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Le visite guidate di marzo alla scoperta di Piacenza partono da San Sisto

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Intenso programma di visite guidate alla scoperta della città, a cura dell’Ufficio Iat-R di piazza Cavalli.
Si parte sabato 2 marzo con un appuntamento dedicato alla chiesa di San Sisto, “Gloria della città di Piacenza”. Ritrovo davanti all’ex ponte levatoio di Palazzo Farnese alle 10.45 per raggiungere l’edificio religioso dove, per quasi 250 anni, la “Madonna Sistina” di Raffaello Sanzio fu custodita dai monaci benedettini
sino alla cessione, per 25 mila zecchini, ad Augusto III di Sassonia. Il capolavoro, oggi esposto alla Gemaldegalerie di Dresda, era stato infatti commissionato da Papa Giulio II proprio come pala d’altare per il monastero annesso alla chiesa, dove si possono oggi ammirare, tra le tante opere d’arte rimaste, le tarsie degli stalli del coro cinquecentesco, il monumento commemorativo dell’imperatrice Angilberga e il monumento funebre di Margherita d’Austria, figlia dell’imperatore Carlo V e moglie di Ottavio Farnese, che qui volle essere sepolta.

Tour tra i palazzi del centro storico

Sabato 9, dalle 15 alle 16.30, l’itinerario si snoderà invece tra le vie del centro storico, volgendo lo sguardo a monumenti e architetture che raccontano la storia bimillenaria della città: dalla fondazione come colonia romana all’età dei Comuni, dalla forte presenza religiosa alla signoria dei Farnese, ammirandone il Palazzo dall’esternodopo aver fatto tappa in piazza Duomo e piazza Cavalli. Luogo di ritrovo lo Iat-R, così come avverà il giorno successivo, domenica 10 marzo, quando dalle 15.15 alle 16.45 si andrà alla scoperta degli antichi quartieri tra via Calzolai, vicolo del Monte, piazza Borgo, la Muntà di Ratt e via Cantarana, sulle tracce di quelli che un tempo era il distretto ebraico, quello del commercio, degli artigiani e “dei poveri”.

Piacenza Classica

Domenica 17 marzo, dalle 15.30 alle 17.30, si rinnova l’appuntamento con il tour Piacenza Classica,tra piazza Cavalli con i monumenti equestri del Mochi, piazza Duomo e piazza Sant’Antonino con la basilica patronale. Un itinerario che verrà riproposto sabato 30 marzo dalle 11 alle 12.30, sempre con partenza dallo Iat-R che sarà anche il punto di avvio di un percorso quasi inedito, tutto articolato lungo via Scalabrini: la data in calendario è domenica 24 marzo, dalle 15.30 alle 17, alla scoperta dei portali di alcuni palazzi, delle tracce di vecchie chiese e della Porta dei Ladroni, con ingresso anche nella ex chiesa di San Vincenzo, restituita alla collettività dopo un lungo restauro come Sala dei Teatini.

Sconto al Mercato di Campagna Amica

Si conferma, per chi acquista il biglietto di una visita guidata, un buono sconto del 10% per gli acquisti all’interno del mercato coperto di Campagna Amica in via Farnesiana 17, aperto il venerdì dalle 16 alle 21, il sabato e la domenica dalle 8 alle 14.

Per informazioni, rivolgersi telefonando allo 0523-492001 o scrivendo a– per le prenotazioni, obbligatorie per ragioni organizzative.Il costo è di 10 euro per i partecipanti dai 12 anni in su, gratuito per i più piccoli.

Nella foto di Carlo Pagani, l'interno della chiesa di San Sisto.

Pubblicato il 29 febbraio 2024

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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