Si è tenuta nella sede di Assiprime in via Gorra la conferenza stampa di presentazione del nuovo Consiglio Direttivo dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Piacenza (Ugdcec). L’incontro ha ufficializzato la conferma alla presidenza di Fabio Maggi, eletto all’unanimità dall’assemblea per guidare l’unione nel triennio 2025-2027. Insieme a lui è stato rinnovato il vertice dell’associazione, con alcune riconferme e nuove nomine. Confermato anche Mattia Magnani nel ruolo di responsabile delle comunicazioni esterne, mentre entrano a far parte del direttivo Roberta Grazioli (vice presidente), Daniela Cristillo (segretaria), Maria Immacolata De Martino (tesoriera) e Margherita Ferrante (probiviro unico). All’evento hanno partecipato Francesco Brianzi, assessore alle Politiche Giovanili, Università e Ricerca del Comune di Piacenza, e il consigliere comunale Andrea Fossati, che hanno espresso il pieno sostegno dell’Amministrazione comunale all’attività del sindacato. Presente anche Fabrizio Samuelli, direttore della Confesercenti, a testimonianza della vicinanza del mondo associativo oltre al presidente di Assiprime Valentina Casoni sostenitrice dell’associazione. “Il nuovo mandato – ha dichiarato il presidente Fabio Maggi – sarà caratterizzato da una serie di progetti ambiziosi, pensati per rafforzare il ruolo dei giovani professionisti sul territorio. In particolare, vogliamo avviare una scuola professionale dedicata alla formazione del personale per studi professionali, rispondendo così a un bisogno concreto e sentito della categoria. Inoltre, lavoreremo su progetti legati all’intelligenza artificiale, affinché gli studi possano cogliere le opportunità offerte dalla tecnologia, e porteremo avanti un’attività propositiva nei confronti delle istituzioni, per promuovere iniziative a favore dei giovani commercialisti”.
“Sono onorata - ha aggiunto la vice Roberta Grazioli - di far parte di questo gruppo. La mia attenzione sarà rivolta in particolare al progetto Accademia promosso dall’Ungdec di cui faccio parte che rappresenta un’iniziativa strategica di straordinario valore, pensata per investire sul futuro della professione. Rivolto ai giovani dottori commercialisti under 32, questo percorso formativo di alto livello non solo mira a potenziare le competenze tecniche e relazionali dei partecipanti, ma intende anche avvicinarli concretamente al mondo dell’Unione e alle dinamiche delle associazioni di categoria”. “Mi impegnerò - ha dichiarato la segretaria Daniela Cristillo - affinché ogni iscritto possa sentirsi parte attiva di un’associazione dinamica e moderna. Il nostro obiettivo è chiaro: costruire una comunità professionale giovane, dinamica e preparata capace di affrontare le sfide del presente e contribuire con competenza allo sviluppo del nostro territorio”.
Maria Immacolata De Martino, nominata membro del direttivo e tesoriere, ha sottolineato l'importanza di rafforzare la collaborazione tra Ugdcec e Università, con l’obiettivo di avvicinare i giovani studenti alla professione del commercialista. Tra i progetti prioritari è stato evidenziato il ripristino del Corso Praticanti, in coordinamento con le altre unioni territoriali, per offrire una formazione pratica di qualità agli aspiranti professionisti. In qualità di tesoriere, De Martino ha inoltre espresso l’intento di consolidare i rapporti con gli sponsor per promuovere eventi a carattere formativo e professionale.
