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Notizie Varie

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Il film «Red Land (Rosso Istria)» al Farnese per non dimenticare le foibe

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Giovedì 13 febbraio, alle 21, nella Cappella Ducale di Palazzo Farnese a Piacenza, nell’ambito delle iniziative dedicate al Giorno del Ricordo sarà proiettato il film “Red Land (Rosso Istria)” di Maximiliano Hernando Bruno.
L'ingresso gratuito.

La pellicola (2018) ripercorre la tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, raccontando i giorni immediatamente successivi all’armistizio dell’8 settembre 1943 e l’inizio delle feroci persecuzioni contro la popolazione di Istria, Dalmazia e Venezia Giulia da parte delle milizie del regime comunista jugoslavo di Tito.
Il film è stato realizzato anche in collaborazione con Rai Cinema e con l’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Nel cast, tra gli altri, anche Franco Nero e Geraldine Chaplin.

“Questa serata vuol essere un’occasione di approfondimento su una pagina buia della storia del nostro Paese – afferma l’assessore alla Cultura di Piacenza Jonathan Papamarenghi –, su cui solo in anni recenti sono maturati, da parte delle istituzioni e della società civile, l'esigenza e il dovere morale di fare luce sulla tragica verità dei fatti, rendendo giustizia a migliaia di vittime innocenti e alle loro famiglie".
"La forza espressiva del cinema – prosegue l’Assessore – può essere un mezzo di grande impatto per aiutarci a conoscere la storia e a riflettere sugli insegnamenti del passato, coinvolgendo un ampio pubblico, in particolar modo i giovani, nel ribadire con forza il rifiuto delle ideologie totalitarie e l’impegno concreto per la democrazia, le libertà e il pluralismo”.

Pubblicato l'11 febbraio 2020

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I pendolari emiliano-romagnoli che usano il treno ogni giorno sono 215mila

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Cresce la mobilità su ferro: agli italiani il treno piace e dove si investe il successo è garantito, da Nord a Sud, dall’alta velocità alle linee metropolitane. Per i pendolari c’è una buona notizia, sono in arrivo nuovi treni, ma al Meridione e per chi sta fuori dalla rete veloce i problemi rimangono rilevanti. Ad aumentare sono, infatti, anche le differenze tra le Regioni e le diversi parti del Paese e la dotazione di trasporto su ferro delle aree urbane rimane rilevantissima rispetto all’Europa e una delle cause dello smog che attanaglia le città italiane. È ciò che emerge da “Pendolaria 2019”, il rapporto annuale di Legambiente sul traporto ferroviario in Italia presentato questa mattina a Palermo, per fare il punto su che cosa si muove e che cosa no sulla rete, in termini di soldi, convogli e persone, e approfondire i risultati prodotti dagli investimenti. Pendolaria, dal 2008, racconta numeri e storie, buone pratiche e denunce da parte dei comitati pendolari che vengono raccolte durante l’anno e sono consultabili sul sito www.pendolaria.it.
Dati incoraggianti per l’Emilia Romagna, dove il numero di passeggeri al giorno su ferrovie locali e regionali ha visto un incremento del 88,6% dal 2011 al 2018. Una aumento che dimostra come il treno sia considerato una valida alternativa all’auto e che quindi diventa ancora più importante aumentare gli investimenti nel settore, anche alla luce dei dati allarmanti sulla qualità dell’aria nella nostra regione. Come si può leggere nel grafico seguente (elaborazione Legambiente su dati Arpae), infatti, nel solo mese di gennaio 2020 tutti i capoluoghi emiliano-romagnoli hanno collezionato un numero considerevole di giornate in cui i livelli di PM10 consentiti sono stati superati. Su tutte emergono Ferrara e Piacenza con 23 e 21 sforamenti.
“I trasporti sono l’unico settore che in Italia ha visto crescere le emissioni dal 1990 ad oggi – dichiara Legambiente - dobbiamo scegliere di accelerare il cambiamento della mobilità con politiche più incisive. Il cambiamento della mobilità è imprescindibile per conseguire gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 fissati dall’Unione europea al 2030 e al 2050 in cui si dovrà aver raggiunto la totale decarbonizzazione. Anche in Emilia Romagna gli obiettivi climatici del Piano regionale sono ancora lontani dall’essere raggiunti sul versante trasporti. Andrebbero dunque rivisti i troppi progetti su nuove strade ancora previsti dalle amministrazioni, locali e regionale”.
I viaggiatori su treno ogni giorno in Regione Emilia-Romagna sono saliti a 215mila ed una buona parte si dirige o attraversa il nodo bolognese, ma molto di più si deve fare per spostare in treno quelli che usano l’automobile. Secondo i dati Istat infatti tutti i pendolari della sola area metropolitana bolognese raggiungono le 190mila unità ed è proprio la mancanza di linee dedicate al trasporto locale, nonostante le attivazioni di numerose stazioni negli ultimi anni, che determina i maggiori disagi per i pendolari che orbitano attorno a Bologna con treni molto spesso in ritardo.

