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Messa di Gloria di Puccini in Cattedrale

gloria

Si rinnova la collaborazione tra diocesi di Piacenza-Bobbio e Fondazione Teatri di Piacenza, con l’emozione dell’ascolto di un capolavoro di musica sacra nel meraviglioso scenario della Cattedrale di Piacenza.
Venerdì 19 aprile alle 20.30 verrà eseguita la Messa di Gloria di Giacomo Puccini, in occasione del centenario della morte del compositore (1924 – 2024), affidata all’interpretazione della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza, con le voci soliste del tenore Oreste Cosimo e del baritono Federico Longhi. A dirigere la composizione sacra sarà la bacchetta di Jacopo Rivani.
Precederà la Messa, la nuova commissione in prima esecuzione assoluta “Si confonda con le stelle del cielo” per orchestra, del compositore e organista piacentino Federico Perotti. “Il pezzo vuole essere uno scorcio in un gioco di tensioni tra forze più grandi di noi: dove la mente fa fatica a percepire, forse la musica può far immaginare. – spiega il compositore - La scansione temporale di questo pezzo non è ordinata cronologicamente, proprio come accade al nostro sguardo nella Cattedrale. Il nostro occhio, procedendo nelle navate, vede in modo disordinato opere di secoli differenti che raccontano storie diverse tra loro, ma tutte racchiuse in un luogo di più tempi”.

Un'opera giovanile di Puccini

La Messa a quattro voci di Giacomo Puccini, meglio conosciuta come Messa di Gloria, è un’opera giovanile, che manifesta già tutta la grandezza futura del compositore. Composta nel 1880 per orchestra, tenore e baritono solisti e coro a quattro voci, fu presentata come saggio di diploma all’Istituto Musicale Pacini di Lucca. Tuttavia il Credo era già stato scritto ed eseguito nel 1878 e fu inizialmente concepito da Puccini come un lavoro autonomo. La composizione fu molto apprezzata per la bellezza della melodia, per la notevole struttura e per l'originalità. Puccini, che non pubblicò mai la partitura completa della Messa, riutilizzò i temi dell’Agnus Dei e del Kyrie rispettivamente in Manon Lescaut e in Edgar. Sebbene fosse stata ben accolta all'epoca, la Messa non fu più eseguita fino al 1952.
L’opera lascia intravedere quella forza drammatica che Puccini avrebbe manifestato nelle composizioni successive: melodie pastorali che evolvono verso climax travolgenti, fughe frenetiche, episodi solenni e trionfanti; la struttura riprende le cinque parti della Messa cattolica, Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus e Benedictus, Agnus Dei.

Informazioni

I biglietti per il concerto sono disponibili online sul sito www.teatripiacenza.it e presso la Biglietteria del Teatro Municipale di Piacenza.
 Il giorno del concerto sarà possibile acquistare i biglietti eventualmente ancora disponibili soltanto presso la Biglietteria del Teatro Municipale, dalle ore 10 alle ore 15 e dalle ore 18.30 alle 20.30
Per informazioni: tel. 0523 385720/385721 – .

Pubblicato il 16 aprile 2024

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Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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