Mattia Magnani, confermato alle Comunicazioni Esterne, ha rilanciato con entusiasmo. “Continueremo a investire sulla visibilità e sulla comunicazione, facendo rete con altre realtà territoriali e professionali per promuovere la figura del giovane commercialista anche al di fuori dei contesti tecnici. Negli triennio passato, come unione abbiamo raggiunto risultati importanti in quanto: abbiamo aumentato significativamente il numero degli iscritti, abbiamo costruito solide collaborazioni con tutte le principali associazioni di categoria, creando un vero e proprio sistema di rete e ad ottobre 2024 abbiamo organizzato con successo il Congresso Nazionale dei giovani commercialisti, un evento che ha portato a Piacenza più di mille colleghi da tutta Italia, dando grande visibilità al nostro territorio e alla nostra realtà professionale. Per quanto riguarda i prossimi tre anni, l’impegno continuerà ad essere quello di rafforzare la presenza dell’Unione sul territorio e sui canali di comunicazione, con l’obiettivo di avvicinare sempre più giovani colleghi alla nostra Unione”. “Il mio ruolo – ha concluso Margherita Ferrante - sarà quello di garante della correttezza e del rispetto dei principi statutari, in un clima di confronto costruttivo e inclusivo». La partecipazione delle istituzioni comunali e dei rappresentanti delle associazioni di categoria ha confermato la crescente attenzione verso il lavoro svolto da UgdceC Piacenza. Un segnale importante che rafforza la sinergia tra giovani professionisti, politica e mondo produttivo locale”.
Le fondazioni non sono più dei “bancomat” ma lavorano su progettualità, in rete con istituzioni e altre realtà. Un “cambio di ruolo” che la Fondazione di Piacenza e Vigevano sta interpretando utilizzando il metodo dei bandi, lavorando sul tema dell’autonomia, cioè orientando risorse importanti a favore di soggetti che realizzano progetti sostenibili nel tempo, capaci di avere un impatto per cambiare in meglio la società. “AttivAzioni di futuro”, questo il titolo dell’evento con cui l’ente di via Sant’Eufemia ha salutato il primo mandato di Roberto Reggi da presidente e l’attività del consiglio generale, chiamato all’ultimo atto, il prossimo 22 aprile, cioè l’approvazione del Bilancio, prima di passare la mano al nuovo gruppo di 15 consiglieri, già eletti. Questi, il giorno successivo, eleggeranno il nuovo presidente. Reggi, con molte probabilità, sarà riconfermato.
Venticinque milioni in quattro anni
L’evento conclusivo del mandato, che si è tenuto lunedì 14 aprile a Xnl, è servito a restituire alla comunità piacentina il bilancio degli ultimi quattro anni. Un bilancio “positivo”, afferma con convinzione il presidente Reggi, che annuncia di aver “applicato la regola d’oro per chi fa l’amministratore di una fondazione: conservare il patrimonio. Noi l’abbiamo accresciuto”. E infatti il patrimonio netto della Fondazione di Piacenza e Vigevano è passato, nel quadriennio, da 374,6 milioni a 386,5 milioni. È cambiata la “logica” delle erogazioni: i 25,4 milioni di euro di risorse messe a disposizione dalla Fondazione sono diventati 30 grazie al contributo di altri attori del territorio che hanno sposato gli obiettivi dell’ente di via Sant’Eufemia. Sono 1.200 i progetti realizzati nei quattro anni, molti dei quali – come la YouthBank, Energia in Comune e il nuovo bando per le Comunità energetiche – un’assoluta novità.
I “volti” della collaborazione
Nel salone di Xnl c’erano i rappresentanti delle realtà che collaborano con la Fondazione, dai Comuni all’Università Cattolica, dal Politecnico di Milano alla Fondazione La Ricerca, dall’Azienda sanitaria alla diocesi di Piacenza-Bobbio. E poi il mondo della cooperazione sociale, le associazioni culturali, la Caritas e le forze dell’ordine. Presenti i sindaci di Piacenza, Katia Tarasconi, Vernasca, Gian Luigi Molinari, Morfasso, Paolo Calestani, Travo, Roberta Valla, e la vicesindaco facente funzioni di Vigevano, Marzia Segù. In prima fila anche il vescovo di Vigevano, mons. Maurizio Gervasoni. La Regione Emilia-Romagna era rappresentata dal consigliere Luca Quintavalla (Pd), presidente della commissione Politiche economiche. Durante l’incontro, alcuni “progetti bandiera” finanziati nel corso del quadriennio sono stati illustrati da Alessandra Tibollo di Kairòs (Vola Jonathan, realizzato insieme a una rete di cooperative e istituzioni), Manuela Barbieri di Unicoop (Restare in rete, realizzato insieme ad Auroradomus e Coopselios), Paolo Calestani, sindaco di Morfasso (Giardino sensoriale e Soggiorno Santa Franca), e infine Aicha Moudani e Edoardo Montenet che hanno spiegato il progetto YouthBank. In apertura, si è esibita l’Orchestra CinqueQuarti. L’incontro si è concluso con un brindisi solidale.
