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È morto don Camminati, parroco alla "Lourdes"

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“Questa notte - scrive don Giuseppe Basini, vicario episcopale per la città di Piacenza - il Signore della Vita ha chiamato a sé don Paolo Camminati. Un confratello ancora nel pieno del suo ministero che ha saputo voler bene al Signore, alla sua parrocchia, alla nostra chiesa diocesana e al nostro presbiterio. Ci mancheranno la sua presenza, la sua intelligenza e la sua passione per la chiesa e per tutto ciò che è umano, in particolare se fragile e povero. Lui ora però sperimenta l’abbraccio del Padre nel quale ha creduto e sperato. Nulla ci separerà da lui, in Cristo Gesù. Ricordiamolo nella nostra preghiera e con affetto fraterno”.
Don Paolo, 53 anni, parroco a Piacenza nella popolosa parrocchia di Nostra Signora di Lourdes, è stato il primo sacerdote ordinato dal vescovo mons. Luciano Monari, giunto a Piacenza nel settembre 1995. Era il 25 maggio 1996 e lui, originario di San Giuseppe Operaio ma cresciuto in San Paolo, è stato inviato fino al settembre 2003 come vicario parrocchiale nella comunità di viale Martiri della Resistenza a fianco di mons. Giancarlo Conte.
Assistente diocesano dell’Azione Cattolica in diocesi, è stato, con grande energia e passione, responsabile della Pastorale giovanile raccogliendo l’eredità di don Mauro Stabellini sulla scia delle grandi Gmg con Giovanni Paolo II dopo Tor Vergata nel 2000. È stato anche insegnante di religione al liceo Gioia e al Cassinari e infine alla scuola media di Vigolzone negli anni in cui era parroco a Villò.
A Nostra Signora di Lourdes don Paolo nell’ottobre 2013 era subentrato a mons. Serafino Coppellotti, chiamato a guidare la parrocchia della Cattedrale. Con lui ha collaborato in questi ultimi anni don Fabio Galeazzi.
La sorella Elena, architetto e docente al liceo Cassinari, è stata presidente diocesana di Azione Cattolica. Il padre, ragionier Giorgio, poeta dialettale per passione, è stato a lungo al lavoro all’RDB e ha collaborato, fra gli altri incarichi, in campo sociale con don Pietro Prati, morto nel 1993, un pioniere nella pastorale del mondo del lavoro a Piacenza.
Il vescovo mons. Gianni Ambrosio e tutta la comunità diocesana piacentino-bobbiese, profondamente costernati per questa morte, esprimono il proprio cordoglio a tutti i familiari e assicurano la fraterna preghiera.
La sepoltura avverrà in forma privata.
In ossequio delle norme di sicurezza sanitaria, non si possono tenere veglie di preghiere, nemmeno la celebrazione esequiale.

Il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri: “Prezioso punto di riferimento per la comunità e per i giovani”

“Nell’esprimere il profondo cordoglio per la scomparsa di don Paolo Camminati, sono certa di interpretare i sentimenti dell’intera comunità piacentina. Perché il suo amore per la vita, la sua capacità di coinvolgimento, la sua immediatezza e autenticità nel trasmettere i valori della fede cristiana, non potevano lasciare indifferenti chiunque lo incontrasse”.
Dando voce all’Amministrazione comunale e, in particolare, al Corpo di Polizia Locale di cui don Camminati era l’assistente spirituale, il sindaco ricorda con commozione “la luce, l’intensità, la forza della semplicità che don Paolo sapeva dare alle proprie parole. Una dote che lo ha portato, con naturalezza, a essere un punto di riferimento e un esempio trascinante, di grande positività, innanzitutto per i ragazzi, che ha seguito con costante impegno e adesione sincera nel suo ruolo di assistente dell’Azione Cattolica, nonché negli incarichi di responsabile della pastorale giovanile diocesana e coordinatore della stessa in ambito regionale”.
“Mi sento vicina, partecipe del loro dolore – prosegue Patrizia Barbieri – a tutti i parrocchiani di Nostra Signora di Lourdes, consapevole del vuoto che questa perdita lascia nei loro cuori. Sono altrettanto sicura, però, che gli insegnamenti e le riflessioni con cui don Paolo li ha accompagnati in questi anni potranno essere, per loro, motivo di conforto e di incoraggiamento. Ogni volta che ho avuto occasione di ascoltarlo, mi ha colpito la sua capacità di fare appello all’umanità che c’è in ognuno di noi, toccandone le corde più vere. Credo che il tributo più bello e importante che possiamo rendergli, oggi, sia proprio quello di far emergere la coesione, la volontà di restare uniti e solidali di cui don Paolo Camminati, per primo, è stato sempre testimone”.

Pubblicato il 21 marzo 2020

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Nel ricordo di don Paolo

Carissimi amici dell’AC di Piacenza,

uniti a voi nella preghiera, esprimiamo profondo dolore per il lutto che ha colpito la vostra e la nostra “famiglia” con il ritorno al Padre di don Paolo, che resterà sempre nei cuori di tutti coloro che hanno avuto la gioia di conoscerlo, apprezzarlo, amarlo. È un dolore ancora più forte perché, fino a qualche giorno fa, inatteso e quindi difficile da accettare anche per chi ha fede. Ricordiamo con profonda gratitudine la sua grande testimonianza umana ed ecclesiale, l’intelligenza vivace e lo spirito di servizio, il forte senso di responsabilità, l’attenzione per gli altri, e in particolare per il laicato e per i laici di AC. Il suo è stato un impegno fecondo e ricco, vissuto sia nella Chiesa, che tanto ha amato, sia nell’Azione Cattolica.
L’associazione ha avuto in don Paolo un punto di riferimento qualificato, capace di alimentare le coscienze, di favorire il discernimento, di accompagnare e sostenere le persone per metterle in grado di scoprire orizzonti vasti e di compiere scelte generose.
Nel ringraziare il Signore per averci “regalato” don Paolo, sia pure per un tempo che a noi appare breve, preghiamo perché sia concesso a voi tutti il dono della serenità e della speranza nel Dio della vita, certi che a don Paolo sarà data la gioia dell’incontro con il Signore, che lo accoglierà tra le sue braccia ricompensandolo per una esistenza vissuta sempre nella fede e tanto generosamente spesa.

Gli amici della Presidenza nazionale
dell’Azione Cattolica Italiana

Pubblicato il 22 marzo 2020

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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