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Notizie Varie

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Al via il dopo scuola gratuito a Trevozzo e Nibbiano

 

Dopo scuola Alta Val Tidone

È partito il 2 aprile nelle scuole primarie di Trevozzo e Nibbiano il servizio gratuito di dopo scuola attivato dal Comune di Alta Val Tidone grazie al finanziamento ottenuto nell’ambito del progetto Stami “L’appennino c’è e cammina insieme a noi”. Fino al 28 maggio, con ripresa dal mese di settembre, i bambini delle due scuole – attualmente 16 a Trevozzo e 29 a Nibbiano - potranno rimanere in orario pomeridiano (fino alle ore 16) per due giorni alla settimana (lunedì e mercoledì) all’interno dell’istituto, dove verranno seguiti nell’esecuzione dei compiti. Il servizio mensa (dalle 12.30 alle 13.30) e il servizio di traporto pubblico relativi al progetto sono gratuiti. E’ possibile aderire anche a uno solo dei due giorni (in questo caso il servizio di trasporto pubblico non viene erogato).

“È un’opportunità fondamentale per le famiglie di Alta Val Tidone – sottolinea il sindaco Franco Albertini – a cui grazie a questo servizio andiamo incontro nella sempre complicata conciliazione dei tempi casa-lavoro. Dopo la pausa estiva il progetto proseguirà fino a dicembre e, in base ai fondi e alle adesioni, puntiamo a confermarlo anche per il 2026. Come Amministrazione abbiamo sempre puntato ad implementare i servizi per le famiglie, rendendoli ove possibili gratuiti, in modo che si possa considerare sempre di più l’Alta Val Tidone come luogo ideale per costruire il proprio progetto di vita e riteniamo che anche questo servizio gratuito sia un passo in questa direzione”. Il progetto Iti-Stami - "L'Appennino c'è e cammina" è approvato con DGR. n. 1566/2024 e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna grazie al Fondo Sociale Europeo+. Per ogni informazione è possibile contattare il Comune di Alta Val Tidone (Antonella Croci – telefono 0523993712).

Pubblicato il 5 aprile 2025

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Maltempo, al via cantieri su strade, infrastrutture e corsi d’acqua

Lavori nei fiumi e nelle strade

Via libera a 110 nuovi interventi per completare e integrare i lavori di recupero, consolidamento e messa in sicurezza di strade, corsi d’acqua, versanti. La Regione ha approvato il secondo stralcio da 16,5 milioni di euro del Piano per interventi urgenti da realizzare nei territori danneggiati dalle intense precipitazioni che hanno colpito l’Emilia-Romagna tra il 23 ottobre e i primi giorni di novembre 2023. Le opere appena approvate rientrano dunque nella programmazione dei lavori necessari per risolvere le criticità causate dal maltempo che aveva interessato le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ravenna con allagamenti e dissesti, interruzioni della viabilità, danni alle arginature e a muri di contenimento, ponti e infrastrutture pubbliche. “Questo secondo stralcio completa e il Piano degli interventi urgenti per i danni dell’ondata di maltempo dell’autunno 2023, per il quale la Regione aveva immediatamente chiesto e ottenuto il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale- ha evidenziato la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini-. Con il nuovo pacchetto di lavori salgono a oltre 28 milioni di euro le risorse messe in campo dopo l’emergenza, 11,8 milioni di euro nel primo stralcio deliberato lo scorso anno, per circa 286 interventi complessivi. Prosegue così senza sosta il lavoro per rendere l'Emilia-Romagna più sicura e resiliente agli effetti prodotti dal cambiamento climatico”. Anche queste opere, già approvate dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, sono finanziate con le risorse assegnate dal Governo in seguito alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale, prorogata per tutto il 2025. Questa la programmazione nelle sei province: 12 interventi nel bolognese con un investimento di oltre un milione di euro; 8 nel modenese con un investimento di un milione e 210mila euro; 29 nel parmense per 5 milioni e 880mila euro; 35 nel piacentino per oltre 5,5 milioni di euro; 18 nel reggiano con un investimento di più di 2milioni e 700mila euro; 18 nel ravennate per un investimento di 266mila euro. Il piano di interventi, disponibile online, è stato predisposto dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in collaborazione con tutti i soggetti attuatori. Gli interventi dovranno essere affidati entro 90 giorni e completati nell’arco di 18 mesi.