Reggi: “Progetti che contribuiscono a migliorare una comunità”
“Abbiamo avviato questo incontro sulle note delle ragazze e dei ragazzi di CinqueQuarti, l’ensemble di giovanissimi artisti che si è costituito grazie ai laboratori didattici che abbiamo sostenuto con il bando “Dalla classe all’orchestra” – ha sottolineato il presidente Reggi –. È un esempio di come i progetti riescano a crescere e ampliarsi, contribuendo a migliorare una comunità. La governance con cui ho avuto l’onore di condividere questi quattro anni ha cercato di sostenere al meglio il welfare, la didattica innovativa, la ricerca e la cultura, consapevoli di quanto un ente come il nostro possa contribuire a fare la differenza sul territorio. I miei personali ringraziamenti vanno alla squadra del Consiglio d’Amministrazione, al Consiglio Generale, alle Commissioni e all’intero staff. Sono certo che la Fondazione continuerà a “creare comunità” anche nelle sfide che impone il futuro, che ora è tutto da costruire”.
Azzone: “Quello dei Neet è il problema più grave della nostra società”
Ospite dell’evento del 14 aprile il presidente di Acri, l’associazione che raggruppa 86 Fondazioni e Casse di Risparmio italiane, Giovanni Azzone, a sua volta presidente della Fondazione Cariplo. “Amministriamo beni che le nostre comunità hanno messo da parte – ha detto – affinché diano frutto alle comunità stesse, rendendole più forti. Il nostro compito è creare sviluppo attraverso risorse e valore condiviso, così che queste risorse vadano a impattare sulla comunità. Esistono bisogni talmente grandi che nessuno può affrontare da solo: un esempio sono i Neet, che considero il problema più grave della nostra società. Una società che invecchia non può permettersi di perdere un numero di giovani che non studia e non lavora. Per combattere il fenomeno bisogna innanzitutto identificarli, poi ingaggiarli e formarli per renderli compatibili con un mondo del lavoro in continuo cambiamento e infine offrire loro opportunità. Per portare a termine tutti questi passaggi serve una rete: il mondo della scuola per identificarli, il terzo settore per ingaggiarli, la pubblica amministrazione per formarli e le imprese per inserirli nel mondo del lavoro”. Una fondazione, secondo Azzone, deve essere come un mediatore culturale. “Per gestire il patrimonio servono competenze professionali, conoscenza della comunità, credibilità e coordinamento tra fondazioni, perché siamo tutti parte di una stessa grande comunità. Le istituzioni vanno avanti a prescindere dalle persone, ma vivono sulle spalle di chi si impegna”.
Francesco Petronzio
Nelle foto: in alto, Roberto Reggi e Giovanni Azzone; sopra, il Consiglio generale uscente.
Il ruolo delle Fondazioni
L’incontro era organizzato anche per ragionare insieme sulle sfide che attendono le fondazioni bancarie e, in generale, istituzioni, enti e realtà impegnate nel supporto delle comunità. “Le Fondazioni di origine bancaria erogano ogni anno un po’ più di un miliardo di euro, circa tre quarti del Terzo Settore è finanziato da una Fondazione - ha sottolineato Giovanni Azzone nel corso del suo intervento -. È una grande responsabilità, per chi nei diversi ruoli si trova a dover scegliere i progetti che arrivano e non può sostenerli tutti, per forza di cose. Noi dobbiamo aiutare a creare sviluppo e valore condiviso, e fare in modo che le risorse vadano a intervenire sulle disuguaglianze”. Qual è il ruolo delle fondazioni? Secondo il presidente Azzone, il primo è avere competenze professionali, poi una conoscenza della comunità, ma anche la credibilità. “Da presidente di Acri – ha concluso – aggiungo il coordinamento tra fondazioni. Attraverso progetti di sistema, nazionali, ma anche lo scambio reciproco di esperienze, buone prassi e competenze tra enti”.
