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Restaurata la chiesa di San Pietro in Cerro

8sanPietro lavori

Nella comunità, guidata da don Adamo Affri, è attivo un vivace gruppo di laici.
I lavori di consolidamento sono stati compiuti grazie in particolare al contributo dell’8 per mille. Una firma che fa bene

San Pietro in Cerro è un Comune della bassa piacentina. Pare che l’origine del toponimo sia legata a un’antica via utilizzata dai pellegrini che collegava la via Postumia con la via Francigena. La chiesa parrocchiale è stata ricostruita su un’antica pieve battesimale del X secolo nel 1522, come attesta sulla facciata l’iscrizione con stemma dei Barattieri che avevano diritti di giuspatronato sull’edificio sacro. Il tempio custodisce le reliquie di Sant’Orsola, alla quale la famiglia era devota.

8xmilleI lavori compiuti

L’edificio, che presentava problemi statici, è stato sottoposto, grazie in particolare al contributo dell’8 per mille, a lavori di consolidamento strutturale. Ne abbiamo parlato con l’architetto Letizia Anelli, progettista insieme all’ing. Caterina Trintinaglia: “La chiesa di San Pietro in Cerro - spiega - presentava fessurazioni importanti nell’abside e in alcune cappelle a causa di una falda che ha determinato una disgregazione del terreno, dovuta anche all’alternarsi di piogge intense e siccità”.

I restauri del 2013

Nel 2013 la parrocchia aveva commissionato un restauro delle pitture dell’abside sotto le quali erano stati scoperti affreschi del ’500. Continua l’architetto: “Alcuni anni dopo il restauro nell’abside si sono formate delle crepe per cui i lavori odierni avevano una discreta urgenza. Dopo l’assestamento strutturale a seguito dell’intervento, potrà essere intrapreso anche il restauro degli interni interessati da fessurazioni ora messe in sicurezza”.

L’arrivo di don Adamo

La parrocchia di San Pietro in Cerro appartiene alla Comunità pastorale 2 del Vicariato val d’Arda con Bersano, Besenzone, Chiavenna Landi, Cortemaggiore, Mercore e San Martino in Olza. Il parroco, don Adamo Affri, vive a Fiorenzuola in una casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII di cui è membro, e da sedici anni è cappellano del carcere di Piacenza. A San Pietro in Cerro è arrivato nel periodo della pandemia.

Responsabilizzare i laici

Per don Affri la sua comunità “è molto vivace e partecipe. Sto adottando - racconta - quello che ci dice il vescovo Adriano seguendo le indicazioni della Cei: insegnare a laici e laiche a celebrare anche senza il prete una volta al mese con un rito senza consacrazione. È una bella esperienza che fa crescere nella fede. Laddove c’è una comunità che ha imparato a celebrare senza presbitero, si aprirà la chiesa senza presbitero”.
Don Adamo è convinto che non si può aspettare che non ci siano quasi più preti sul piano numerico per affidare responsabilità ai laici. “Le persone vanno incoraggiate a mettersi in gioco. L’investimento fatto dalla diocesi per il consolidamento della chiesa è un atto di fiducia nei confronti della comunità”.

Insieme si prepara la celebrazione

Laura Menta è una delle due catechiste e delle tre ministre straordinarie della comunione con Valeria Lambri e Paola Belli. “La nostra esperienza in parrocchia è molto bella. Abbiamo la messa festiva tre volte al mese, in alternanza tra San Pietro e la frazione di Polignano. Una domenica al mese abbiamo la celebrazione comunitaria della Parola di Dio. La preparazione in canonica, qualche giorno prima, è molto stimolante e ci unisce. Leggiamo le letture e la riflessione del Don, scegliamo i canti, scriviamo le preghiere dei fedeli”.

L’incoraggiamento del Vescovo

Da diversi anni la parrocchia non aveva un prete stabile. “Siamo in cammino insieme da tempo. Il Vescovo ci ha incoraggiato ad andare avanti. Bisogna crederci: ognuno può fare la sua parte. Da realtà piccole quali siamo, lavoriamo bene anche con le Pro Loco con cui abbiamo unito le forze per preparare la Visita pastorale. Non avendo negozi in paese ma solo un bar a San Pietro e una pizzeria a Polignano, siamo incentivati a creare momenti di aggregazione”.

