sulla centralità della moneta, fin dalle sue origini (risalenti al VII secolo a.C.), come esercizio di sovranità e messo in guardia da un pericolo reale che sta correndo il sistema economico mondiale: «Lo sviluppo di tassi negativi causati dall’interventismo delle banche centrali, che hanno utilizzato il loro potere di signoraggio per stampare moneta slegandola dell’economia reale. Creare moneta dal nulla ha effetti collaterali che magari non si percepiscono subito, ma che sono latenti e pericolosi». Con questi soldi, per esempio, la Bce compra titoli del debito pubblico dei vari Paesi europei che, per effetto dei tassi bassi, si vedono ridurre notevolmente gli oneri finanziari sul debito stesso. Quello della Germania - ha esemplificato l’oratore - ha l’88 per cento del debito con interessi negativi: quindi non solo non paga interessi, ma riceve rimborsi. «La Bce - ha consigliato il dott. Pinosa - non dovrebbe occuparsi delle politiche fiscali dei Paesi Ue finanziandone il debito. Il grande obiettivo delle banche centrali, non raggiunto, era invece quello di rivitalizzare l’inflazione. Rammento che la deflazione è il nemico numero uno del sistema economico, perché la gente non consuma e gli imprenditori non investono».
Mario Draghi, il 12 settembre, ha riattivato queste misure espansive (che vanno sotto il nome di quantitative easing) con un investimento di 20 miliardi di euro al mese. L’unico limite della Bce è quello che non può detenere più di un terzo del debito pubblico di ogni singolo Paese. «Il quantitative easing - ha proseguito l’esperto di mercati finanziari - ha effetti negativi sugli investimenti, sempre più rischiosi. Non solo. Provocando tassi negativi, ha mandato in Paradiso i debitori e all’Inferno i creditori per effetto della repressione finanziaria, fenomeno che si ha quando i tassi reali sono negativi in quanto quelli nominali sono costantemente inferiori al tasso di inflazione. Il mondo va alla rovescia: chi presta denaro, deve pure pagare...». E il dott. Pinosa ha paventato il rischio di un punto di rottura dal quale sarà difficile tornare indietro: «Cosa può accadere? Le banche centrali sono davanti a un bivio, con due possibili scenari. Il primo: si prosegue con le politiche monetarie espansive alimentando la repressione finanziaria e acuendo lo scontro tra creditori (detentori di obbligazioni e fondi) e debitori del mondo (governi e aziende) con il rischio di perdita di credibilità delle banche centrali e di fuga dei capitali verso monete alternative (bitcoin e libra), con il ritorno del signoraggio privato». Il secondo: le banche centrali riducono gli stimoli monetari non convenzionali, i tassi reali tornano positivi e le condizioni creditore-debitore rientrano nell’alveo della normalità, con il rischio assunto che viene premiato, ma al prezzo di una difficile sostenibilità del debito pubblico».

Pubblicato il 21 ottobre 2019

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La donna italiana non ha mai perso la qualità di grande lavoratrice

