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Notizie Varie

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Nella commissione regionale sanità il confronto sul fine vita

 Fine vita dibattito commissione Sanita

“Affrontiamo uno dei temi più complessi del nostro tempo: il fine vita”, rimarca il presidente della commissione Gian Carlo Muzzarelli. “Un argomento – specifica – che chiama in causa la responsabilità collettiva e personale, la sensibilità etica e il rispetto della dignità di ogni persona. Il contesto normativo costituisce il punto di partenza per comprendere la complessità del tema. La Corte costituzionale ha riconosciuto nel 2019 la legittimità della scelta del ‘suicidio medicalmente assistito’. In Emilia-Romagna, la riflessione sul tema del fine vita ha visto un’evoluzione articolata: un passo importante è rappresentato dalla recente delibera regionale 194 del 2024, che ha definito protocolli e linee guida per garantire il rispetto delle scelte personali e la dignità del percorso di fine vita. A livello nazionale il quadro normativo rimane frammentato: è indispensabile l’adozione di una legge nazionale che garantisca equità e dignità in tutto il territorio, assicurando diritti uniformi e riconoscendo l’importanza del rispetto delle volontà personali. Lo stesso presidente de Pascale ha sottolineato più volte l’importanza di evitare una frammentazione normativa, esprimendo contrarietà a una situazione in cui venti diverse leggi regionali affrontano un tema così delicato”. Conclude il presidente Muzzarelli: “Il compito delle istituzioni deve essere quello di creare le condizioni affinché ogni persona possa vivere e concludere il proprio percorso nel rispetto della propria libertà e dei propri valori. Parlare di ‘accompagnamento al fine vita’ piuttosto che di ‘suicidio assistito’ aiuta a superare l’ideologia e a porre al centro la persona. La laicità delle istituzioni deve garantire il diritto di ciascuno a scegliere con consapevolezza e nel rispetto della propria dignità”. Sulla stessa linea l’assessore regionale alla Sanità Massimo Fabi: “Il tema è delicato, entra nell’intimo di ognuno di noi, va comunque disciplinato da norme. La Regione Emilia-Romagna non ha adottato leggi ma delibere di giunta, questo per affermare il massimo rispetto del parlamento nazionale, che deve intervenire sul tema. Su un tema delicato come questo è necessario ricercare soluzioni tutti assieme”.

Il comitato Corec

“Il Comitato Regionale per l'Etica nella Clinica (Corec) ha le competenze per fornire pareri sul tema del suicidio medicalmente assistito: affronta casi concreti e tecnicamente complessi. Sono ventidue i componenti del Comitato e sono rappresentate tutte le professioni interessate. In un anno di attività ha ricevuto undici richieste di consulenza etica fra le quali tre casi di suicidio medicalmente assistito. Il parere del Corec su queste tematiche è obbligatorio ma non vincolante e la valutazione deve avvenire in massimo quarantadue giorni”, riferisce in commissione la presidente del Corec, Ludovica De Panfilis. Presenti in commissione anche i coordinatori delle commissioni valutazione di Area vasta Fabrizio Zanotto (Area vasta Emilia centro), Marcella Saccò (Area vasta Emilia nord) e Donata Dal Monte (Area vasta Romagna), che hanno collaborato alla redazione della relazione illustrata da De Panfilis. Il Comitato regionale per l’etica nella clinica (Corec), attivo a Reggio Emilia, è un servizio di supporto etico rivolto al sistema sanitario regionale. Dalle organizzazioni sindacali, con Francesca Battista (Cgil) e Giuseppina Parente (Fials), si chiede subito un intervento legislativo nazionale.

Per Paolo Trande (Alleanza verdi sinistra) “è importante affrontare il tema dell’operatività circa l’attuazione di un diritto sancito in modo chiaro dalla Corte costituzionale: questo è il nostro ruolo. In un anno solo una persona in regione è arrivata alla fine del percorso (gli atri due casi sono stati sospesi). A noi risultano 85 richiesta in Emilia-Romagna all’associazione Luca Coscioni. Dobbiamo quindi capire se siamo riusciti a rispondere in modo adeguato a tutta la domanda potenziale su questo diritto. Temo ci sia stato qualche problema”. Interviene Raffaele Donini (Partito democratico): “Non si vuole promuovere il suicidio medicalmente assistito ma rendere esigibile un diritto (come stabilito dalla Corte costituzionale), da non confondere con le cure palliative. Le istituzioni non devono arrivare dopo il decesso della persona richiedente, come accaduto in diversi casi. In Italia non servono venti leggi sul tema, serve l’intervento del legislatore nazionale”.

