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Il ricordo del vescovo Manfredini: un annuncio evangelico bello e scomodante insieme

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“Vescovo Enrico intercedi per me, per il mio ministero, per il nostro presbiterio, per la chiesa di Piacenza-Bobbio con la tua stessa appassionata dedizione per Gesù e per il suo Vangelo”: è la preghiera di mons. Adriano Cevolotto con cui si è rivolto al vescovo Manfredini, il 17 dicembre, nel 40° anniversario della sua morte, nella cattedrale di Piacenza. La solenne e toccante celebrazione eucaristica ha riunito molti fedeli e numerosi sacerdoti  per onorare la memoria di un pastore che ha lasciato un'impronta indelebile nella diocesi.


La forza esplosiva di Manfredini

La forte personalità di Manfredini, il suo amore per Gesù Cristo e la Chiesa sono stati al centro delle riflessioni  nell’omelia di mons. Cevolotto. Nel prologo del suo Vangelo, quando  Giovanni riassume la figura del Battista, mons. Cevolotto ha ritrovato in filigrana la vita del Vescovo Manfredini. Ha raccolto i tratti di una umanità, caratterizzata da una irruenza unita a delicatezza e passione, di un pastore dedito in modo instancabile al popolo a lui affidato. “Irruenza - ha detto mons. Cevolotto - che poteva essere nel breve spigolosa, ma nel tempo assumeva la forma della determinazione a dare risposte coraggiose che richiedevano quel suo tratto temperamentale”. Ricollegandosi a San Paolo, l’apostolo delle genti, il presule ha affermato che Manfredini aveva la stessa forza esplosiva, il coraggio, la spregiudicatezza che ha portato Paolo ad annunciare il Vangelo fuori dai confini di Israele.

Catturato da Cristo

Mons. Cevolotto ha inoltre ricordato che Mandredini ha sempre dimostrato di essere sedotto catturato e catturato dal Signore.  Le testimonianze su di lui raccontano di una sua ricerca quotidiana di Gesù Cristo per cui aveva un focus chiaro e preciso. Nella profezia di Isaia, mons. Cevolotto ha intravisto la figura del vescovo Enrico, che, attraverso le sue iniziative, i suoi progetti, con la sua sapienza pastorale, ha “portato il lieto annunzio ai poveri, ha fasciato le piaghe dei cuori spezzati, ha proclamato la libertà per gli schiavi…”. Manfredini ha interpretato concretamente nella sua vita e nel suo ministero il compimento della profezia di Isaia rivolte ai più deboli e ai più fragili. “La sua come quella del Battista - ha infine affermato mons. Cevolotto - è stata una presenza che ha provocato interrogativi, prese  di posizione, ed  un annuncio del Vangelo bello e scomodante insieme”.

Un viaggio emotivo attraverso la vita del vescovo Enrico

La Cattedrale, immersa in un'atmosfera solenne, ha accolto i fedeli, ognuno portatore di storie e ricordi legati al fervente impegno pastorale di mons. Manfredini.  Durante la celebrazione mons. Cevolotto, che aveva tra le sue mani il pastorale del vescovo Enrico, ha eloquentemente evidenziato il coraggio, la passione, l’incrollabile fede in Cristo che hanno caratterizzato il servizio alla chiesa di Manfredini.
Le letture bibliche e i canti del coro diocesano, con rappresentanti di vari movimenti ecclesiali, diretto da Paola Valla, hanno permeato l'atmosfera, guidando i presenti in un viaggio emotivo attraverso la vita e il lavoro di mons. Manfredini.
Al termine della celebrazione, la benedizione e la preghiera di suffragio sulle tombe dei vescovi sepolti nella cripta della cattedrale.

Riccardo Tonna

pastorale

Nelle foto, la celebrazione eucaristica in Cattedrale a ricordo del vescovo Enrico Manfredini.

Pubblicato il 18 dicembre 2023

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