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Mons. Cesare Pagazzi: l'importanza del gesto del saluto

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“Come faccio a credere a un Dio che saluta, mentre mi aspetto sempre il saluto degli altri, e quando esco di chiesa non saluto nessuno…”: sono alcune delle provocazioni lanciate da mons. Cesare Pagazzi, l’11 novembre, nell’incontro online per gli adulti di Azione Cattolica della diocesi di Piacenza-Bobbio. Il vescovo Pagazzi, Segretario del Dicastero vaticano per la Cultura e l'Educazione, ha inaugurato una serie di incontri dal titolo "Talithà kum", ispirato all'espressione evangelica che significa "Alzati".

Un atto di coraggio

Durante il suo intervento, mons. Pagazzi ha posto l'attenzione sul gesto del saluto, sottolineandone l'importanza e il significato profondo che esso riveste per l'umanità. “Il saluto - ha spiegato il vescovo, - non è soltanto un gesto formale, ma un atto di coraggio che ci espone all'altro. È attraverso il saluto che si instaurano relazioni, e toglierlo equivale ad interrompere un legame con l'altro”. Rifacendosi alle Scritture, mons. Pagazzi ha poi evidenziato come il saluto abbia un ruolo fondamentale sin dagli episodi più significativi della tradizione cristiana. “Nell'Annunciazione - sintetizziamo le parole del presule - è proprio con il saluto dell'angelo che inizia il miracolo dell'incarnazione. Dio si presenta come colui che saluta per primo, aprendo una nuova possibilità di relazione con l'umanità. Anche Cristo stesso, nei suoi insegnamenti ai discepoli, ha sottolineato l'importanza del saluto e dell'augurare la pace. San Paolo, nelle sue lettere, ha continuato questa pratica portando saluti fraterni ai destinatari. E persino Papa Francesco, nel suo primo discorso alla folla dopo essere stato eletto, ha iniziato con un semplice, ma efficace "Buonasera", che ha colpito tutti”.

La potenza del saluto

Mons. Pagazzi ha dunque invitato i presenti a riflettere su come il saluto possa essere un ponte verso l'altro, un gesto di apertura e accoglienza che può contribuire a superare le divisioni e ad affermare la comune umanità che ci lega. In un'epoca di crisi e di conflitti, il vescovo ha sottolineato come la capacità di salutare possa essere un primo passo verso la costruzione di un mondo più fraterno e solidale. L'intervento di mons. Cesare Pagazzi ha offerto quindi spunti preziosi per riflettere sull'importanza dei gesti quotidiani e sulla potenza del saluto come espressione di amore, rispetto e comunione con il prossimo. Le parole del vescovo sono state un invito a praticare il saluto con consapevolezza e autenticità, in modo da diffondere gentilezza e apertura verso chi incontriamo.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 13 novembre 2024

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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