Valentina Castaldini (Forza Italia): “Il tema è importante e c’è molto da fare. La consulta dell’Emilia-Romagna ha fatto riferimento alla non punibilità dell’aiuto a morire, serve una maggiore dialogo sull’argomento”. Interviene poi sulla delibera regionale: “Sulla delibera regionale ci sono due ricorsi, uno da parte mia e uno da parte del governo nazionale. Dobbiamo ancora capire se la delibera è legittima o meno. Non c’è stato dibattito in aula. Le persone vulnerabili devono essere tutelate e la domanda sulle cure palliative diventa fondamentale”. Giovanni Gordini (Civici con de Pascale): “Centrale è la scelta del paziente. La Regione Emilia-Romagna ha solo attivato un meccanismo come stabilito dalla Corte costituzionale. Serve sensibilizzare la popolazione sul tema, perché il cittadino deve sapere che nella nostra regione questo diritto è esigibile. Serve poi rendere meno tortuosa questa scelta del paziente”. Nicola Marcello (Fratelli d’Italia) rileva che “la legge nazionale manca da sei anni. Fratelli d’Italia non sta sfuggendo al tema, tanto che c’è già una bozza a Roma. Il ricorso al fine vita deve avere carattere di assoluta eccezionalità. Sulla legge della Regione Toscana ci saranno ricorsi. Venti leggi regionali rappresenterebbero un approccio sbagliato”.

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Calendasco, cucina e pannelli solari per il capannone confiscato: al via la comunità energetica

calendasco

Taglio del nastro per la nuova cucina del capannone “Rita Atria” di Calendasco, confiscato alla mafia e destinato al Comune. L’inaugurazione si è tenuta martedì 18 marzo alla presenza dell’assessora alla legalità della Regione Emilia-Romagna, Elena Mazzoni. Per la rinascita dell’edificio, la Regione ha destinato al Comune di Calendasco contributi per 307mila euro dal 2018 a oggi. Nel corso della cerimonia, il sindaco Filippo Zangrandi ha annunciato il progetto, sempre finanziato dalla Regione con 80mila euro, che consentirà di ricoprire il tetto del capannone con i pannelli fotovoltaici. Sarà il primo passo per la costituzione di una comunità energetica rinnovabile e solidale, che darà energia a buona parte del territorio comunale.

Nella foto, l'inaugurazione a Calendasco della nuova cucina del capannone “Rita Atria”.

Pubblicato il 19 marzo 2025

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In Alta Val Tidone al via i corsi di informatica

Corsi dinformatica Alta Val Tidone

Navigazione in internet, posta elettronica, social media e Canva: sono questi i moduli che compongono il corso di informatica "Strumenti digitali per una comunicazione efficace", organizzato in collaborazione tra Comune di Alta Val Tidone e Centro di Formazione Tadini.
Rivolto agli occupati e disoccupati residenti in Regione Emilia-Romagna, il corso è gratuito e si terrà da fine marzo nella sede del comune di Alta Val Tidone a Nibbiano, sviluppato su 7 incontri di 2 ore e mezza l’uno (dalle 20 alle 22.30). I posti disponibili sono 10 e le iscrizioni sono aperte rivolgendosi agli uffici del Comune di Alta Val Tidone ai numeri 0523993704 – 0523993715. “Le competenze informatiche sono sempre di più una necessità nella vita di tutti i giorni e in ambito lavorativo – sottolineano gli organizzatori –. Per questo riteniamo questo corso una opportunità da cogliere che viene offerta ai cittadini dell’Alta Val Tidone”.

Pubblicato il 17 marzo 2025

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Raffaele Chiappa rieletto consigliere nazionale di Confcommercio

Raffaele Chiappa a Roma

Raffaele Chiappa, presidente dell’Unione Commercianti di Piacenza, è stato confermato nel ruolo di consigliere nazionale di Confcommercio durante l’assemblea elettiva tenutasi a Roma. La nomina di Chiappa, che coincide con la quinta rielezione Carlo Sangalli alla guida di Confcommercio, acquista un significato particolare in questo anno storico, in cui si celebra l’ottantesimo anniversario della fondazione di entrambe le associazioni. Questo risultato sottolinea l’importanza del lavoro svolto e il ruolo strategico che Confcommercio Piacenza ha ormai acquisito all'interno dell’organizzazione nazionale. Chiappa ha commentato così la sua riconferma: «Desidero esprimere la mia gratitudine all’Assemblea di Confcommercio per la fiducia rinnovata. Essere nuovamente eletto nel Consiglio Nazionale è motivo di grande soddisfazione e sento tutta la responsabilità del ruolo. Questo incarico rappresenta non solo un riconoscimento del lavoro che portiamo avanti con dedizione a Piacenza, ma soprattutto un’opportunità per garantire che le esigenze del nostro tessuto imprenditoriale siano adeguatamente rappresentate a livello nazionale, così come i nostri iscritti meritano».