Pubblicato l'11 febbraio 2020

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Unione Valnure-Valchero e Alta Valnure, attività della Polizia Locale in crescita

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Per il patrono San Sebastiano anche la Polizia Locale delle Unioni Valnure-Valchero e Alta Valnure hanno fatto un bilancio dell’attività svolta nel corso del 2019.
Sono quindici gli agenti guidati dal comandante Paolo Giovannini nei due territori, quelli dei comuni di Podenzano, Vigolzone, San Giorgio, Carpaneto e Gropparello (Valnure e Valchero) e Pontedellolio, Bettola, Farini e Ferriere (Alta Valnure). Nei passati dodici mesi gli agenti sono stati in servizio   il 7 per cento in più rispetto al 2018. 
La polizia amministrativa ha dedicato 2183 ore su mercati, fiere e manifestazioni, controllando 127 persone. 
La Polizia Locale dialoga anche con i gruppi di controllo di vicinato, che sono ben 103 in tutto questo territorio (31 solo a Carpaneto e 22 a Vigolzone).
Il comandante della Polizia Locale Paolo Giovannini ha invitato tutta la comunità per analizzare i dati nella sala consiliare di Podenzano. Erano presenti anche il questore Pietro Ostuni e il viceprefetto vicario Attilio Ubaldi. Per alcune specifiche attività nel corso del 2019 sono stati premiati anche alcuni agenti: l’agente scelto Alberto Barzan, l’assistente Filippo Sassi, l’ispettore Massimo Molinari, l’ispettore Mauro Tramontin, l’ispettore Giovanni Bricchi, il sovraintendente Vittorio Dall’O’, il sovraintendente Mauro Segalini. Durante l’incontro sono stati premiati anche i “cavalieri della strada” di Valnure e Valchero, persone che si sono distringe per l’impegno a favore della comunità: Giorgio Risoli (Gropparello), Mario Tagliaferri e Luigi Rapaccioli (Carpaneto), Duilio Rubini (San Giorgio), Elvira Giuseppina Stella (Podenzano), Giorgio Villa (Vigolzone), Armando Marlieri (Pontedellolio), Aurelio Carini (Bettola), Luigi Guglielmetti di Farini (premio alla memoria, lo ha ritirato il figlio Miro), Angelo Cassinari (Ferriere). Il Comune di Podenzano ha voluto premiare anche il comando dei vigili del fuoco di Piacenza. Ha ritirato il riconoscimento il dirigente e ingegner Paolo Baldini, ufficiale del comando piacentino. Riconoscimenti anche per le pubbliche assistenze Carpaneto soccorso, Valvezzero, Croce Rossa di Podenzano, Pa Valnure, Pa San Giorgio. Premiati anche il gruppo Vega di Protezione Civile dell’Unione, l’associazione di guardie zoofile “Fare Ambiente” e l’associazione dei cacciatori di Sariano di Gropparello.

