Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Al Municipale va in scena «Cosa non si può dire» per la regìa di La Ricerca

locandina spettacolo intitolato Non si puo dire

L’autocensura dettata dalla paura di essere giudicati e di conseguenza messi da parte, isolati, sarà al centro di uno spettacolo di teatro-verità - titolo “Cosa non si può dire” - in calendario al Municipale di Piacenza per la sera di domenica 23 novembre, e voluto da Fondazione La Ricerca, e nello specifico, Casa Don Venturini (la struttura che alla Pellegrina ospita persone in hiv-aids), in collaborazione con il Comune di Piacenza, per affrontare un tema che farà forse discutere e, si spera, anche riflettere: l’autocensura dettata da “quel tenere nascoste le cose che fanno paura, come un dolore, una malattia…”.

Otto attori porteranno in scena le storie vere e i sentimenti vissuti da chi si è sempre sentito ai margini perché in un certo senso si vergognava di se stesso proprio per colpa della propria malattia, nello specifico una malattia contagiosa e stigmatizzata come l’aids. Ispiratrice della pièce (teatrale a tutti gli effetti e con momenti di danza e canto) la comunità che accoglie persone in hiv-aids con un vissuto di forti fragilità: “Vogliamo portare in scena ciò che siamo e ciò che abbiamo da dire, creare un dialogo aperto con il territorio”. I testi sono curati dagli operatori La Ricerca che quotidianamente vivono in questo contesto di cura e resilienza - Gian Pazzi (che è anche scrittore) e Chiara Gavardi – per la regia di Francesca Pergoli Campanelli, coreografie di Progetto Danza Piacenza (per i momenti di balletto) con brani cantati dal Coro InCanto Libero diretto da Cristian Bugnola e sound-design di Giacomo Carini. Tra gli attori – Francisco, Giorgio Tosi, Roberto Antenucci, Monica Zanon, Manuela Chiappini e Clarissa Corradi – è annunciata anche l’amichevole partecipazione dell’attore e conduttore radiofonico Giorgio Ginex.

Sotto il titolo (“Cosa non si può dire”) viene specificato che si tratta di “un’altra storia”, perché lo spettacolo prosegue, ma distinguendosi, i contenuti dei podcast prodotti dalla Pellegrina (voce narrante proprio quella suadente di Ginex) che hanno tenuto compagnia ai frequentatori social dal dicembre scorso con un ciclo di appuntamenti mensili che si concluderanno a fine anno sempre con l’intenzione di fare informazione e prevenzione contro paure e tabù. “Raccontare storie di persone, senza che sia la sieropositività a definirle era uno dei nostri obiettivi. I primi feedback ricevuti ci fanno capire che ancora qualcosa possa e debba essere fatto per rompere certi tabù, combattere i pregiudizi, per mettere parola su argomenti scomodi, ma non per questo poco importanti o superati”.

E’ partita intanto la prevendita biglietti per lo spettacolo al Municipale presso la biglietteria di via Verdi 41: martedì, mercoledì giovedì e sabato dalle 10 alle 13, mercoledì anche dalle 15 alle 18, e venerdì dalle 10 alle 15. Il ricavato sarà investito in un progetto di prevenzione e contrasto allo stigma che verrà realizzato nelle scuole e università nel primo semestre del 2026 con un percorso teatrale che coinvolgerà gli ospiti della casa.

Pubblicato il 2 novembre 2025

Ascolta l'audio

Altri articoli...

  1. Formidabili quegli anni de «La Cronaca»
  2. Koons, Balla, Dalì, McCurry e Ghirri il grande contemporaneo emoziona l’Emilia
  3. La Filodrammatica Piacentina, 200 anni e non sentirli
  4. Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo
  5. «La notte degli Angeli. Voci di pace»: il 1° novembre al President
  6. Gregorio X, il Papa piacentino che unì le Chiese: una serata al Circolo dell’Unione
  7. Torna il Festival della Nebbia dall’1 al 22 novembre
  8. Ritornano le stagioni di teatro ragazzi
  9. «Se non ci fosse stata Cronaca»: il 29 ottobre al PalabancaEventi si presenta il libro di Emanuele Galba
  10. I duchi di Parma e Piacenza in un libro. «Il migliore? Francesco Farnese perché non mandò a morte nessuno»
  11. «L’essenza delle scelte»: la storia di due donne che affrontano anche il dolore
  12. Lunedì 27 ottobre al PalabancaEventi si celebrano i 200 anni della Filo
  13. Al President una commedia dialettale a favore della «Scuola libera Giovanni Paolo II»
  14. Artisti da tutto il mondo in arrivo a Piacenza per il Concorso Internazionale San Colombano
  15. Il Museo di Storia naturale apre a Palazzo Farnese: al via visite e attività didattiche
  16. Giampaolo Simi e Gianmarco Menga presentano i loro libri in Fondazione
  17. Al President il Festival della canzone dialettale
  18. Al Milestone Live Club un weekend a pieno ritmo
  19. Emozioni al concerto «Musica e vita» alla Galleria Alberoni
  20. Festival «Incontri» dall’11 al 28 ottobre. Sono in arrivo Vittorino Andreoli, Cathy La Torre, Pierfrancesco Majorino e Matteo Bussola

Sottocategorie

  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

    uslam


    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    5

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente