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Oltre mille visitatori nel weekend d’inaugurazione della mostra che celebra il bicentenario di Giovanni Fattori

03 INAUG FATTORI iluciano borsotti reggi tarasconi salvetti rafanelli

 

Dopo una participata preview che si è svolta venerdì sera a XNL Piacenza e nel cortile della Galleria Ricci Oddi, la mostra Giovanni Fattori 1825-1908. Il genio dei Macchiaioli, a cura di Fernando Mazzocca, Elisabetta Matteucci e Giorgio Marini, ha aperto al pubblico sabato e domenica, registrando un continuo via vai di visitatori. Molti i piacentini, ma anche turisti provenienti soprattutto da Milano, Roma, Bergamo, Como, Pavia, come rilevato dall’Ufficio del Turismo di Piacenza, per un totale di oltre mille ingressi.

Un bellissimo inizio per un’operazione fortemente voluta da Rete Cultura Piacenza, ha sottolineato il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi durante l’inaugurazione di venerdì, quando il taglio del nastro (ideale) dell’anno delle celebrazioni del bicentenario della nascita di Fattori è stato condiviso dalle istituzioni piacentine e da quelle di Livorno (città natale di Giovanni Fattori), rappresentate dal presidente di Fondazione Livorno Luciano Borsotti, dal sindaco Luca Salvetti e dalla sua assessora alla Cultura Angela Rafanelli.

«È un onore per Piacenza essere la ‘primogenita’ in queste celebrazioni – ha sottolineato la sindaca di Piacenza KatiaTarasconi -, aprendo un percorso che proseguirà a settembre nella città natale del genio dei macchiaioli e che, ce lo auguriamo, farà del bene a tutti noi. Alle persone innanzitutto, perché l’arte e la cultura ci aiutano a migliorarci, e poi ai territori, come volano importante di promozione turistica».

«La dimensione collettiva di questa iniziativa è l’aspetto di cui andiamo più orgogliosi – ha sottolineato il presidente Reggi -. In questa partita, la nostra rete istituzionale dedicata alla cultura ha superato i confini della Regione ed è arrivata fino a Livorno. Se la mostra che vedrete è così ricca (oltre 170 opere, di cui 100 dipinti e 70 disegni e incisioni, più la sezione di fotografie contemporanee di Elger Esser sul tema del paesaggio) lo dobbiamo allo spirito generoso e di collaborazione della Fondazione Livorno, omologo toscano del nostro ente, e del Comune di Livorno. Da soli, non smetterò mai di ripeterlo, siamo tutti più deboli. Per sviluppare grandi progetti, lo spirito di squadra è fondamentale».

All’inaugurazione sono quindi intervenuti gli altri rappresentanti locali, a cominciare da Massimo Toscani, presidente della vicina Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, che in collaborazione con la grande esposizione su Fattori presenta una bella sezione con una ventina di opere di artisti del Novecento che hanno raccolto l’eredità del pittore toscano (Da Ghiglia a Morandi. Ripensare Fattori nel Novecento, a cura di Barbara Cinelli e Lucia Pini) e che si può visitare con lo stesso biglietto della mostra in XNL. A seguire, Filippo Cella per la Camera di Commercio dell’Emilia e il vicedirettore Pietro Boselli, per la Banca di Piacenza, i curatori e infine Maura Picciau, direttrice dell’istituto Centrale della Grafica di Roma, grazie al quale in mostra vengono esposti anche disegni e acqueforti inedite che testimoniano l’evoluzione stilistica dell’artista e il suo impatto sulla grafica italiana del Novecento.

Al termine dell’inaugurazione, a cura del vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli, che ha coordinato tutta l’operazione fin dal principio, una lunga lista di ringraziamenti: alle istituzioni, ai curatori, agli staff della Fondazione, di XNL, del Comune e dello Iat, ma anche a Dario Cimorelli e il suo staff, l’editore che ha prodotto l’esposizione e seguito i lavori.

GIORNI E ORARI DI APERTURA

La mostra è aperta al pubblico da martedì a venerdì, dalle ore 10 alle 19, sabato, domenica e tutti i festivi dalle 10 alle 20. Per informazioni e prenotazioni, è attivo anche un Contact center tutti i giorni dalle ore 10 alle 17, che risponde al numero +39 329 5617174 e all’indirizzo e-mail . Le informazioni sono disponibili anche sul sito xnlpiacenza.it e i biglietti acquistabili in loco e su Vivaticket.

Promossa da Rete Cultura Piacenza, che comprende Fondazione di Piacenza e Vigevano, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio dell’Emilia e Diocesi di Piacenza-Bobbio, la mostra Giovanni Fattori 1825-1908. Il genio dei Macchiaioli è prodotta da Dario Cimorelli Editore e realizzata con il sostegno della Banca di Piacenza, in collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica, la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, l’Istituto Matteucci, il Comune di Livorno e la Fondazione Livorno.

Nella foto, l'inaugurazione della mostra dedicata al Fattori.

Pubblicato il 1°aprile 2025

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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