Pubblicato il 10 febbraio 2020

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«Cardiologie Aperte», visite gratuite a Castel San Giovanni

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Visite gratuite all'ambulatorio di Cardiologia dell'Ospedale di Castel San Giovanni il 13 e 14 febbraio in occasione di "Cardiologie Aperte", l'iniziativa promossa dalla Fondazione per il tuo Cuore per la sensibilizzazione e prevenzione dei rischi per la salute cardiovascolare.
Dalle ore 9 alle 12 e dalle 14 alle 15 verrà effettuato gratuitamente un elettrocardiogramma, la misurazione della pressione arteriosa e la valutazione dei fattori di rischio cardiovascolare con distribuzione di materiale informativo.
Chi vorrà partecipare potrà chiamare da lunedi 10 febbraio dalle 9 alle 12 al 0523.880319 (fino ad esaurimento posti).

L'iniziativa coinvolge oltre 170 Cardiologie distribuite su tutto il territorio nazionale: realizzeranno attività per la popolazione, tra cui momenti di incontro tra esperti cardiologi e cittadini, visite e consulenze in prevenzione primaria e secondaria.

Pubblicato il 10 febbraio 2020

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Un viaggio tra le grandi mostre tra Parma, Capitale Italiana della Cultura, Piacenza e Reggio Emilia

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Febbraio è un mese di grande arte in Emilia.
A Palazzo Dalla Rosa Prati di Parma, fino al 26 aprile  imperdibile l’esperienza immersiva nell’arte del genio olandese con la mostra “Vincent Van Gogh Multimedia & Friends”, prodotta dalla Navigare. Tra le sale del palazzo, i ritratti e gli autoritratti, le nature morte e i paesaggi del pittore prendono vita, lasciandosi ammirare in modo inedito, grazie a supporti multimediali di altissima qualità. Un percorso coinvolgente che conduce in una stanza segreta, dove scoprire opere degli illustri amici di Van Gogh: capolavori di Monet, Degas, Renoir, provenienti da collezioni private, che aiutano a definire un contesto artistico unico e febbrile, popolato da importanti protagonisti dell’Impressionismo e del Post-Impressionismo.

A Piacenza, nel nuovo centro culturale multidisciplinare dedicato all’arte contemporanea, XNL Piacenza contemporaneo, si possono ammirare fino al 24 maggio  le oltre 150 opere della mostra “La rivoluzione siamo noi. Collezionismo italiano contemporaneo”. Foto, dipinti, sculture, video e installazioni, provenienti da importanti collezioni italiane, indagano la trasversalità e l’innovazione di stili e tendenze di artisti contemporanei tra i quali: Piero Manzoni, Maurizio Cattelan, Marina Abramović, Tomás Saraceno, Andy Warhol, Bill Viola, Dan Flavin, William Kentridge. L’esposizione, curata da Alberto Fiz, valorizza il collezionismo privato nelle differenti componenti, a partire dagli anni ’60. Le opere dialogano con la raccolta del collezionista piacentino Giuseppe Ricci Oddi, presso la Galleria d'Arte Moderna a lui intitolata, che costituisce un fondamentale modello di riferimento.
Fino all’8 marzo, a Palazzo Magnani di Reggio Emilia, si compie un originalissimo viaggio attraverso i secoli con la mostra “What a Wonderful World. La lunga storia dell'Ornamento tra arte e natura”. Seguendo lo scorrere del tempo, dall’età romana ai giorni nostri, si comprende quanto decorazione e ornamento siano legati indissolubilmente alla nostra vita. In esposizione, le opere di autori come Albrecht Dürer, Leonardo da Vinci, Giovan Battista Piranesi, William Morris, Koloman Moser, Maurits Cornelis Escher, Pablo Picasso, Henri Matisse, Giacomo Balla, Andy Warhol, Keith Haring, Peter Halley, Shirin Neshat.

Pubblicato il 10 febbraio 2020

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