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Il questore Guglielmino già all’opera

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Appare fiducioso e sicuro Filippo Guglielmino, il nuovo questore insediatosi negli uffici di viale Malta dopo il saluto istituzionale al sindaco a al presidente della Provincia Patrizia Barbieri. La pandemia da Covid-19 e la crisi che sta seguendo portano nuovi problemi in città, che Guglielmino dichiara di voler affrontare con “flessibilità ed equilibrio”. “In questo momento delicato - ha detto incontrando la stampa in video collegamento - vogliamo tenere d’occhio due categorie di persone: da un lato, la parte più giovane della città, che potrebbe rischiare di vanificare gli effetti della quarantena con una movida e una vita sociale troppo «esuberante»; dall’altro, alcune categorie professionali che, più o meno orientate politicamente, poterebbero esprimere insoddisfazione per le conseguenze della crisi in atto. Vedo che già il Comune e la Provincia si stanno muovendo in questa direzione e stanno preparando iniziative per gestire questi fenomeni”.


Da Lecco a Piacenza
Guglielmino ha prestato servizio come questore per tre anni a Lecco prima di arrivare a Piacenza, e ora sta prendendo contatto con la realtà del nostro territorio. “Questa è una provincia al centro della Pianura Padana - ha detto -, operosa e laboriosa, che ha permesso di sviluppare un contesto complesso: il tessuto lavorativo del territorio genera una popolazione molto varia con una presenza consistente di extra comunitari, che incide sull’ordine pubblico e sociale”. Per quanto riguarda la gestione della criminalità il nuovo questore, che è subentrato a Pietro Ostuni, chiamato a Roma per ricoprire il ruolo di direttore della segreteria del dipartimento di pubblica sicurezza analisi programmi e documentazione, ha chiari i settori da tenere sotto controllo.


Lo spaccio di stupefacenti e i crimini economici
“Con il lock down - ha dichiarato - la flessione dei reati predatori è stata evidente, ma adesso ci aspettiamo una recrudescenza di reati dettati da problemi economici. In generale abbiamo intenzione di soffermarci su due fenomeni: lo spaccio di stupefacenti, che possiamo definire un fenomeno sociale, in quanto risponde alla legge della domanda e dell’offerta. In particolare notiamo che in questo caso abbiamo una divisione etnica tra compratori italiani da una parte e spacciatori in prevalenza stranieri dall’altra. Il secondo fenomeno è quello dei crimini di natura economica che, come ho detto, dobbiamo aspettarci in questo tempo di crisi. In particolare mi riferisco al rischio di infiltrazioni di criminalità organizzata nella gestione dei fondi da erogare a sostegno di attività economiche in difficoltà, o al rischio di fenomeni di usura nel finanziamento di imprese in crisi”.
Il nuovo questore ha anche annunciato l’arrivo del nuovo dirigente della mobile, Michele Saglio, dalla provincia di Lodi.

Pubblicato l'8 giugno 2020

Alberto Gabbiani

Ascolta l'audio   

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