Prosegue il presidente Chiappa «In un periodo segnato da incertezze economiche globali e cambiamenti profondi, il dialogo tra il territorio locale e il livello nazionale è cruciale», ha aggiunto Chiappa. Tra le priorità del nuovo mandato, come evidenziato dal Presidente Sangalli, nel suo discorso di ringraziamento vi sono il rilancio dei consumi, il contrasto alla desertificazione commerciale, la lotta contro il caro energia e la regolamentazione dell'intelligenza artificiale e il suo uso efficacie all’interno delle aziende. “L’ottantesimo anniversario – prosegue Chiappa – è poi un’occasione per riflettere sul nostro passato e guardare al futuro, come bene esprime lo slogan scelto da Confcommercio: «Ricordare il futuro». Questo anniversario ci invita quindi a ripensare il percorso compiuto e a proiettare il nostro impegno verso nuove sfide con rinnovata determinazione e ci permette di trasferire conoscenze e risorse preziose ai nostri associati offrendo loro strumenti per affrontare al meglio le sfide economiche”. In conclusione quindi ciò che esprime meglio il valore e il significato del lavoro che intende svolgere questo rinnovato Consiglio nazionale potrebbe sintetizzarsi con la frase di Winston Churchill che è stata proiettata durante l’Assemblea nazionale: “Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di continuare che conta”.

Nella foto, Raffaele Chiappa.

Pubblicato il 18 marzo 2025

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Aspettando il Francigena Fidenza Festival: visita a Veleia e Vigolo Marchese

veleia



Sabato 5 aprile viene organizzato un viaggio nel tempo alla scoperta del territorio che era abitato dai Liguri lungo la Via Francigena.

In attesa del Francigena Fidenza Festival, che si terrà dall'8 all'11 maggio, il Comune di Fidenza con il contributo della Regione Emilia-Romagna organizza un evento speciale sabato 5 aprile: una visita guidata alla Via Francigena nel territorio dei Liguri, con tappe a Veleia e Vigolo Marchese.
 L'iniziativa, intitolata "La Via Francigena nel territorio dei Liguri: Veleia e Vigolo Marchese", prevede una visita guidata all'area archeologica di Veleia Romana e al complesso monumentale di Vigolo Marchese, seguita da un aperitivo conviviale.

Veleia, oggi in provincia di Piacenza, fu fondata dai Liguri Veleiati, una tribù che abitava l'area prima dell'arrivo dei Romani. Questa località si sviluppò in un importante centro durante l'Epoca Romana, diventando un municipium nel I secolo a.C. e fungendo da punto di gestione del territorio appenninico, collegando la Pianura Padana alla costa ligure.
Oggi, Veleia è riconosciuta come uno dei principali siti archeologici del Nord Italia, spesso paragonata a Pompei per la sua importanza storica e culturale. Gli scavi hanno rivelato molto sulla vita quotidiana degli Antichi Romani e sull'organizzazione sociale della comunità ligure prima della romanizzazione.

Vigolo Marchese, situato nelle vicinanze di Veleia e sempre in provincia di Piacenza, è un antico borgo che risale a epoche precedenti alla fondazione del monastero benedettino nel 1008. Il nome "Vigolo" deriva dal latino "vicus", che significa villaggio, e "Marchese" si riferisce ai nobili Obertenghi. La sua posizione strategica lungo antiche vie di comunicazione ha contribuito alla sua importanza storica. Sebbene non sia direttamente legato ai Liguri come Veleia, Vigolo Marchese si trova nel contesto geografico e culturale che ha visto l'influenza di questa antica popolazione. La sua storia è intrecciata con quella della regione circostante, che era abitata dai Liguri e successivamente romanizzata.
Sia Veleia che Vigolo Marchese sono emblematici della storia ligure, riflettendo le trasformazioni culturali e sociali avvenute nel territorio dalla Preistoria fino all'Epoca Romana. L'iniziativa "La Via Francigena nel territorio dei Liguri" mira a valorizzare queste radici storiche attraverso percorsi che uniscono cultura e natura.

La partenza è fissata da Fidenza alle 14.00, con un costo di 39 euro a persona.
Le iscrizioni dovranno pervenire entro martedì 25 marzo  e l'iniziativa sarà confermata al raggiungimento di 35 partecipanti.
Questo appuntamento rappresenta un'anteprima significativa del Francigena Fidenza Festival, la cui quinta edizione si svolgerà a Fidenza (PR), centro nevralgico della Via Francigena e sede dell'Associazione Europea Vie Francigene (AEVF).

Il Festival di quest'anno si svilupperà attorno al tema "L'Orizzonte è Roma. Dal finito all'infinito" (www.francigenafidenzafestival.it). Si tratta di una riflessione sul significato profondo del pellegrinaggio e del viaggio interiore, mentre prosegue l'iter per il riconoscimento UNESCO dell'intero percorso della Via Francigena, patrimonio storico-culturale di rilevanza europea.
Il Francigena Fidenza Festival è un evento organizzato dal Comune di Fidenza con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e la collaborazione dell'Associazione Europea Vie Francigene (AEVF).

Pubblicato il 17 marzo 2025

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