La situazione patrimoniale
Al termine di questo mandato, la situazione patrimoniale della Fondazione di Piacenza e Vigevano appare estremamente positiva. Nel 2024 Il patrimonio netto è passato dai 374,6 milioni del 2021 ai 386,541 milioni. Il rendimento lordo degli investimenti è salito al 4,74% (4,19% quattro anni prima). Inoltre, grazie all’incremento del valore di mercato del portafoglio finanziario (400 milioni di euro) – incremento pari a circa il 5% nel 2024 – si è consolidato ulteriormente il valore reale del patrimonio della Fondazione. I valori positivi sono la conseguenza di una politica di investimento accurata. Tra i punti chiave, la predisposizione di un’asset allocation strategica: un documento guida che, a partire dagli obiettivi della Fondazione, stabilisce come distribuire il patrimonio tra le diverse tipologie di investimento, tenendo conto del portafoglio nel suo insieme e dei possibili scenari futuri. Parallelamente, come risposta tattica all’improvviso aumento dei tassi d’interesse, la Fondazione ha aumentato gradualmente gli investimenti “illiquidi”, fondi di Private Equity e Private Debt con rendimenti più elevati e maggiore stabilità. Altro fattore determinante: sono state identificate e smobilizzate risorse che erano ferme e poco produttive, reinvestendole in portafogli obbligazionari selezionati con attenzione.
I numeri delle erogazioni
Le erogazioni sul territorio, da risorse proprie, nel corso del mandato sono state pari a 25,4 milioni di euro: una cifra che negli anni ha avuto un progressivo aumento, passando dai 4,86 milioni del 2021 ai 7,68 milioni del 2024. Con queste risorse si sono potuti realizzare a Piacenza e a Vigevano circa 1200 progetti, il cui valore complessivo è pari a circa 100 milioni di euro: si parla di un “effetto leva” di circa 3,9 punti. Da segnalare anche il coinvolgimento di partner istituzionali, che ha consentito di convogliare in questi anni circa 4,5 milioni di euro su obiettivi comuni, portando le risorse per il territorio a 30 milioni di euro. Un focus particolare meritano i bandi, avviati per la prima volta nel 2022: da allora ne sono stati promossi 17, compreso l’ultimissimo Bando CerS per lo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili e solidali, avviato solo alcuni giorni fa. Grazie ai 14 Bandi già conclusi è stato fornito supporto a 124 progetti, prevalentemente in ambito welfare, ricerca e educazione.
I tanti progetti
Nel corso dell’incontro a XNL hanno preso la parola, per testimoniare la loro esperienza, anche alcuni protagonisti dei progetti sostenuti in questi quattro anni. Una piccola selezione rappresentativa di quelli che sono stati i temi cruciali: il welfare all’insegna dell’inclusione promosso dal Bando Autonomie, testimoniato da Alessandra Tibollo, vicepresidente Kairòs e pedagogista, in rappresentanza di una grande rete (Kairos, Casa del Fanciullo, Le Nuvole, L’Ippogrifo, Protezione della Giovane, Dalla parte dei bambini, CIPM Emilia, Winner mestieri, Comune di Piacenza, Asp città di Piacenza) con il progetto “Vola Jonathan” per neo-maggiorenni che hanno vissuto nelle case protette. A seguire Manuela Barbieri, direttrice tecnica della cooperativa sociale Unicoop per il progetto "Restare in Rete" (sostenuto dal Bando Anziani) che con Unicoop, Auroradomus e Coopselios ha coinvolto quarantadue comuni della provincia di Piacenza per una risposta integrata e coordinata ai bisogni degli anziani in termini di assistenza domiciliare. Paolo Calestani, sindaco di Morfasso, ha fatto il punto di alcuni progetti pensati per sostenere i territori di montagna, come il Giardino Sensoriale al centro Filoss, e il servizio infermieristico destinato alla struttura per anziani “Soggiorno Santa Franca”. Infine, focus sul tema delle nuove generazioni con il modello YouthBank che unisce filantropia, imprenditorialità e protagonismo giovanile e che è stato raccontato dai suoi rappresentanti, Aicha Moudani e Edoardo Montenet.