Suffragette copia

«Quei pionieri che più hanno combattuto per l’affermazione del principio che l’emancipazione della donna rappresenta il progresso della società nel suo insieme, devono essere ricordati». Così la scrittrice piacentina Emilia Sarogni ha concluso il suo intervento alla presentazione dell’edizione aggiornata del suo saggio su “Il lungo cammino della donna italiana dal 1861 ai giorni nostri” (Spartaco editore), che si è tenuta in una affollata Sala Panini nell’ambito dell’Autunno culturale della Banca di Piacenza. Il vicedirettore generale Pietro Boselli ha portato i saluti dell’Istituto di credito, mentre la prof. Donatella Vignola - di recente nominata direttrice didattica della nuova scuola elementare Sant’Orsola - ha introdotto l’illustre ospite in rappresentanza dell’“Associazione Amici del Gioia”, che ha promosso l’appuntamento. La prof. Vignola ha definito Emilia Sarogni «una straordinaria piacentina, ambasciatrice della cultura italiana, autrice di numerosi pubblicazioni e prima donna a diventare direttrice del Senato». La scrittrice, nella stessa giornata, era stata premiata a Palazzo Farnese dal Comune, con la consegna di una targa da parte dell’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, in omaggio “al lustro che ha dato e che dà alla piacentinità”.
Tra i pionieri che hanno lottato per i diritti delle donne, Emilia Sarogni ha innanzitutto ricordato Salvatore Morelli, il primo in Italia ad occuparsene. Patriota pugliese, conobbe il carcere borbonico. Eletto nel Parlamento della giovane Italia unita, presentò il primo provvedimento per la parità dei diritti tra uomo e donna. La scrittrice ha quindi ripercorso le tappe del lungo e tribolato cammino che ha portato alla parità, individuando due momenti fondamentali: il 1919, con l’abolizione dell’autorizzazione maritale (le donne non potevano compiere nessun atto economico-giuridico senza il permesso del coniuge) grazie al parlamentare modenese Carlo Gallini; e il secondo dopoguerra, con il 1946 che vide il primo voto amministrativo per le donne e il primo voto politico con il referendum costituente del 2 giugno, una conquista arrivata dopo un estenuante e tormentato percorso pieno di contraddizioni. Altre date importanti per l’emancipazione femminile: il 1963 (ingresso in Magistratura), il 1975 (nuovo Diritto di famiglia), il 1996 (riforma della legge sulla violenza, che fino ad allora veniva considerata delitto contro la morale) e il periodo 2000-2018, con vari provvedimenti in favore della parità di genere (ingresso delle donne nei Cda delle società, unioni civili, divorzio breve, legge sullo stalking). «Non va mai dimenticato - ha sottolineato la dott. Sarogni - che durante questo lungo periodo la donna italiana non ha mai perso le sue grandi qualità: siamo considerate, fra le donne di tutti i continenti, quelle che lavorano di più, dentro e fuori la famiglia».
La presentazione del volume è stata impreziosita dalla lettura di alcuni brani del testo (sulle figure di Salvatore Morelli, Anna Maria Mozzoni, Carlo Gallini, Anna Kuliscioff, compagna del padre del socialismo Filippo Turati) da parte dell’avv. Salvatore Dattilo. Presenti in sala un gruppo di socie dell’Associazione “Amici del Gioia” vestite da suffragette.
In ricordo della serata, la Banca di Piacenza ha donato ad Emilia Sarogni una pubblicazione sulla Galleria Ricci Oddi.

Pubblicato il 18 ottobre 2019

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«Le ragioni del torto», incontri in Fondazione

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Quante volte ci è capitato in una disputa di non prestare ascolto alle ragioni di chi secondo noi aveva torto? Cambiare punto di vista è sempre stato fondamentale per crescere. La Fondazione di Piacenza e Vigevano ha in serbo quattro “discorsi”, in grado di porre l’accento sulla questione, come ha sottolineato il presidente Massimo Toscani.
«Siamo partiti da una riflessione partendo da una frase di Brecht che diceva: “Ci sediamo dalla parte del torto perché i posti della ragione sono sempre occupati”. Bisogna superare la logica delle cose come la conosciamo, evitando l’omologazione”. I quattro incontri avranno come ospiti Massimo Cacciari il 21 ottobre, mons. Vincenzo Paglia il 30, Massimo Fini il 12 novembre e Alessandro Barbero a concludere il 14 gennaio. Tutti gli appuntamenti sono previsti alle ore 18.
Gli incontri previsti sono soprattutto diretti ai giovani, come sottolinea Toscani. “Vogliamo invitare a pensare con la propria testa, lo dice lo stesso Pontefice, quando dice di uscire dalle righe. Bisogna essere un po’ sognatori, per staccarsi dalla logica dominante, come spesso hanno fatto i relatori stessi, ad esempio mons. Paglia ha riflettuto spesso sulla dignità della morte, o Massimo Fini con la disavventura della ragione”.

Pubblicato il 18 ottobre 2019

                                                                                                        Emanuele Maffi

LOCANDINAT

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Gragnano, si rinnova il Consiglio comunale dei ragazzi

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È stato rinnovato il Consiglio Comunale dei Ragazzi del Comune di Gragnano, con l’elezione del nuovo sindaco, Alessandro Morganti. Alla seduta consiliare erano presenti il sindaco Patrizia Calza, l’assessore Alessandra Tirelli e il consigliere comunale Matteo Provini, che ha fornito chiarimenti in merito agli interventi che i ragazzi considerano di massimo interesse. Si è parlato della realizzazione della nuova palestra e del nuovo Centro culturale. Per il primo, finanziato con fondi Bei, si sta concludendo la procedura di gara svolta da Centrale Unica di Committenza istituita presso la Provincia mentre per il secondo, che accede al bando regionale di Rigenerazione Urbana con un progetto sulla Via Francigena e il Cammino di San Colombano (in cordata con altri cinque Comuni) è già stato firmato l’accordo con la Regione e si sta attendendo il nulla osta del Ministero.
Particolare interesse i ragazzi hanno mostrato verso i temi ambientali sottolineando l’importanza della manutenzione di aree verdi e della piantumazione di nuovi alberi e coltivando il sogno di una piccola serra presso il centro scolastico da utilizzarsi per attività laboratoriali. Apprezzate le piste ciclabili che si vorrebbe collegassero anche le frazioni di Campremoldo Sotto e Campremoldo Sopra con il capoluogo. Attenti a ciò che accade loro intorno, i ragazzi hanno segnalato il comportamento scorretto di alcuni utenti del distributore pubblico dell’acqua che non prestano neppure attenzione agli inviti scritti al rispetto del corretto utilizzo posizionati sul manufatto. Gli amministratori hanno preso atto della richiesta di altri armadietti da porre nelle varie classi e, nel frattempo, hanno segnalato i recenti acquisti fatti per i vari ordini di scuola, compresa la biblioteca della Primaria, i copritermosifoni di sicurezza per la Materna e hanno annunciato novità per l’aula informativa delle elementari.
Il sindaco Calza ha colto l’occasione per spiegare agli amministratori in erba i meccanismi di finanziamento e funzionamento dell’ente comunale facendo anche una carrellata sui servizi svolti dall’Ufficio Servizi Sociali. L’assessore Tirelli e il sindaco Patrizia Calza rilevano “l’alto valore educativo dell’esperienza del Consiglio Comunale dei Ragazzi, quale strumento utile a favorirne la partecipazione e la cittadinanza attiva” e hanno espresso i più sentiti ringraziamenti alla professoressa Silvia Crucianti per la disponibilità e la collaborazione nel proseguire il progetto.

Pubblicato il 18 ottobre 2019

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Donati 3mila euro agli hospice di Piacenza e Borgonovo

Borgonovo Hospice2

“Sono iniziative di fraternità. Crediamo diano l’idea che la società non sia così ‘incattivita’ come a volte ci raccontiamo. E’ piena di persone attive, solidali come i volontari degli Hospice e come la creazione delle stesse strutture di cure palliative ci raccontano, questa parte del Paese va sostenuta con ogni mezzo. Speriamo che tutto il sistema sanitario sia all’altezza di questi volontari e di questi centri”. Alla voce “solidarietà e sindacato”, va iscritta l’iniziativa che lunedì 14 ottobre  la Camera del Lavoro Cgil di Piacenza e il sindacato pensionati Spi hanno portato a termine con due incontri con i volontari e le caposala degli Hospice di Piacenza (via Bubba) e Borgonovo (via Pianello).
Oggetto dell’incontro, la donazione da parte della Cgil di 3mila euro, ultimo atti di una serie di iniziative di beneficienza passate dal reparto di Ematologia dell’ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza e attraverso Progetto Vita (totale delle donazioni, frutto di iniziative benefiche e autotassazioni, 7mila 250 euro, ndc). Iniziative possibili anche grazie alla collaborazione con Agriturismo Boschi Celati in occasione, il 16 giugno scorso, della seconda edizione di Festa Insieme che ha visto ospite Maurizio Landini.
Erano presenti alla consegna degli assegni oltre a Ivo Bussacchini, segretario organizzativo Cgil Piacenza, Luigino Baldini segretario generale Spi Piacenza e Pino Genesi della Lega Spi Piacenza, anche i marciatori del Gruppo Alta Valnure a Piacenza che ha contribuito alla donazione. Presenti alle donazioni anche la coordinatrice infermieristica di Hospice Piacenza, Elena Bonetti, Giancarla Bonetti e Monica Patelli dell’associazione amici dell’Hospice di Borgonovo.
Circa 200 euro al giorno il costo per un posto letto in una struttura come gli hospice del territorio. Cifra che non sarebbe coperta dai soli sforzi del pubblico e anche per questo la Cgil “per difendere il bene-comune salute” e per “promuovere azioni di solidarietà” ha organizzato iniziative benefiche con l’obbiettivo di dare un aiuto concreto. Come nel caso di Borgonovo dove i fondi Cgil andranno ad aiutare l’apertura di due stanze-accoglienza per i parenti dei degenti. Obiettivo quest’anno raggiunto. “Con appuntamento al prossimo” garantiscono da via XXIV Maggio.

Pubblicato il 17 ottobre 2019

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