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Ex chiesa delle Benedettine riaperta al pubblico. Successo per il concerto dell’Ensemble Vanvitelli

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Un pubblico numeroso e partecipe ha accolto nella serata di domenica7 settembre, con entusiasmo e grande apprezzamento, il concerto dedicato alle composizioni di Alessandro e Domenico Scarlatti che ha segnato la riapertura eccezionale della chiesa delle Benedettine. L’evento, inserito nella sezione FA_RE SPAZIO della 12ª edizione del Festival I Parchi della Musica, ha unito l’intensità dell’esecuzione musicale dell’Ensemble Vanvitelli alla suggestione di un luogo storico rimasto per decenni sconosciuto alla comunità, restituendolo per una sera alla vita culturale cittadina.

Prima dell’inizio della serata, introdotta dagli interventi della sindaca Katia Tarasconi e dell’assessore alla Cultura Christian Fiazza, i presenti hanno potuto apprezzare anche la presentazione curata dal FAI, che ha illustrato la storia e le peculiarità architettoniche di un edificio voluto da Ranuccio Farnese.
“È stata un’emozione – ha sottolineato la sindaca Katia Tarasconi – vedere questo spazio tornare a vivere, circondato dalla gioia di un pubblico così numeroso. Momenti come questi rafforzano il legame tra la città, la sua storia e la sua comunità. Questo è solo l’inizio: stiamo già lavorando a un progetto strutturato che porterà, con altre iniziative, a una vera e propria restituzione alla città di questo luogo magico”.

Concerto ex Chiesa Benedettine 012



La riapertura della chiesa si inserisce infatti nel quadro del Piano Città, siglato nel luglio 2024 tra Comune di Piacenza e Agenzia del Demanio, finalizzato alla valorizzazione di immobili pubblici in disuso e alla loro restituzione alla cittadinanza. Determinante, per consentire la piena riuscita della serata, è stato l’impegno del Politecnico di Milano che ha curato gli interventi di messa in sicurezza, rendendo possibile l’accesso al pubblico in condizioni di totale sicurezza. Un lavoro che testimonia la valenza del progetto come esempio concreto di collaborazione tra istituzioni, enti culturali e mondo accademico.
Il concerto, accolto da una sala gremita e da lunghi applausi, ha confermato non solo la qualità del Festival I Parchi della Musica, diretto da Francesca Rossi Del Monte, ma anche la capacità della musica e della cultura di restituire valore e significato a luoghi dimenticati, generando nuova consapevolezza e prospettive di futuro.

Il Comune di Piacenza rivolge un sentito ringraziamento all’Agenzia del Demanio, al Politecnico di Milano, al FAI, alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, a Confindustria Piacenza e a tutti i partner istituzionali e culturali che hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, rendendo possibile una serata che segna l’avvio di un percorso condiviso di valorizzazione e restituzione alla città di un bene tanto prezioso.

Nelle foto di Pagani, il concerto nell'ex chiesa delle Benedettine.

Pubblicato l'8 settembre 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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