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«In coro per padre Gherardo», concerto il 13 in Santa Maria di Campagna

Locandina 2022

Martedì 13 dicembre alle 20.30 nella basilica di Santa Maria di Campagna a Piacenza si terrà la diciassettesima edizione del concerto “In coro per Padre Gherardo”. L’evento, organizzato dalla “Casa del Fanciullo”, vuole essere un momento per ricordare la figura di padre Gherardo nel giorno di Santa Lucia, giorno in cui nel 1948 il frate francescano ha fondato la Casa per aiutare i bambini in difficoltà nel secondo dopoguerra.
Il senso della serata è quello di ricordare la figura di Padre Gherardo e la sua eredità morale, di attenzione sempre e comunque rivolta ai bambini. In una città che vanta di essere riconosciuta dall’Unicef come attenta all’infanzia, il ricordo della vita e dell’esempio di Padre Gherardo deve essere un punto di riferimento e uno stimolo continuo.
Il concerto "In coro per Padre Gherardo” sarà un momento di condivisione e festa con la cittadinanza in preparazione del Santo Natale.

La serata presentata da Rita Nigrelli, vedrà esibirsi il coro di Voci Bianche Padre Gherardo, composto dai bambini delle classi terza, quarta e quinta, e il coro Piccoli Cantori di Padre Gherardo, formato dai bambini delle classi prima e seconda della Casa del Fanciullo, entrambi diretti dal M° Giorgia Maggi. Si esibirà inoltre il coro Tasti Neri diretto dal M° Caterina Granelli.
Durante la serata sarà anche consegnato un riconoscimento da parte della Casa del Fanciullo; questo vuole essere un modo per ricordare e sostenere l’impegno e i valori di chi, anche oggi, seguendo l’esempio di Padre Gherardo, dedica la propria esistenza all’infanzia affinché sia accolta, protetta, “curata”, amata e aiutata a crescere.
Il premio viene consegnato a persone singole e/o associazioni che si impegnano a offrire migliori e concrete opportunità di sviluppo fisico, morale e spirituale ai bambini per favorire la loro crescita.

Padre Gherardo Gubertini è stato di esempio per tanti e il suo spirito vive ancora nella nostra città attraverso la “sua” Casa del Fanciullo e attraverso l’opera di persone che lo hanno conosciuto. Il concerto di Natale, che ha preso avvio nel 2004, è diventato un appuntamento classico dei festeggiamenti di Santa Lucia, giorno in cui ricorre l’anniversario della fondazione della Casa del Fanciullo.
Oggi la struttura si compone di una scuola primaria paritaria, che accoglie circa 90 bambini, alcuni dei quali bisognosi di attenzioni particolari, perché provenienti da situazioni di disagio; di una comunità educativa residenziale e del centro socio educativo Tandem che segue i ragazzi delle scuole medie e superiori.

Pubblicato il 10 dicembre 2022

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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