Laura Caffagnini


I lavori compiuti

Il cantiere è stato aperto a settembre 2024

(l. c.) Il consolidamento strutturale della chiesa di San Pietro in Cerro è stato realizzato dalla ditta Edil Losa di Gragnano su progetto di Caterina Trintinaglia e di Letizia Anelli, con l’assistenza dell’archeologa Maria Giovanna Cremona.
L’intervento, il cui importo ammonta a 95mila euro, è stato finanziato per buona parte dall’otto per mille della Chiesa cattolica (64mila euro) e dalla parrocchia di San Pietro in Cerro che è in attesa di un parziale rimborso da parte del Ministero dei Beni culturali. Il cantiere, aperto il 16 settembre 2024, dovrebbe essere chiuso a fine giugno 2025. Sono stati posati circa una trentina di pali a meno di 7 metri di profondità, collegati a una trave, sono state ricucite le lesioni esterne nel paramento murario in mattone a vista e inserite catene e tiranti metallici nelle pareti verticali.

Guida alla firma 2025

Possono sostenere la Chiesa con l’8xmille tutte le persone che hanno un reddito di lavoro dipendente o una pensione o altro e, per questo, pagano allo Stato italiano un’imposta, che si chiama IRPEF e dal quale lo Stato Italiano preleva l’8xmille.

Modello 730
Questo modello comprende la scheda “MODELLO 730-1 Scheda per la scelta della destinazione dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille dell’IRPEF”. Si firma dentro la casella nell’area dedicata all’8xmille.

È obbligatorio fare il 730?
Utilizzare il modello 730 non è obbligatorio ma può essere vantaggioso, in quanto lavoratori dipendenti e pensionati, in possesso di altri redditi oltre allo stipendio da lavoro dipendente o la pensione ottengono da parte dello Stato il rimborso del credito che emerge dal modello 730 (ad esempio, per effetto di oneri detraibili/ deducibili) direttamente nella busta paga o nella rata di pensione.
Se invece dal 730 emergono delle imposte da versare, vengono sottratte al contribuente direttamente dalla retribuzione o dalla pensione e documentate in busta paga.

Quando e come si presenta il mod. 730?
Il 730 ordinario si presenta entro il 30 settembre al CAF o al professionista abilitato o al sostituto d’imposta.
In alternativa, il contribuente può presentare il modello 730 precompilato e il 730-1 con la scheda per l’8xmille direttamente via internet attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Modello Redditi
Questo modello comprende la “Scheda per la scelta della destinazione dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille dell’IRPEF”. Si firma dentro la casella nell’area dedicata all’8xmille e si firma anche in fondo alla seconda pagina.
Una volta compilato, il modello può essere: inviato tramite internet attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate oppure consegnato a un CAF, un commercialista o un ufficio postale.
La scadenza per la consegna coincide con quella per la dichiarazione dei redditi.

Chi può firmare il modello Redditi?
I contribuenti che non scelgono di utilizzare il modello 730 per la dichiarazione dei redditi oppure i contribuenti che sono obbligati per legge a compilare il modello Redditi.

Quando e dove consegnare il mod. Redditi?
Il modello e la scheda possono essere predisposti da qualsiasi intermediario fiscale abilitato alla trasmissione telematica (commercialisti, CAF), che provvederà anche all’invio della dichiarazione entro il 31 ottobre.
Chi predispone da solo il modello, deve effettuare la consegna via internet entro il 31 ottobre, ovvero, se non è obbligato all’invio telematico, presso qualsiasi ufficio postale dal 2 maggio al 30 giugno.

Modello CU
Chi ha solo il modello CU e non ha l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi per esprimere la sua preferenza deve compilare la “Scheda per la scelta della destinazione dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille dell’IRPEF”. Si firma dentro la casella nell’area dedicata all’8xmille. La firma va ripetuta anche in fondo alla scheda, nella casella “FIRMA”.
Una volta compilata, la scheda può essere inviata tramite internet. Se invece si consegna tramite CAF, commercialista o ufficio postale, occorre mettere la scheda firmata in una busta chiusa scrivere sulla busta: nome, cognome, codice fiscale e “Scelta per la destinazione dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille dell’IRPEF”.
La scadenza per la consegna coincide con quella per la presentazione del modello Redditi.
Chi non trova la scheda allegata al modello CU può scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate quella che si usa per il Modello Redditi. Per compilare la scheda bisogna: inserire i dati anagrafici e il codice fiscale e firmare dentro la casella “Chiesa Cattolica” e nello spazio “Firma” del riquadro “Riservato ai contribuenti esonerati”.

Non cambia nulla per quello che riguarda modi e tempi di consegna.

Visita il sito www.8xmille.it/come-firmare

Pubblicato il 20 giugno 2025

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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