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«Tutto fa spettacolo», serata di musica e divertimento al President

Tutto quanto fa spettacolo

Sabato 10 maggio al teatro President di Piacenza alle ore 21.00 si terrà una serata di divertimento e di musica d’autore dal titolo “Tutto quanto fa spettacolo” con lo sguardo, come sempre, rivolto alle iniziative di beneficenza promosse dal gruppo Lions club Piacenza il Farnese, dal Comic Club e dalla Famiglia Piasinteina.
ll ricavato della serata sarà infatti interamente devoluto al progetto "SPORT HABILITY" dell’AUSL, per sostenere l’inserimento di persone con disabilità in attività sportive non agonistiche.
Una serata interamente dedicata al divertimento affidata al corpo di ballo che, sulle note di un brano intramontabile di Liza Minnelli, vi farà rivivere l'atmosfera del cabaret più sfavillante. Entriamo poi nel vivo dello spettacolo con le scenette comiche: dal "cumenda" milanese alle prese con una moglie spendacciona e sbadata, al pilota d'aereo geloso della sua bella hostess un po' civettuola. Torniamo con i piedi per terra e vi facciamo rivivere l'atmosfera del teatro di Sanremo con la parodia musicale di un brano portato sul palco dell'Ariston nel 1995 da Gianni Morandi e Barbara Cola. In men che non si dica, la scena si sposterà in uno studio dentistico, dove un equivoco tra due pazienti darà vita ad una situazione davvero esilarante e divertente. Vi ritroverete poi sul palco della finale di Miss Italia, dove due inconsuete finaliste si daranno battaglia per aggiudicarsi la corona della più bella. Non mancheranno gli sketch comici con protagonisti i nostri amati alpini e poi un trio di pigri amigos messicani. Puntuali anche quest'anno, le parodie di musical intramontabili e un po' irriverenti, le coreografie di danza e le canzoni comiche, tanto apprezzate dal pubblico... e molto altro ancora (mica vi possiamo svelare tutto, eh?). Insomma uno spettacolo da ridere e da gustare dall’inizio alla fine! Lo show è adatto a tutte le fasce di età.
Posto unico non numerato € 13 – Prevendita City bar, via Manfredi 33 Piacenza, dal lunedì al sabato dalle ore 7 alle ore 19.

Nella foto: da sinistra in piedi, Paola Nicelli, Maurizio Massari, Marco Burzi, Giuliana Bertocci, Roberto Benassi; da sinistra seduti: Daniela Balordi, Francesca Farina, Massimo Rainieri, Graziano Arlenghi, Cristian Bugnola, Roberto Antenucci.

Pubblicato il 7 maggio 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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