(Ufficio Stampa Fondazione di Piacenza e Vigevano)
I Cavaliere e Dame dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio – Delegazione di Piacenza, in occasione della Pasqua, si sono ritrovati nella sede piacentina della Caritas per allestire più di cento borse (con il logo dell’Ordine) contenenti prodotti alimentari di vario genere. I sacchi con le derrate alimentari verranno consegnati, per il tramite della Caritas, a famiglie in grave difficoltà economica. Il Delegato vicario Pietro Coppelli è intervenuto ricordando come da anni l’Ordine Costantiniano, sia a livello locale sia nazionale, con una sempre maggiore attenzione ad aspetti di elevato impatto sociale, svolge svariate attività, tra le quali quella della raccolta di generi alimentari. Il Direttore della Caritas diocesana, Diacono Mario Idda, accompagnato dal dottor Franco Zuccone, consigliere Caritas, ha ringraziato l’Ordine Costantiniano per la bellissima iniziativa di solidarietà messa in campo. Idda ha colto l’occasione per ricordare anche tutte le altre attività che i Cavaliere dell’Ordine hanno svolto a beneficio del contesto sociale piacentino. Il Priore vicario don Stefano Antonelli ha benedetto le borse ed ha presieduto la messa nella vicina chiesa Immacolata di Lourdes. Al termine il Delegato Vicario ha ringraziato i numerosi Confratelli che si sono impegnati nell’allestimento delle borse alimentari ed ha portato i saluti del Delegato dell’Emilia Romagna Conte Gian Luca Mattioli Belmonte Cima, esprimendo voti augurali di una serena Pasqua.
Il Consiglio di amministrazione della Banca di Piacenza - riunitosi nella tarda serata di sabato, al termine dell’Assemblea che ha approvato il miglior Bilancio di sempre con un utile netto di 34,5 milioni, in crescita del 15% - ha confermato Giuseppe Nenna nella carica di presidente ed ha esercitato la facoltà, prevista dallo Statuto, di nominare l’amministratore delegato, chiamando a tale carica Angelo Antoniazzi, ferma restando la coincidenza - statutariamente prevista - di detta figura con quella di direttore generale, ruolo che Antoniazzi continuerà a svolgere. Tale scelta è volta ad assicurare sempre maggior organicità alla gestione aziendale attraverso un sempre più stretto raccordo tra l’Organo di amministrazione e le strutture operative della Banca.
Angelo Antoniazzi aveva assunto la direzione generale dell’Istituto di credito di via Mazzini nel 2020. In banca fin da giovanissimo, il nuovo a.d. della Banca di Piacenzaha debuttato al Banco AmbrosianoVeneto per poi passare al Banco Desio, dove nel tempo ha assunto importanti incarichi inbanche territoriali nonché in società dalle stesse partecipate. Banco Desio (una banca con più di2.500 dipendenti e 250 sportelli circa, in 10 regioni) di cui era poi diventato direttore generale.
Come già riferito, l’Assemblea aveva eletto i consiglieri proposti dal Consiglio di amministrazione: Angelo Antoniazzi, Giuseppe Nenna e Antonio Rebecchi e pure eletto alla carica di presidente del Collegio sindacale Maria Luisa Maini, quali sindaci effettivi Cristina Fenudi e Cristiano Guidotti e quali sindaci supplenti Claudio Carpanini e Valentina Visconti.
Il Comune di Gragnano e i sindacati confederali e i pensionati hanno recentemente sottoscritto un nuovo patto sociale. Il corposo documento mette in evidenza le molteplici attività svolte dall’Ente per sostenere i più fragili: dai bambini, agli anziani, ai disabili, alle famiglie in difficoltà Dall’incontro è emerso fortemente il problema dell’abitare. Si sa già che in tutto il Distretto e quindi anche a Gragnano non tutti gli aventi diritto potranno usufruire del contributo. Le risorse regionali a disposizione sono troppo esigue rispetto alle richieste e mancano risorse nazionali. Problema che la stessa sindaca ha segnalato quale priorità all’assessore regionale Giovanni Paglia, intervenuto nei giorni scorsi a Piacenza.
