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Teologo Traian: i sacramenti un evento della Chiesa e per la Chiesa

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“Il SAE (Segretariato Attività Ecumeniche) di Piacenza, è nato nel 1969, quindi quest’anno celebriamo 55 anni”. Così Lucia Rocchi, responsabile del segretariato, ha introdotto, il 5 aprile nella Sala degli Arazzi del Collegio Alberoni a Piacenza, l’incontro con il teologo Traian Valdman della Chiesa ortodossa romena di Milano sul tema “La liturgia dei sacramenti nelle Chiese ortodosse”.

“Riflettendo, - ha aggiunto Rocchi - con l’aiuto di don Giuseppe Busani, nostro assistente ecclesiastico, sulla liturgia, dopo aver affrontato il tema dell’Eucaristia, ora ci siamo soffermati sui Sacramenti, mettendo a confronto le varie prassi liturgiche delle chiese”.

In nome di Cristo

Valdman ha aperto il suo intervento descrivendo l'importanza centrale dei sacramenti nella vita della comunità ortodossa. Ha spiegato come questi riti non siano solo atti simbolici, ma momenti profondi di incontro con il sacro e di esperienza della grazia divina.

“Il sacramento - ha detto Traian - non è una semplice celebrazione o un evento personale, è sempre un evento della Chiesa e per la Chiesa… Il celebrante, nella teologia ortodossa, non sostituisce Cristo, non celebra in persona Cristi, bensì in nome di Cristo, ed è necessaria la confessione di fede del ricevente con la quale esprime la sua volontà di stabilire una relazione personale con Cristo.

 

teologo

Sette sacramenti

Non si conosce - ha specificato Valdman - una decisione, nella chiesa ortodossa, che abbia stabilito il numero dei sacramenti, sembra che il numero di sette sia apparso in Occidente nel XII secolo ed è menzionato nella confessione di Michele Paleologo, citato dal Concilio Unionista di Lione del 1274. L'Enciclica dei Patriarchi Ortodossi del 1848 menziona questo numero, precisando “né di più né di meno”. La Chiesa Ortodossa bizantina quindi - ha rimarcato Traian - osserva il numero di sette sacramenti, come la chiesa cattolica”.

Espressione della grazia divina

Nella liturgia ortodossa, - sintetizziamo le parole del teologo di Milano - i sacramenti sono visti come "misteri", espressioni concrete della grazia divina. Essi non sono solo atti rituali, ma occasioni in cui il fedele può incontrare Dio in modo tangibile. La teologia ortodossa sottolinea che i sacramenti sono mezzi attraverso i quali Dio comunica la sua grazia, rinnovando continuamente la vita dei credenti e della comunità ecclesiale.

Inoltre, i sacramenti sono interconnessi e fanno parte di un processo di salvezza che coinvolge non solo l'individuo, ma anche la comunità. La partecipazione ai sacramenti è vista come un atto di fede che afferma l'importanza della tradizione e della vita comunitaria all'interno della Chiesa.
Valdman dunque, durante la sua esposizione, sottolineando le differenze e le affinità tra le varie tradizioni cristiane riguardo ai sacramenti, ha permesso ai partecipanti di avvicinarsi alla spiritualità ortodossa e di riflettere sull’importanza della liturgia e dei sacramenti nell'intero contesto cristiano.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 6 aprile 2025

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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