GLI INTERVENTI NEL PIACENTINO

Nel comune di Bettola sono programmati tre interventi: sul torrente Perino i lavori di somma urgenza di recupero e integrazione delle opere di difesa idraulica danneggiate (90mila euro); la pulizia di tombinature e cunette in località Villanova (20mila euro); l’urgente ripristino di strada comunale, tombinature e cunette in località Padri (20mila euro). A Cerignale sono finanziati lavori sulla strada provinciale 52 di Cariseto per la realizzazione di un’opera di sostegno e la ricostruzione della sede stradale alla progressiva km 1+200 (250mila euro). Nel comune di Corte Brugnatella si lavora sul torrente Cordarezza nel tratto a monte della strada comunale per Roncoli per inalveare le acque fuoriuscite dalla sezione di deflusso a causa dell’ingente portata solida (30mila euro). Due interventi anche a Marsaglia dove si interviene per ripristino e integrazione delle opere idrauliche danneggiate, rimozione della vegetazione di ostacolo e ricalibratura del fiume Trebbia (400mila euro) e del torrente Cordarezza (350mila euro). A Farini sono previsti diversi interventi sui corsi d’acqua: in località Crocelobbia e Sassi Neri lavori di ripristino e integrazione delle opere idrauliche danneggiate e ricalibratura dell’alveo del torrente (280mila euro) oltre alla risistemazione della briglia di valle soggetta a sifonamento (80mila euro). In località Colla le opere riguardano il tratto dissestato della strada comunale Colla-Fra i Rivi (40mila euro) mentre in località Rio Ribà si realizza una difesa a protezione della tubazione adduttrice (140mila euro). In località Bolderoni è finanziato il recupero di opera di presa, tubazioni e serbatoio (75mila euro) e a Molinati quello dell’opera di presa della sorgente (60mila euro). Nel comune di Ferriere sono programmati numerosi interventi: nel capoluogo e in località Perotti si prevede il ripristino delle opere idrauliche danneggiate del torrente Nure (280mila euro). Lavori di integrazione delle opere idrauliche, rimozione della vegetazione di ostacolo e ricalibratura dei corsi d'acqua anche nel bacino del torrente Aveto (400mila euro) mentre sul torrente Grondana saranno recuperate le difese spondali a monte e a valle del ponte del Mercatello distrutte dalla piena (80mila euro). Sempre a Ferriere, tra la Strada statale 654 e viale Circonvallazione, sarà risistemato e messo in sicurezza il campo sportivo, punto di atterraggio dell'elisoccorso (150mila euro) e la strada comunale Ferriere-Boeri (260mila euro). In località Pomarolo è finanziata la messa in sicurezza del ponte sul rio Riccò oltre a interventi strutturali di sostegno della strada comunale (400mila euro). Tra località Curletti e Cattaragna è prevista la messa in sicurezza della strada comunale (460mila euro).

Nel territorio comunale sono previsti anche tre importanti interventi per la viabilità: la delocalizzazione della strada comunale Colla-Valle di Gambaro e la realizzazione della nuova strada (360mila euro); il ripristino della strada comunale Colla di Brugneto (110mila euro) e i lavori sulla carreggiata della strada comunale Noce di Brugneto (60mila euro). In località Selva saranno realizzate gabbionate di sostegno e la pulizia cunette e tombini (70mila euro) e in località Casa delle Sese il recupero dell’opera di presa e delle tubazioni delle sorgenti del Lardana (50mila euro). Infine, sulla Strada provinciale 586R di Val d'Aveto è in programma il secondo stralcio dei lavori per l’opera di protezione del corpo stradale. A Gropparello è urgente l’intervento per la viabilità della strada comunale Boveri-Grondesso (40mila euro). A Ottone sono finanziati gli interventi sulla strada comunale denominata via La Pà (30mila euro) e sulla provinciale 18 di Zerba dove è prevista una struttura di sostegno e la ricostruzione della sede stradale alla progressiva km 1+700 nel territorio comunale (200mila euro). A Capanne di Cosola sarà messo in sicurezza il corpo stradale (20mila euro).   A Pianello Val Tidone sono urgenti il ripristino della rete paramassi con disgaggio preventivo, la carreggiata stradale e la regimazione delle acque (60mila euro). A Piozzano si procede al ripristino di copertura, tubazioni e sistemazione della strada di accesso al serbatoio Battilana (36mila euro). A Ponte dell’Olio, in località Morelli, sono finanziati lavori sulla strada comunale 9 di Tollara e per la regimazione delle acque (35mila euro). A Rivergaro occorre pulire e sistemare l’alveo a protezione del pozzo Fontanamore (40mila euro). Infine, a Travo, verrà messa in sicurezza la sede stradale della strada comunale di Fellino, in località Castellaro (120mila euro).

Pubblicato il 5 aprile 2025

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«Stazione di posta» e Centro servizi: in via Bolzoni un nuovo punto di riferimento diurno per il contrasto alla povertà

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È stata inaugurata venerdì 4 aprile la “casa” di via Bolzoni 30 che accoglierà la “Stazione di posta” e il Centro servizi destinati a persone in situazioni di povertà e marginalità estrema. Vengono dunque spostati e implementati i servizi prima offerti in via Beati. È un progetto del Comune di Piacenza, realizzato operativamente dalla cooperativa Centro Sociale Giovanni XXIII e dalla Fondazione La Ricerca. L’edificio ospiterà un centro diurno completo di lavatrici, docce e uffici per consulenza, orientamento ai servizi sul territorio, aiuto nelle pratiche burocratiche e accompagnamento mirato a seguito di colloquio. Il servizio è supportato da una rete di realtà, fra cui l’Azienda sanitaria locale di Piacenza, la Caritas diocesana e lo Sportello migranti dell’Associazione Migrantes. Finanziato dal Pnrr, il servizio verrà poi trasferito in via Gaspare Landi al termine dei lavori nell’edificio di proprietà di Asp Città di Piacenza, previsto per giugno 2026.