ANZIANI
Il paese vede una alta percentuale di ultrasessantacinquenni pari a 23,7% dei 4762 residenti. Proprio gli anziani sono destinatari di molteplici interventi: dalla assistenza domiciliare e dimissioni protette che hanno interessato 39 persone, all’accompagnamento sociale che ha riguardato n. 41 utenti. A ciò si aggiungono i Servizi Pronto spesa e Pronto Farmaco e Il pasto caldo a domicilio, anche nei giorni festivi, che è stato invece assicurato a 23 utenti: 15 anziani e 8 disabili e adulti fragili.
CENTRO DIURNO ASSISTENZIALE
L’accreditamento prevede 15 posti contrattualizzati e nel 2024 tutti i posti sono stati coperti cosicché il Comune non ha dovuto integrare la quota a supporto della gestione, grazie alla fattiva collaborazione del Servizio Assistenza Anziani. Ben 23 anziani hanno usufruito del Servizio. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi, il Centro di Aggregazione, i bambini del Catechismo hanno coinvolto gli ospiti in giochi di carte, manicure per signore, briscole per signori, gelato insieme, karaoke in collaborazione con il Coro di Casaliggio, memory e giochi di società, tombolate, interviste.
CUP
Sempre molto apprezzato è risultato il Servizio Cup ospitato nell’edificio ove è ubicato il Centro Diurno Anziani e dove un Operatore è presente tre mattine alla settimana. Nel 2024 si sono registrati 2405 accessi. Sono poi proseguiti la consegna dei referti ematici ogni lunedì, l’adesione alla campagna screening colon retto e 105 utenti soli/anziani sono stati supportati nella riconferma del medico curante Gregoriano.
DISABILI
Purtroppo il Comune di Gragnano registra la presenza di n. 25 disabili adulti in struttura (centri diurni e centri residenziali), il più alto numero fra i Comuni del distretto di Ponente. Questo preoccupa soprattutto per quanto riguarda l’integrazione alla retta visto il recente cambiamento normativo circa il calcolo Isee che risulta assai sfavorevole ai Comuni. Nel 2024, sempre all’interno del contratto di servizio con Asp Azalea, si sono registrati 15 inserimenti lavorativi di disabili e sono stati collocati 4 disabili in centri diurni e 4 in centri residenziali.
GIOVANI
L’infanzia e l’adolescenza sono stati oggetto di particolare attenzione con il proseguimento del progetto youngercard, volto a favorire l’avvio al volontariato e la collaborazione con le diverse associazioni presenti nel paese, che ha coinvolto 162 giovani, e le numerose attività del Centro di aggregazione Giovanile “Quasi C’entro” finalizzate a favorire la socialità e alla lotta al ritiro sociale. Particolarmente significativo è stato il Progetto “AI per tutti: introduzione alla tecnologia che cambia il mondo” sul tema del coinvolgimento dei giovani nell’uso consapevole dei social network e sulle opportunità e sui rischi dell’intelligenza artificiale. Il progetto ha usufruito di un finanziamento regionale di 30.000 euro e si è concluso con la partecipazione del noto pedagogista e medico Alberto Pellai.
PROGETTO BENESSERE IN COMUNE
Attraverso un finanziamento ministeriale di 25.938,48 euro e di 12.969,24 euro di cofinanziamento comunale si è favorito l’inserimento di minori in condizioni di disagio economico ai Grest, sostenuto il costo delle assistenti all’handicap di 5 minori disabili ai centri estivi, inseriti 17minori al doposcuola della Primaria e inseriti 50 ragazzi nel progetto “tra il dire e il fare” consistenti in laboratori pomeridiani e attività di tutoraggio presso la scuola secondaria.
