Il Vescovo scrive ai sacerdoti richiamando il rispetto del Protocollo Cei-Governo
"Non è scomparsa la realtà del contagio, non sono finiti i decessi nella nostra realtà piacentina, non è svanita la paura del contagio ma è presente nel cuore di tutti. Sappiamo che per ora non esiste una cura sicura, esiste solo una prtdenza responsabile da parte di tutti: ciò comporta restrizioni, limitazioni, distanziamento sociale per tutelare la vita e la salute. Il rispetto di alcune norrne è fondamentale: vale per tutti, vale in particolare per il parroco, responsabile legale della parrocchia, e quindi responsabile per la sicurezza": a pochi giorni dalla ripresa delle celebrazioni con i fedeli - lunedì 18 maggio - il vescovo monsignor Gianni Ambrosio scrive ai sacerdoti una lettera (qui il testo completo) per richiamare alcuni dei punti chiave del protocollo sottoscritto tra la Cei e il Governo. Il Vescovo ricorda infatti che le restrizioni "sono ancora più necessarie nel nostro territorio, a causa del numero elevato di contagi e di decessi". "Vi invito ad accoglierle - prosegue - anche se alcune suscitano perplessità: è doveroso metterle in pratica, anche per superare poco alla volta la patra di molte persone e per non ricevere contestazioni e denunce".
"Cari confratelli - prosegue monsignor Ambrosio -, mentre vi invito ad avere un grande senso di responsabilità nell'applicazione di queste direttive, desidero ringraziarvi per tutto il lavoro di accompagnamento delle vostre comunità, per la vostra dedizione e per la vostra preghiera".
Le indicazioni generali
In generale, si ricorda che:
- per motivi di età e di salute continua ad essere sospeso il precetto festivo.
- si può celebrare all'estemo (consigliabile in particolare se la chiesa è piccola; in questo caso si chiede di avvisare la segreteria vescovile).
- si consiglia, là ove è possibile, di trasmettere le celebrazioni in "streaming" per facilitare coloro che non possono partecipare.- le persone con febbre anche minima e con tosse non partecipino alla celebrazione (l'indicazione vale per i fedeli e, ancora più - richiama la nota - per il celebrante).
La celebrazione della Messa
- l'accesso alla chiesa per la celebrazione è consentito solo a un numero di persone tale che sia garantita la distanza, l'una dall'altra, di almeno un metro laterale e frontale (sia stabilito con precisione e indicato sulla porta della chiesa il numero massimo di persone, anche per evitare contestazioni e denunce).
- la chiesa sia igienizzata al termine di ogni celebrazione liturgica mediante la pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. Anche i vasi sacri dopo l'uso siano accuratamente disinfettati. Le acquasantiere non contengano acqua benedetta.
- si disponga I'ingresso e l'uscita dei fedeli con percorsi diversi, là ove possibile. Si vigili perché i fedeli non sostino davanti alla chiesa, sia all'inizio che al termine della Santa Messa, In particolare per le prime domeniche è opportuno chiedere la collaborare delle autorità civili.
- negli ingressi della chiesa siano messi a disposizione liquidi igienizzanti per le mani.
- ogni fedele indossi la mascherina.
- i posti per i fedeli siano possibihnente segnalati con contrassegni ben visibili.
- si ometta il rito dello scambio della pace.
- alla Comunione dei fedeli, il ministro si igienizzi le mani, indossi la mascherina e i guanti monouso e si rechi presso i singoli fedeli per la distribuzione della Comunione. La particola sia deposta sulle mani, cercando di non venire a contatto con esse.
- non si raccolgano le offerte durante la Santa Messa, per evitare contatti ravvicinati con le persone, ma si collochino appositi contenitori all'ingresso della chiesa o in altro luogo adatto.
- non è opportuno che vi siano sui banchi libri o sussidi per i canti o di altro tipo.
La celebrazione dei Sacramenti
- Battesimi: si omettano il segno della croce sulla fronte del bambino e il rito dell'effatà. Per le unzioni con l'olio dei catecumeni ed il crisma, il ministro indossi mascherina e guanti monouso.
- Penitenza: si eviti di usare i confessionali tradizionali. Si celebri il sacramento in luoghi ampi e areati in modo da rispettare le misure di distanziamento e la riservatezza del Sacramento stesso. Confessore e fedele indossino sempre la mascherina.
- Matrimoni: è necessario osservare le disposizioni indicate per la celebrazione eucaristica relative al distanziamento tra le persone e all'uso delle mascherine, quale dispositivo per la protezione personale.
- Funerali: valgono le stesse disposizione indicate per la celebrazione eucaristica.
- Le Messe di Prima Comunione e le Cresime sono rinviate a data da destinarsi.
Pubblicato il 14 maggio 2020.
Ascolta l'audio