Una voce nuova per il Parco del Trebbia: nasce «TrebbiaLab»
Il fiume Trebbia rappresenta una delle risorse più preziose del nostro territorio: un patrimonio naturale e paesaggistico che intreccia storia, agricoltura e comunità. Da questa consapevolezza nasce “TrebbiaLab”, un gruppo di lavoro indipendente promosso da Nicolò Sorrenti, consigliere di minoranza a Gossolengo, con l’obiettivo di raccogliere osservazioni, proposte e idee concrete da presentare alla Regione Emilia-Romagna in vista della futura legge quadro sui parchi naturali. Dai primi incontri con le associazioni locali è emersa con chiarezza la straordinaria potenzialità del Parco del Trebbia, oggi però limitata da diversi ostacoli. La gestione, ad esempio, è concentrata a Collecchio, sede dell’Ente Parchi del Ducato, mentre la sede piacentina rimane solo formale e non operativa. Questo alimenta nei cittadini un senso di distanza e frena il coinvolgimento diretto del territorio. Tra le criticità più segnalate vi è la presenza di numerose moto da cross nelle aree naturali, un fenomeno che disturba fauna e flora e compromette l’esperienza di chi cerca un contatto autentico con la natura.
A ciò si aggiungono cave, opere di regimazione, manufatti e cantieri che modificano l’alveo del fiume, creando nuove barriere e incidendo negativamente sulla fauna ittica. La diffusione di specie vegetali invasive, come la Robinia, riduce inoltre la biodiversità autoctona, colpendo in particolare erbacee e orchidee. Queste criticità non devono però essere vissute come un ostacolo, bensì come uno stimolo a immaginare soluzioni condivise.
Il Parco del Trebbia deve diventare un luogo più accessibile e vicino ai cittadini, con una presenza istituzionale effettiva, un programma di eventi e attività rivolti alle scuole e una rete stabile di collaborazione con agricoltori, apicoltori, associazioni e amministrazioni locali. In quest'ottica, l'iniziativa si propone di stimolare una partecipazione dal basso, capace di dare voce a cittadini, associazioni ed esperti, e di contribuire a rendere il Trebbia un patrimonio sempre più condiviso, vissuto e rispettato. Per questo l’invito è rivolto a tutti coloro che hanno a cuore il futuro del fiume: ogni contributo, piccolo o grande, può diventare parte di una visione comune. Chi desidera partecipare o condividere idee, può scrivere a e contribuire a costruire insieme il domani del Parco del Trebbia.
Pubblicato il 5 settembre 2025
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