Due servizi, uno al mattino e uno al pomeriggio

Sono due le realtà presenti nell’edificio di via Bolzoni: il Centro servizi, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30, che offre servizi di consulenza e orientamento ai servizi sul territorio, aiuto nelle pratiche burocratiche e accompagnamento mirato, e la Stazione di posta, aperta dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 17, con servizio doccia e lavanderia e, letteralmente, la possibilità di un “fermo posta”. All’inaugurazione era presente la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi, insieme all’assessora al welfare Nicoletta Corvi, il prefetto Paolo Ponta, la direttrice delle attività sociosanitarie dell’Ausl di Piacenza Eleonora Corsalini, l’amministratore unico di Asp Città di Piacenza Andrea Chiozza, il presidente della Fondazione La Ricerca Enrico Corti e i rappresentanti di tutte le realtà coinvolte nel servizio.

Le finalità

I servizi inaugurati il 4 aprile accoglieranno, si prevede, 300 persone fino a marzo 2026. L’obiettivo primario è rendere pienamente fruibile alle persone in condizioni di marginalità anche estrema presenti sul territorio il diritto all’iscrizione anagrafica per fruire dei servizi essenziali come l’accesso ai servizi socio-assistenziale. Il progetto mira a costruire, migliorare e mantenere nel tempo un complesso di strutture per raggiungere un sistema solido in grado di superare gli attuali approcci di tipo emergenziale per approcci strutturati affinché le persone in situazioni di grave marginalità possano avviare, attraverso i servizi e le consulenze offerti un percorso di inclusione sociale.

Corvi: “I numeri della povertà sono in aumento”

“L’intento – ha spiegato l’assessora Nicoletta Corvi – è quello di offrire prospettive di vita differenti alle persone che accogliamo. I destinatari della «stazione di posta» sono tutti coloro che non hanno un luogo dove far arrivare la posta, questo luogo vuole essere per loro un punto di riferimento. Questo servizio è in gestione a due soggetti, il Centro Servizi Giovanni XIII e la Fondazione La Ricerca, che collaborano con noi e con una pluralità di altri soggetti nell’intenzione di poter mettere al centro la persona e costruire attorno alla persona una polarità di risposte e di supporto necessari per creare maggiore benessere. È un centro diurno, per l’accoglienza notturna valgono i servizi già esistenti, che sono comunque collegati a questo. Purtroppo, i numeri della povertà sono decisamente in aumento, negli ultimi due anni abbiamo avuto un flusso di persone decisamente più significativo. Per cui, quello della marginalità è un tema importante”.

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“Una bussola verso il reinserimento sociale”

La responsabile dei due servizi è Natascia Cagnoli, operatrice della cooperativa Centro Servizi Giovanni XXIII. “Siamo in tutto sette operatori – spiega – che si turnano tra mattina e pomeriggio. Per ogni turno sono sempre presenti due operatori”. Stefania Bianchi, responsabile dell’Unità operativa Promozione dell'integrazione sociale del Comune di Piacenza, si augura che “chiunque possa trovare accoglienza come persona, nei suoi bisogni, e un accompagnamento da parte degli operatori. Vogliamo fornire una nuova bussola verso il reinserimento sociale, offrendo cure sanitaria se necessarie, e un accompagnamento verso il reintegro lavorativo e nei servizi”. Alla presentazione sono intervenuti anche Davide Folloni (Centro Sociale Giovanni XXIII) e Anita Barbieri (Fondazione La Ricerca).

Francesco Petronzio

Nelle foto, l'inaugurazione di “Stazione di posta” e un locale interno. (foto Del Papa)

Pubblicato il 4 aprile 2025

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Dazi, Squeri (Steriltom): «Rischi occupazioni e produttivi»

Dazi commento Squeri Steriltom

“I dazi aggiuntivi del 20% annunciati dall’amministrazione Trump per il pomodoro da industria rischiano di essere una mannaia che potrebbero metterci in ginocchio”. Lo dichiara Alessandro Squeri, direttore generale di Steriltom, società leader a livello Ue nella produzione di polpa di pomodoro per il settore Food Service e Industriale. “Gli Usa, per il nostro export, rappresentano un mercato di primo piano grazie al quale esportiamo italianità, eccellenza di prodotto e Made in Italy. Come Steriltom – aggiunge – siamo molto preoccupati e siamo convinti che sia necessaria una risposta univoca da parte dell’Europa che possa favorire un negoziato positivo che tuteli le nostre filiere e che disinneschi eventuali controdazi. Il rischio - prosegue Squeri - è che a pagarne il prezzo più alto siano i livelli occupazionali con evidenti ricadute anche su quelli produttivi”. “Come ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini – continua - è importante che la trattativa fra Ue e Usa sia ferma e prudente. In questo scenario di grande incertezza - conclude Squeri - auspichiamo che il Governo possa con visione e pragmatismo incidere positivamente sui tavoli negoziali europei favorendo una de-escalation tutelando l’Italia, l'export e i migliaia di posti di lavoro che rischiano di scomparire”.

Pubblicato il 4 aprile 2025

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