LOTTA ALLA DENATALITÀ
Il sindaco Patrizia Calza ha evidenziato come l’azione amministrativa sia stata fortemente indirizzata al sostegno alle famiglie e alla genitorialità “allo scopo di dare un significativo contributo, nei limiti delle possibilità di un piccolo comune, alla lotta alla denatalità”. Sono da leggersi in questa ottica gli interventi a favore dei servizi educativi per la prima infanzia. I Nidi di Infanzia presenti sul territorio gragnanese sono due e sono convenzionati per 30 posti riservati, compresi anche la fascia lattanti. Nell'anno 2024 a carico del Bilancio Comunale sono stati spesi 65.746,85 euro a favore di bambini su posto convenzionato. Non vi è lista di attesa. Si è aderito al progetto Regionale Conciliazione Tempi di Vita e di Lavoro e sono state ammesse a contributo ben 49 bambini per complessivi 11.415,70 euro. Si è poi ricordato come il Comune di Gragnano abbia predisposto e partecipato ai bandi Regionali per le politiche giovanili come comune capofila dell’Unione Bassa val Trebbia Val Luretta. Nel corso dell’anno è poi proseguita l’attività di raccolta e distribuzione di generi alimentari e abbigliamento a famiglie in situazione di necessità socio-economica, anche in collaborazione con Servizio Tutela Minori di Asp azalea: 24 i nuclei familiari aiutati. Tutto ciò grazie anche la importante collaborazione di Parrocchia San Michele Arcangelo, Mcl-Agea, Rotary Val Tidone, Associazione W. Bottigelli, Proloco, Coltivatori Diretti, Anspi Gragnanino, Sterilitom, Crai, Coop Alleanza e privati cittadini.
ENERGIE IN COMUNE E LIBROTERAPIA
Meritano poi una segnalazione particolare due progetti. Il primo è il progetto “Energie in Comune” grazie al quale 27 nuclei familiari hanno beneficiato del pagamento di bollette gas/luce per complessivi 5.688,36 euro a fronte di un contributo comunale di 3.500 euro. Esiste ancora un residuo di 1.234 euro da utilizzare nel 2025. L’altro è il progetto sperimentale di Libroterapia, unico nel suo genere, con cui 7 anziane hanno avuto l’opportunità di partecipare a sei momenti di confronto e aiuto reciproco coordinati dalla Dott.ssa Giorgia Maggi. È infine costante il lavoro di rete della Responsabile del Servizio Sociale con i Servizi sanitari specialistici per la presa in carico integrata degli utenti per realizzare progetti integrati individualizzati, con spesa condivisa tra Comune/Fondo Non Autosufficienza/Psichiatria, in particolare in merito alle rette di ricovero delle strutture residenziali.
VIOLENZA CONTRO LE DONNE
È opportuno segnalare che purtroppo la comunità gragnanese ha visto diversi episodi di tale forma di violenza. Il Comune è stato l’unico in tutto il Distretto ad essere ammesso al finanziamento per 9.380.32 euro a favore di tre donne ex codice rosso rientrate sul territorio comunale. Grazie poi alla ricerca di collaborazioni da parte del Comune, dalla Fondazione Emiliano Romagnola per le vittime di reati sono state aiutate 5 donne con codice rosso, di cui per 1 si sono ottenuti 7.800 per coprire integralmente il costo della retta della struttura e per le altre 3 donne e mamme è stato erogato un contributo complessivo di 22.000 euro.
IMPEGNI PER IL 2025
Tutti confermati gli impegni del 2024 anche per l’anno successivo, con un occhio di riguardo sia per il Servizio di assistenza Domiciliare per anziani e disabili non autosufficienti e per anziani ed adulti fragili, a seguito dell’aumento delle richieste di accesso al Servizio sia per i progetti di “sostegno ai familiari” che assistono al proprio domicilio anziani con demenza. Si conferma infine l’impegno a mantenere come negli anni precedenti sia il Fondo Comunale per la Non Autosufficienza pari ad 1 euro per abitante, sia il contributo di 1 euro per abitante a sostegno dell'Hospice di Borgonovo. L’Amministrazione ha poi voluto evidenziare che per l’assistenza scolastica ai bambini con handicap, il Comune ha stanziato 79.616 euro nell’anno 2024. Il totale della spesa sociale, al netto del personale dedicato, è pari a 651.665,71 euro pari al 19,16% del totale della spesa corrente.
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