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Museo Collezione Mazzolini, inaugurato il nuovo allestimento

allestimento

E' stato inaugurato nellagiornata di martedì 23 aprile il nuovo allestimento del Museo Collezione Mazzolini di Bobbio. Nuovi spazi ricavati nelle antiche stanze dei monaci, nuovi percorsi e contenuti multimediali: una videoproiezione immersiva e sei totem-video completano l'esposizione che si arricchisce di ulteriori opere d'arte e didascalie descrittive.
 Sono intervenuti alla presentazione, il vescovo mons. Adriano Cevolotto; la Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza, Arch. Maria Luisa Laddago; il sindaco di Bobbio, Roberto Pasquali; don Pietro Bulla; il Direttore del Museo Collezione Mazzolini e Ufficio Beni Culturali ecclesiastici, Arch. Manuel Ferrari; la curatrice della Collezione, Dott.ssa Susanna Pighi; la giornalista Barbara Tondini; l'arch. Emanuela Rossi, Funzionario della Soprintendenza - D.L.  e l'arch Marzia Polinelli progettista dell'intervento di consolidamento con l'ing. Luigi Freschi.

autorita

Dal 25 aprile l’apertura

Il Museo Collezione Mazzolini è accolto nei monumentali ambienti dell'ex Monastero dell'Abbazia di San Colombano a Bobbio, in piazza Santa Fara, nei locali al piano superiore che anticamente ospitavano le celle monastiche. La collezione consente un excursus lungo il Novecento, comprendendo lavori di artisti autorevoli tra i quali: Enrico Baj, Carlo Carrà, Massimo Campigli, Giuseppe Capogrossi, Giorgio De Chirico, Filippo de Pisis, Ottone Rosai, Lucio Fontana, Achille Funi, Giò Pomodoro, Mario Sironi.
Da giovedì 25 aprile il Museo riapre al pubblico dopo i lavori di miglioramento sismico e di riallestimento degli spazi: un nuovo percorso tematico e sale dedicate alle grandi personalità artistiche del Novecento.

Gli orari

Nei giorni 25, 27 e 28 aprile e nei mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre:
Sabato 15.00 - 17.30
Domenica e festivi 10.30 - 12.30 | 15.00 - 17.30
Luglio e Agosto:
Dal Mercoledì al Sabato 15.30 - 18.00
Domenica e festivi 10.30 - 12.30 | 15.30 - 18.00
C' è la possibilità di biglietto cumulativo con il Museo dell'Abbazia, situato al piano inferiore. La gestione museale, le visite e le attività didattiche sono curate da CoolTour: Info e prenotazioni, 340/5492188.

presentazione


Nelle foto, l'inaugurazione del nuovo allestimento del Museo Collezione Mazzolini di Bobbio.

Pubblicato il 24 aprile 2024

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  • Un libro per capire le differenze tra cristianesimo e islam e costruire il dialogo

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    “La grande sfida che deve affrontare il cristianesimo oggi è di coniugare la più leale e condivisa partecipazione al dialogo interreligioso con una fede indiscussa sul significato salvifico universale di Gesù Cristo”. Con questa citazione del cardinale Raniero Cantalamessa si potrebbe cercare di riassumere il senso e lo scopo del libro “Verità e dialogo: contributo per un discernimento cristiano sul fenomeno dell’Islam”, scritto dal prof. Roberto Caprini e presentato di recente al Seminario vescovile di via Scalabrini a Piacenza grazie alle associazioni Confederex (Confederazione italiana ex alunni di scuole cattoliche) e Gebetsliga (Unione di preghiera per il beato Carlo d’Asburgo).

    Conoscere l’altro

    L’autore, introdotto dal prof. Maurizio Dossena, ha raccontato come questa ricerca sia nata da un interesse personale che l’ha portato a leggere il Corano per capire meglio la spiritualità e la religione islamica, sia da un punto di vista storico sia contenutistico. La conoscenza dell’altro - sintetizziamo il suo pensiero - è un fattore fondamentale per poter dialogare, e per conoscere il mondo islamico risulta di straordinaria importanza la conoscenza del Corano, che non è solo il testo sacro di riferimento per i musulmani ma è la base, il pilastro portante del modus operandi e vivendi dei fedeli islamici, un insieme di versi da recitare a memoria (Corano dall’arabo Quran significa proprio “la recitazione”) senza l’interpretazione o la mediazione di un sacerdote. Nel libro sono spiegati numerosi passi del Corano che mettono in luce le grandi differenze tra l’islam e la religione cristiana, ma non è questo il motivo per cui far cessare il dialogo, che secondo Roberto Caprini “parte proprio dal riconoscere la Verità che è Cristo. Questo punto fermo rende possibile un dialogo solo sul piano umano che ovviamente è estremamente utile per una convivenza civile, ma tenendo sempre che è nella Chiesa e in Cristo che risiede la Verità”.

    Le differenze tra le due religioni

    Anche il cardinal Giacomo Biffi, in un’intervista nel 2004, spiegò come il dovere della carità e del dialogo si attui proprio nel non nascondere la verità, anche quando questo può creare incomprensioni. Partendo da questo il prof. Caprini ha messo in luce la presenza di Cristo e dei cristiani nel Corano, in cui sono accusati di aver creato un culto politeista (la Santissima Trinità), nonché la negazione della divinità di Gesù, descritto sempre e solo come “figlio di Maria”. Queste divergenze teologiche per Caprini non sono le uniche differenze che allontanano il mondo giudaico-cristiano da quello islamico: il concetto di sharia, il ruolo della donna e la guerra di religione sono aspetti inconciliabili con le democrazie occidentali, ma che non precludono la possibilità di vivere in pace e in armonia con persone di fede islamica. Sono chiare ed ampie le differenze religiose ma è altrettanto chiara la necessità di dover convivere con persone islamiche e proprio su questo punto Caprini ricorda un tassello fondamentale: siamo tutti uomini, tutti figli di Dio. E su questo, sull’umanità, possiamo fondare il rispetto reciproco e possiamo costruire un mondo dove, nonostante le divergenze, si può convivere guardando, però, sempre con certezza e sicurezza alla luce che proviene dalla Verità che è Gesù Cristo.

                                                                                                   Francesco Archilli

     
    Nella foto, l’autore del libro, prof. Roberto Caprini, accanto al prof. Maurizio Dossena.

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