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Odino Faccia alla Galleria Alberoni: «con la musica si possono cambiare tante vite»

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“Ho capito che la musica può cambiare tantissime vite”: sono le parole di Odino Faccia, cantautore argentino di origini aquilane, candidato al Premio Nobel per la Pace da 8 premi Nobel e da una ventina di organizzazioni internazionali, tra le quali Onu, Unicef, Medici senza Frontiere e dalla Fondazione Gorbachev di Piacenza. Odino è presidente di “Red Voz por la Paz”, fondazione affiliata all’Onu che promuove nel mondo il tema della Pace in vari campi, quali cultura, politica, religioni, imprese, media e così via. Odino è un talento, un cantante famoso: la “Voz para la Paz” per eccellenza. Attraverso le sue canzoni e i suoi concerti da anni egli va seminando la cultura della Pace.
Il cantautore è intervenuto, il 5 febbraio alla Galleria Alberoni, in un evento speciale nell’ambito della mostra “Costruttori di pace”, che ha presentato dieci premi Nobel per la pace e due Pontefici nei ritratti realizzati da Franco Scepi. Odino Faccia, sul palco della Sala degli Arazzi, ha raccontato la sua attività artistica, i suoi progetti e il suo impegno di costruttore di pace in una conversazione con, il giornalista Giovanni Volpi, direttore del “Il Mio Giornale.net”.

Costruttori di pace
L’evento è stato introdotto dal saluto di Giorgio Braghieri, presidente Opera Pia Alberoni, e di Marzio Dallagiovanna, presidente della Fondazione Gorbachev che hanno sottolineato come già l’anno scorso, con il sostegno della Nobel Lisa Clark e scegliendo come testimonial il prof. Luigi Cavanna, la Fondazione Gorbachev aveva lanciato la candidatura al Nobel per la pace del Corpo medico e sanitario italiano, per il cui operato è stato inaugurato, nel dicembre scorso, il monumento “Dal Buio alla luce”. Il monolite alto oltre 7 metri, ideato dall’artista Scepi, ora svetta nello spazio antistante il fronte est del Collegio Alberoni, dove per molti secoli prese vita l’esperienza di cura del Lazzaretto e dell’Antico Ospedale dei poveri lebbrosi. In occasione della candidatura di Odino Faccia al Premio Nobel per la pace, Scepi ha realizzato il ritratto di Odino Faccia, presentato in prima assoluta alla Galleria Alberoni il 5 febbraio, arricchendo così ulteriormente il progetto “Costruttori di pace”.

Ambasciatore di pace
Incalzato dalle domande del giornalista Volpi, Odino Faccia ha messo in evidenza la sua gioia di essere presente a Piacenza, città accogliente e ricca di arte, ed ha ricordato come la sua carriera è nata proprio in Italia, quando, dopo essere stato scoperto da Teddy Reno, cantante, discografico, talent scout, uno dei più eclettici personaggi della scena musicale italiana del dopoguerra, Odino ha preferito però non firmare contratti e crearsi da sé stesso la sua carriera musicale.
“Ho scelto - ha aggiunto - di non non lasciarmi trascinare da esigenze commerciali, ma sono rimasto fedele alla mia voglia di fare musica, dando il più possibile dei messaggi”.
L’incontro con Adolfo Pérez Esquivel, pacifista argentino, vincitore del premio Nobel per la Pace nel 1980, è stato un altro elemento determinante per l’impegno sociale di Odino, ed Esquivel lo ha nominato ambasciatore di pace proprio per la sua musica.

La musica uno strumento poderoso e meraviglioso
Altra collaborazione artistica di significativa importanza - per Odino - è stata quella con il mondo vaticano, da cui  è stato invitato a musicare le parole di San Giovanni Paolo II, ed è nato il famoso brano “Busca la paz”, cantato anche durante la canonizzazione del papa polacco a Roma, davanti ad un milione di persone.
Anche papa Francesco ha riconosciuto il talento di Odino e gli ha chiesto di mettere in musica dei suoi testi. È nato così il pezzo “Perché tutti siano uno”, cantato per la prima volta la Domenica delle Palme del 2015 in piazza San Pietro.
“La musica - ha evidenziato Faccia - è uno  strumento poderoso e meraviglioso con cui si possono affrontare temi importanti come la pace. È qualcosa che entra direttamente al cuore delle persone. Però, allo stesso modo, la musica - ha sottolineato Odino - può lanciare messaggi duri e aggressivi, incitare alla violenza e proporre le droghe come cose normali”.

Incontriamoci nei valori
“Faccio questo lavoro - ha proseguito Faccia - di diffusione di messaggi di pace  e di speranza innanzitutto per le mie figlie, una di 18 e l’altra di 10 anni, per un futuro migliore e anche se spesso sono lontano da loro - si commuove - esse capiscono cosa sto facendo”. Continuando poi con la voce rotta da qualche lacrima, Odino ha affermato di aver sempre insegnato alle figlie ad amare e a pensare gli altri. “Ho preso in eredità i grandi valori tramandati dai miei genitori, ed anche la pandemia ci ha insegnato che le cose più importanti sono quelle più semplici: uno sguardo, un abbraccio, un dialogo… Incontriamoci nei valori: è la cosa che rende migliore la società”.
Terminando il suo intervento, ringraziando tutti i presenti, Odino Faccia ha annunciato che è in programma un concerto per la pace proprio a Piacenza. 

Riccardo Tonna

Pubblicato il 6 febbraio 2023

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