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Il Papa affida l'Italia a Maria

mari

Il Papa affida  l’Italia e il mondo alla protezione della Madre di Dio, come segno di salvezza e di speranza. L’occasione sarà stasera 11 marzo alle 19, prima della Messa celebrata in assenza dei fedeli, dal cardinale vicario Angelo De Donatis presso il Santuario della Madonna del Divino Amore a Roma. Papa Francesco invierà un videomessaggio nel quale rivolge una sua preghiera alla Vergine.

L'iniziativa è abbinata alla proposta di digiuno , recuperando una antica tradizione della Chiesa nei momenti di prova. "Rinunciando a un pasto – sottolinea il cardinale vicario di Roma De Donatis –, vogliamo essere vicini, raccogliendo offerte che devolveremo a sostegno del personale sanitario che si sta spendendo con generosità e sacrificio nella cura dei malati". Perché sono innanzitutto loro, i medici, gli infermieri e tutte le altre figure professionali e di volontariato legate al mondo della salute a combattere con turni massacranti e senza chiedere niente in cambio un contagio tanto grave quanto sconosciuto.

Questa sera papa Francesco rilancerà l’affidamento, che è insieme gesto d’amore e di fiducia, dell’Italia e del mondo intero alla Vergine. Il videomessaggio, così come la Messa delle ore 19, saranno trasmessi da Tv2000.

Pubblicato l'11 marzo 2020.

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  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

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